Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/173: differenze tra le versioni
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{{annotazione a lato|D}}{{Sc|For.}} Questo pure infatti ci è in qualche modo chiaro, che anche il ''qualche cosa'', questa parola, la diciamo sempre per cosa che è. Perocchè soltanto ''dire'', di per sè, come nudo e deserto di tutte quante le cose<ref>Non si può ''dire'' senza ''dire qualche cosa''. Così in {{TestoAssente|Teeteto|''Theaet.''}} pp. 188 E-189 non si può vedere nè udire nè toccare nè opinare che qualche cosa, e in {{TestoAssente|Parmenide|''Parm.''}} p. 132 B non si dà pensiero il quale sia pensiero di niente.</ref>, è impossibile. O no? |
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a II sofista. |
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D For. Questo pure infatti ci è in qualche modo |
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{{Sc|Teet.}} Impossibile. |
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chiaro, che anche il qualche cosa, questa parola, |
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la diciamo sempre per cosa che è. Perocché sol¬ |
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{{Sc|For.}} Per queste considerazioni accetti dunque che è necessario che colui che dice qualche cosa dica ''una'' qualche cosa? |
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tanto dire, di per sé, come nudo e deserto di |
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tutte quante le cose (i), è impossibile. O no? |
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Teet. |
{{Sc|Teet.}} Sta bene. |
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For. Per queste considerazioni accetti dunque |
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{{Sc|For.}} Poichè certo ammetterai che ''qualche cosa'' [τὶ] è segno di uno, e il suo duale [τινέ] di due, e il suo plurale [τινές] di molti. |
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che è necessario che colui che dice qualche cosa |
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dica una qualche cosa? |
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Teet. |
{{Sc|Teet.}} Come no? |
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For. Poiché certo ammetterai che qualche cosa |
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{{annotazione a lato|E}}{{Sc|For.}} E colui che non dice qualche cosa è affatto necessario, mi pare, che non dica assolutamente niente. |
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| ri] è segno di uno, e il suo duale [tivéj di due, |
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e il suo plurale [xivèq] di molti. |
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Teet. |
{{Sc|Teet.}} Necessarissimo. |
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E For. E colui che non dice qualche cosa è af¬ |
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{{Sc|For.}} Neanche questo dunque si può concedere, che questo tale dica bensì, ma non dica niente; ma bisognerà affermare che neppur dica, colui che volesse provarsi a enunciare ciò che non è. |
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fatto necessario, mi pare, che non dica assolu¬ |
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tamente niente. |
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Teet. Necessarissimo. |
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For. Neanche questo dunque si può conce¬ |
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dere, che questo tale dica bensì, ma non dica |
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niente ; ma bisognerà affermare che neppur dica, |
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colui che volesse provarsi a enunciare ciò che |
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non è. |
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venuto a capo della difficoltà. |
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(i) Non si può dire senza dire qualche cosa. Così in |
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Theaet. pp. 188 E-189 non si può vedere nè udire nè toc¬ |
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care nè opinare che qualche cosa, e in Parm. p. 132 B |
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non si dà pensiero il quale sia pensiero di niente. |
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[[Categoria:Pagine con testo greco]] |