Questa che in bianco ammanto, e in bianco velo: differenze tra le versioni

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| Nome e cognome dell'autore = Faustina Maratti
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| Titolo =
Questa che in bianco ammanto, e in bianco velo <ref>''Tuzia.''</ref>
| Iniziale del titolo =
Pinse il mio Genitor modesta e bella,
| Anno di pubblicazione = 1833
E’ la casta Romana Verginella,
| Lingua originale del testo =
Che il gran prodigio meritò dal Cielo.
| Nome e cognome del traduttore =
| Anno di traduzione =
| Progetto = Letteratura
| Argomento = Sonetti
| URL della versione cartacea a fronte =Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf
}}
 
{{Raccolta|Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte}}
{{R|5}}Vibrò contr’essa aspra calunnia un telo,
Per trarla a morte inonorata: ond’ella
L’acqua nel cribro a prova tolse, e quella
Vi s’arrecò come conversa in gelo.
 
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Di fuor traluce il bel candido cuore:
{{R|10}}E dir sembra l’immago in questi accenti
A chi la mira, e il parlar muto intende.
 
Gli Eroi latini a forza di valore
Difenda pur, che a forza di portenti
Le Vergini Romane il Ciel difende.
 
{{Sezione note}}
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