Pagina:D'Annunzio - Laudi, I.djvu/280: differenze tra le versioni

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 <poem>
+{{R|7084}}La man ritrovò, come nido
-Or giunto è quel giorno per l'uomo
-audace e paziente,
-che vinse il dolore e il disgusto
-e la stanchezza e sé stesso.
-È giunto il giorno promesso.
-O solstizio d'estate!
-{{r|7}}La man ritrovò, come nido
 nel cavo del tronco vetusto,
 le ricchezze della sua gente;
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 si raccolgono, ella raccolse
 il retaggio della sua gente;
-e non s'udì muovere ala
+e non s’udì muovere ala
-{{r|14}}né pigolare nel nido
+{{R|7091}}né pigolare nel nido
 ma tutto era luce calore
-odor di glebe odor d'erbe
+odor di glebe odor d’erbe
 fragranza di miele selvaggio
 e fremito di biade
 già fulvide nella pianura.
-O solstizio d'estate,
+O solstizio d’estate,
-{{r|21}}annunzio della mietitura!
+{{R|7098}}annunzio della mietitura!
 Per vincere il dolore,
 io lo cercai dovunque,
 senza tregua; e spezzato
-me l'ebbi a frusto a frusto.
+me l’ebbi a frusto a frusto.
 Per vincere il disgusto,
-respirai l'aria infetta,
+respirai l’aria infetta,
-{{r|28}}il fetore del fiato
+{{R|7105}}il fetore del fiato
-plebeo, l'afa della carogna,
+plebeo, l’afa della carogna,
 il lezzo della fogna,
 la peste della cloaca,
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 Per vincere la stanchezza,
 volli cose più pesanti
-{{r|35}}da portare in sentieri
+{{R|7112}}da portare in sentieri
 </poem>
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+<references/>{{PieDiPagina||- 266 -|}}
-<references/>