Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.1.djvu/164: differenze tra le versioni

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144
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ILLUSTRI ITALIANI
Pro Vatinio (54).
|{{A destra|<sup>••</sup>}}||Pro Vatinio (54).
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• Pro M. Umilio Scauro (54).
|{{A destra|<sup>•</sup>}}||Pro M. Æmilio Scauro (54).
Pro Crasso in Senatu (54).
|-
Pro Druso (54).
Pro C. Messio (54).
|{{A destra|✠}}||''Pro Crasso in Senatu'' (54).
|-
^ De Reatinorum caesa contra Inter amnaetes.
|{{A destra|✠}}||''Pro Druso'' (54).
*' De aere alieno Milonis interrogatio (53).
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Pro T. Annio Milone (52).
|{{A destra|✠}}||''Pro C. Messio'' (54).
Pro M. Saufejo. Due orazioni (52).
|-
Contra T. Munatium Plancum (dicembre 52).
|{{A destra|✠}}||''De Reatinorum caesa contra Interamnaetes''.
-p Pro Cornelio Dolabella (50).
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(Pro M. Marcello) (47).
|{{A destra|<sup>••</sup>}}||De ære alieno Milonis interrogatio (53).
Pro Q. Ligario (46). ^
|-
Pro rege Dejotaro (45).
|||Pro T. Annio Milone (52).
De Pace in Senatu (17 marzo 44).
|-
Sono comunemente ritenute spurie queste:
|{{A destra|✠}}||''Pro M. Saufejo''. Due orazioni (52).
Responsio ad orationem C. Sallastii Crispi.
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Gratto ad populum et ad equites anteqnam irei in exilium^
|{{A destra|✠}}||''Contra T. Munatium Plancum'' (dicembre 52).
Epistola, seu Declamano ad Octavianum.
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Oratio adversus Valeriiim.
|{{A destra|✠}}||''Pro Cornelio Dolabella'' (50).
Oratio de pace.
|-
L'edizione principe delle orazioni è probabilmente del 1471 a Roma
|||(Pro M. Marcello) (47).
per Sweynheim e Pannartz, sotto l'ispezione di Andrea vescovo d'A-
|-
leria. Delle moderne fanno per migliore quella di Klotz a Lipsia, 1835,
|||Pro Q. Ligario (46).
con ottime introduzioni e note in tedesco.
|-
III. — Epistolario.
|||Pro rege Dejotaro (45).
Settanta lettere si suppone fossero pubblicate dopo la morte di Tullio
|-
dal suo liberto Tirone, con ampie addizioni posteriori: ora ne posse-
|||De Pace in Senatu (17 marzo 44).
diamo 864, genuine, le quali sono diposte comunemente così:
|-
P Epistolarum ad familiares, oppure Epistolarum ad diversos,
|}
libri XVI. — Lo studio degli ultimi tempi della repubblica romana
Sono comunemente ritenute spurie queste:
non potrebbe farsi meglio che su queste Epistole, principalmente al
Responsio ad orationem C. Sallastii Crispi.
modo che le ordinò e tradusse in tedesco C. Wieland; poi G. Schutz
Gratto ad populum et ad equites anteqnam irei in exilium
professore a Jena col titolo di M, T. Ciceronis epistolce ad Attieum, ad
Epistola, seu Declamano ad Octavianum.
Quintum fratrem, et quce vulgo ad familiares dicuntur, temporis or-
Oratio adversus Valeriiim.
dine dispositoe, ecc., ristampate a Milano in 12 voi. in-8, colla versione
Oratio de pace.
del Cesari e illustrazioni. Vedi Abeken, Cicero in seinen Briefen. An-
L’edizione principe delle orazioni è probabilmente del 1471 a Roma
nover, 1835. Ci fanno conoscere a fondo la vita di Cicerone, e pene-
per Sweynheim e Pannartz, sotto l’ispezione di Andrea vescovo d’Aleria.
trare nel segreto delle convinzioni sue e de' suoi desiderj, che depone
Delle moderne fanno per migliore quella di Klotz a Lipsia, 1835,
con ottime introduzioni e note in tedesco.
III. — Epistolario.
Settanta lettere si suppone fossero pubblicate dopo la morte di Tullio
dal suo liberto Tirone, con ampie addizioni posteriori: ora ne possediamo
864, genuine, le quali sono diposte comunemente così:
P Epistolarum ad familiares, oppure Epistolarum ad diversos,
libri XVI. — Lo studio degli ultimi tempi della repubblica romana
non potrebbe farsi meglio che su queste Epistole, principalmente al
modo che le ordinò e tradusse in tedesco C. Wieland; poi G. Schutz
professore a Jena col titolo di M, T. Ciceronis epistolce ad Attieum, ad
Quintum fratrem, et quce vulgo ad familiares dicuntur, temporis ordine
dispositoe, ecc., ristampate a Milano in 12 voi. in-8, colla versione
del Cesari e illustrazioni. Vedi Abeken, Cicero in seinen Briefen. Annover,
1835. Ci fanno conoscere a fondo la vita di Cicerone, e penetrare
nel segreto delle convinzioni sue e de’ suoi desiderj, che depone