Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/39: differenze tra le versioni
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Nobile fassi, ed in virtù si cangia. |
Nobile fassi, ed in virtù si cangia. |
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È sollievo per noi compianger gli altri, |
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E de’ lor mali dividendo il peso, |
E de’ lor mali dividendo il peso, |
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Meno sentiam la vigorìa |
Meno sentiam la vigorìa de’ nostri. |
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ciascun che geme abbiasi quella |
{{R|450}}Dunque ciascun che geme abbiasi quella |
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Parte che deggio a |
Parte che deggio a lui nel pianto mio. |
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Che oggetto di pietade è mai |
Che oggetto di pietade è mai l’umana |
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Felicità per |
Felicità per l’uom, che spinger puote |
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L’occhio nell’avvenir per un istante! |
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Lorenzo, la |
{{R|455}}Lorenzo, la fortuna or ti sorride: |
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Ti lasci tu dal |
Ti lasci tu dal lusinghier suo canto |
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Addormentar? Dei doni suoi tu trema |
Addormentar? Dei doni suoi tu trema. |
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Ella vende il piacer. Per porti in arme |
Ella vende il piacer. Per porti in arme |
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Non |
Non attendere il nembo. Assai minaccia |
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La calma più della tempesta, e sono |
{{R|460}}La calma più della tempesta, e sono |
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I favori del Ciel prova, e non premio. |
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Godi il presente, e l’avvenir paventa |
Godi il presente, e l’avvenir paventa. |
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Non creder già, che il disturbar tua pace |
Non creder già, che il disturbar tua pace |
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Un barbaro piacer mi fia; vorrei |
Un barbaro piacer mi fia; vorrei |
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{{R|465}}Renderla fissa; ma quel ben, che godi, |
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Non mi lusinga. Il tuo piacer |
Non mi lusinga. Il tuo piacer è pegno |
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Della tua pena. Il dilettevol sogno |
Della tua pena. Il dilettevol sogno |
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Dolcemente agitato al ben tu pensi |
Dolcemente agitato al ben tu pensi |
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D’un precipizio sulla sponda. Sai |
D’un precipizio sulla sponda. Sai |
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Tu che il |
{{R|470}}Tu che il mortal felice ha già contratto |
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Coll’infelicità debito certo? |
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L’avversità, qnal creditor severo, |
L’avversità, qnal creditor severo, |
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Di sue dimore i cumulati frutti |
Di sue dimore i cumulati frutti |
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S’affretta a dimandarti, e della scorsa |
S’affretta a dimandarti, e della scorsa |
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Prosperità fa un barbaro tormento, |
{{R|475}}Prosperità fa un barbaro tormento, |
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Da cui più acuta, e più crudel si rende |
Da cui più acuta, e più crudel si rende |
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pena all’infelice. I nostri vani |
La pena all’infelice. I nostri vani |
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Piaceri, uguali |
Piaceri, uguali a’ non sinceri amici, |
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De’ quai la tenerezza in odio è volta, |
De’ quai la tenerezza in odio è volta, |
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S’arman contro di noi stracciando il seno |
{{R|480}}S’arman contro di noi stracciando il seno, |
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Che carezzaro un dì. Spargono il tosco |
Che carezzaro un dì. Spargono il tosco |
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Sulla tranquillità dei nostri giorni |
Sulla tranquillità dei nostri giorni. |
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Non darti adunque con eccesso in preda |
Non darti adunque con eccesso in preda |
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Al piacer che t’accende |
Al piacer che t’accende. I troppo vivi |
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