Pagina:D'Annunzio - Laudi, I.djvu/140: differenze tra le versioni

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 <poem>
 Taluno de’ cari compagni
-dicea: "Non vedremo la bocca
+dicea: “Non vedremo la bocca
 dell’Eveno, e non il suo guado;
 non il regno di Deianira,
-{{R|112}}non in Calidóne la caccia
+{{R|3094}}non in Calidóne la caccia
 né la tomba ove corse
-delle Meleàgridi il pianto".
+delle Meleàgridi il pianto.„
 Volgevansi a poppa gli sguardi
 per la scìa lunga virente.
 E l’odore dell’ecatombe
 sentimmo, vedemmo l’Etolia
-{{R|119}}accesa di fùnebri roghi,
+{{R|3101}}accesa di fùnebri roghi,
 la forza di Meleagro
 avvinta al tizzo dal Fato,
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 Eràcle con la saetta
 intrisa nel fiele dell’Idra
-{{R|126}}passare il polmone ferino.
+{{R|3108}}passare il polmone ferino.
-E dicemmo: "O Ellade, tutto
+E dicemmo: “O Ellade, tutto
 in te vige, splende e s’eterna.
-Come le barbe degli olivi
+Come le barbe degli olivi {{Annotazione a lato|I Miti superstiti}}
 per le tue piagge e i tuoi colli,
 come i filoni della pietra
 ne’ tuoi monti, le geniture
-{{R|133}}dei Miti ancor tengono presa
+{{R|3115}}dei Miti ancor tengono presa
 l’antica virtù del tuo suolo.
 La gente che sega le magre
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+<references/>{{PieDiPagina||- 126 -|}}
-<references/>