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24 QUADERNO I (xvi)
{{Pt|sionato|appassionato}}, ma è sempre «negativo», puramente distruttivo, non solo della «forma» contingente, ma del contenuto «umano» di quei sentimenti. (A proposito di questo «umano» vedi in {{AutoreCitato|Karl Marx|Marx}} stesso quale significato occorre dargli, specialmente la {{TestoAssente|La Sacra famiglia|''Sacra Famiglia''}})*. Marx cerca di dare a certe aspirazioni una forma nuova (quindi cerca di rinnovare anche queste aspirazioni) non di distruggerle: il sarcasmo di destra cerca | di distruggere invece proprio il contenuto di queste aspirazioni, e in fondo l’attacco alla loro forma non è che un espediente «didattico».
sjonato, ma è sempre «negativo», puramente distruttivo, non solo

della <<Torm"a”>>“còntingente, ma del contenuto << ùmano_»~di~quei sen-^
Questa nota sul «sarcasmo» dovrebbe poi analizzare alcune manifestazioni di esso: c’è [stata] una manifestazione «meccanica», pappagallesca (o che è diventata tale per l’«abuso») che ha dato luogo anche a una specie di cifra o gergo e che potrebbe dar luogo a osservazioni piccanti (per es. quando le parole «civiltà» o «civile» sono sempre accompagnate dall’aggettivo «sedicente» può nascere il dubbio che si creda nell’esistenza di una «civiltà» astratta, esemplare, o almeno ci si comporta come se si credesse, cioè si ottiene proprio il risultato opposto a quello che probabilmente si voleva ottenere); e c’è da analizzare la sua significazione in Marx, di una espressione transitoria, che cerca di porre il distacco dalle vecchie concezioni in attesa che le nuove concezioni, con la loro saldezza acquistata attraverso lo sviluppo storico, dominino fino ad acquistare la forza delle «convinzioni popolari». Queste nuove concezioni esistono già in chi adopera il «sarcasmo», ma nella fase ancora «polemica»; se fossero espresse «senza sarcasmo» sarebbero una «utopia» perché solo individuali o di piccoli gruppi. D’altronde lo stesso «storicismo» non può concepirle come esprimibili in questa forma apodittica o predicatoria; lo «storicismo» crea un «gusto» nuovo e un linguaggio nuovo. Il «sarcasmo» diventa il componente di tutte queste esigenze, che possono apparire come contraddittorie. Ma il suo elemento essenziale è sempre la «passionalità».
timentj. (A proposito di questo «umano» vedi in Marx stesso quale

significato occòrrcdargli,'specialmente la Sacra Famiglia)*: Mary car-'
Da questo punto di vista occorre esaminare le ultime affermazioni del {{AutoreCitato|Benedetto Croce|Croce}} nella sua prefazione del 1917 al {{TestoAssente|Materialismo storico ed economia marxistica|''Materialismo Storico''}} a proposito della «maga Alcina»*. | Ricordare l’articolo di {{AutoreCitato|Luigi Einaudi|L. Einaudi}} nella «Riforma Sociale»*, su questa prefazione del Croce, per discutere l’importanza culturale del Marx nella rinascita della storiografia economica.
ca di dare a certe aspirazioni una forma nuovà~[quindi cerca di_ rinno¬

vare anche queste aspirazioni) non di distruggerle: il sarcasmo di ca¬
{{smaller|Cfr ''Quaderno}} 26 ({{Sc|xii}})'', pp. 5-7.
stra cerca | di distruggere invece proprio il contenuto di queste aspi¬

razioni, e in fondo l’attacco alla loro forma non è che un espediente

«didattico».

Questa nota sul « sarcasmo » dovrebbe poi analizzare alcune mani¬
{{§|30|§ 〈30〉}}. ''Orano e Loria''. Nella precedente nota su Loria ho dimenticato di ricordare le «stranezze» di {{AutoreCitato|Paolo Orano|Paolo Orano}}. Ne ricordo ora due: l’articolo «Ad metalla» nel volume {{TestoAssente|''Altorilievi''}} (ed. Puccini, Milano)*, tipicamente «loriano», e il suo volumetto sulla Sardegna (credo sia uno dei primi libri dell’Orano) dove parla del «liquido ambiente»*. Nei {{TestoAssente|I moderni: medaglioni|medaglioni}}* ci deve essere, se ben ricordo, da spulciare parecchio e così in tutte le altre pubblicazioni*.
festazioni di esso : c’è [stata] una manifestazione « meccanica », pappa¬

gallesca (o che è diventata tale per l’«abuso») che ha dato luogo an¬
{{smaller|Cfr ''Quaderno}} 28 ({{Sc|iii}})'', p. 8.
che a una specie di cifra 0 gergo e che potrebbe dar luogo a osserva¬

zioni piccanti (per es. quando le parole «civiltà» o «civile» sono

sempre accompagnate dall’aggettivo «sedicente» può nascere il dub¬

bio che si creda nell’esistenza di una «civiltà» astratta, esemplare, o
{{nop}}
almeno ci si comporta come se si credesse, cioè si ottiene proprio il ri¬
sultato opposto a quello che probabilmente si voleva ottenere); e c’è
da analizzare la sua significazione in-Mafx, di una espressione transi- M
tori&che cerca di porre il distacco dalle vecchie concezioni in attesa
çheJe_nupy^çonçezjonLçon la loro saldezza acquistata attraversòlo
sviluppo storico, dominino fmcTad acqutsTàre" la fòrza delle « convin¬
zioni popolati»; Queste nuove'concezioni esistono già in cKTàdòpera
11 « sarcasmo »7ma nella fase ancora « polemica » ; se fossero ~èspresse
« sen2à sarca^friò»~sarebberò~ ünâ« utopia » perché solò individuali o
di piccoli gruppi. D’altronde' krstessò' « storicismo». non, può çonce-
pìrlé" come esprimibili in questa'forma apodittica o predicatoria; lo
«storicismo» crea un «gusto» nuovo e unlinguaggio nuovo. Il « sar-*
casmo» diventa il componente di tutte queste esigenze, cfi^ püggüficr”
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là « passionalità ——-» ——— -
*Da questo puri todi vis taoççorre esaminare le ultime affermazioni
del Croce nella sua prefazione del 1917 al Materialismo Storico a pro¬
pòsito della « maga Alcina ».^ | Ricordare l’articolo di L.' EinàudfheF
la «Riforma Sociale»4, su questa prefazione del Croce, per discutere
l’importanza culturale del Marx nella rinascita della storiografìa eco-
nomica.
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Cfr Quaderno 26 (xn), pp. 5-7.
S (30). Orano e Loria. Nella precedente nota su Loria ho dimen¬
ticato di ricordare le «stranezze» di Paolo Orano. Ne ricordo ora
due: l’articolo «Ad metalla» nel volume Altorilievi (ed. Puccini, Mi¬
lano) tipicamente «loriano», e il suo volumetto sulla Sardegna (cre¬
do sia uno dei primi libri dell’Orano) dove parla del «liquido am¬
biente » \ Nei medaglioni3 ci deve essere, se ben ricordo, da spulciare
parecchio e cosi in tutte le altre pubblicazioni \
Cfr Quaderno 28 (m), p. 8.
1929-1930: PRIMO Q
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