Pagina:Ferrero - Meditazioni sull'Italia, 1939.djvu/129: differenze tra le versioni
→Pagine SAL 25%: ← Creata nuova pagina: 110 MEDITAZIONI SULL’ITALIA LETTERARIA male abbia il coraggio di dirsi: «no, sono io che mi sbaglio. Le cose succedono proprio cosi, come... |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione|110|{{Sc|meditazioni sull’italia letteraria}}|}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{Pt|male|normale}} abbia il coraggio di dirsi: «no, sono io che mi sbaglio. Le cose succedono proprio cosi, come mi par di vedere in questo momento». |
|||
110 MEDITAZIONI SULL’ITALIA LETTERARIA |
|||
male abbia il coraggio di dirsi: «no, sono io che |
|||
Ma al di fuori di questi esempi celebri si possono trovare in ''{{TestoCitato|Guerra e Pace}}'' migliaia di casi in cui Tolstoi smentisce, con ''coraggio'' «la realtà bell’e fatta», la vita «come si crede che debba essere.» |
|||
mi sbaglio. Le cose succedono proprio cosi, come |
|||
mi par di vedere in questo momento». |
|||
Natacha scrive al Principe André delle lettere stupide e le fa vedere alla mamma prima di spedirle, per paura di lasciarvi degli errori di ortografia. Non so perchè scelgo questo particolare: ma mi sembra che Tolstoi dimostri qui di essere coraggioso e che mostri anche quanta «aria vissuta» dia questo particolare impensato, che ciascuno nella propria esperienza può controllare. |
|||
Ma al di fuori di questi esempi celebri si possono |
|||
trovare in Guerra e Pace migliaia di casi in cui |
|||
⚫ | |||
Tolstoi smentisce, con coraggio «la realtà bell’e |
|||
fatta», la vita «come si crede che debba essere.» |
|||
D’altra parte Tolstoi non solo ha il ''coraggio'' di descrivere la realtà com’è, ma come essa ci appare a seconda dei momenti in cui la si vede. Tolstoi ci insegna a creare nei personaggi dei veri e proprii rapporti di tono, come farebbe un pittore; il che è contrario alla persuasione comune la quale crede che i fatti materiali esistono in sè e per sè sempre uguali. In nessun romanzo, come in Guerra e Pace, si sente che i personaggi esistono nella misura in cui sono contigui. I personaggi si ravvivano, acquistano una fisionomia particolare per il fatto che sono uno vicino all’altro. E gli stessi drammi per la contiguità diventano più potenti. |
|||
Natacha scrive al Principe André delle lettere stupide |
|||
e le fa vedere alla mamma prima di spedirle, |
|||
per paura di lasciarvi degli errori di ortografia. Non |
|||
so perchè scelgo questo particolare: ma mi sembra |
|||
che Tolstoi dimostri qui di essere coraggioso e che |
|||
mostri anche quanta «aria vissuta» dia questo particolare |
|||
impensato, che ciascuno nella propria esperienza |
|||
può controllare. |
|||
⚫ | |||
D’altra parte Tolstoi non solo ha il coraggio |
|||
di descrivere la realtà com’è, ma come essa ci |
|||
appare a seconda dei momenti in cui la si vede. |
|||
Tolstoi ci insegna a creare nei personaggi dei veri |
|||
e proprii rapporti di tono, come farebbe un pittore; |
|||
il che è contrario alla persuasione comune la quale |
|||
crede che i fatti materiali esistono in sè e per sè |
|||
sempre uguali. In nessun romanzo, come in (Juerra |
|||
e Pace, si sente che i personaggi esistono nella misura |
|||
in cui sono contigui. I personaggi si ravvivano, |
|||
acquistano una fisionomia particolare per il fatto |
|||
che sono uno vicino all’altro. E gli stessi drammi |
|||
per la contiguità diventano più potenti. |