Pagina:Ferrero - Appunti sul metodo della Divina Commedia,1940.djvu/239: differenze tra le versioni

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tutto, ì critici moderni si pigliano a pugni sopra un’opera, sostenendo che è una meraviglia o uno scarto; riescono a scovare delle ''croste'', e ad additare, in esse, poiché capiscono tutto, l’impronta del genio, mentre riportano nel sottoscala i veri creatori, noiosi ormai per troppa fama...
tutto, i critici moderni si pigliano a pugni sopra un’opera, sostenendo che è una meraviglia o uno scarto; riescono a scovare delle ''croste'', e ad additare, in esse, poiché capiscono tutto, l’impronta del genio, mentre riportano nel sottoscala i veri creatori, noiosi ormai per troppa fama...
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Una confusione simile si ritrova nell’arte del III° secolo dopo Cristo. Divampava allora la lotta fra il principio pagano e quello cristiano. Ma il Paganesimo politeista, l’ultimo sostegno dello stato crollante, era ormai vuoto di senso. E il Cristianesimo non si era ancora affermato.
Una confusione simile si ritrova nell’arte del III° secolo dopo Cristo. Divampava allora la lotta fra il principio pagano e quello cristiano. Ma il Paganesimo politeista, l’ultimo sostegno dello stato crollante, era ormai vuoto di senso. E il Cristianesimo non si era ancora affermato.