Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/153: differenze tra le versioni

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{{Sc|For.}} Dall’altra parte sembra ad alcuni che se ne son resa ragione, doversi ritenere ogni ignoranza come involontaria, e che nessuno che si creda sapiente, di ciò su cui si creda tale, possa
ista.
mai voler imparare nulla; così che la specie ammonitiva dell’educazione spende molta fatica e ottiene poco.
For. Dall’altra parte sembra ad alcuni che se

ne son resa ragione, doversi ritenere ogni igno¬
{{Sc|Teet.}} E credono il vero.
ranza come involontaria, e che nessuno che si

creda sapiente, di ciò su cui si creda tale, possa
{{annotazione a lato|B}}{{Sc|For.}} Perciò a cacciar fuori cotesta 〈falsa〉 opinione si accingono in un altro modo.
* mai voler imparare nulla; così che la specie am-

monitiva dell’educazione spende molta fatica e
{{Sc|Teet.}} In quale poi?
ottiene poco.

Tef.t. E credono il vero.
{{Sc|For.}} Quando uno si creda su che che sia di dir qualche cosa, e non dica nulla, lo vanno di ciò interrogando; quindi queste opinioni, come d’uomini deliranti 〈ch’esse sono〉, facilmente le mettono in chiaro, e collegandole nei ragionamenti le collocano le une accanto alle altre e per tal modo dimostrano che sono in contraddizione con si stesse, sullo stesso oggetto, nello stesso rapporto e nello stesso senso. E quelli vedendo ciò, mentre si irritano seco stessi<ref>Analogo concetto con parole analoghe era stato espresso in {{TestoAssente|''Theaet.''}} p. 168 B.</ref>, {{annotazione a lato|C}}verso gli altri si ammansano, e per tal modo dalle loro troppo caparbie opinioni si liberano, di quella liberazione che è la più dolce per chi l’ode, e la più sicura che possa darsi per chi la prova. Perocchè, o figlio mio, coloro che li purgano ritengono, come fanno i medici del corpo, i quali pon credono poter esso giovarsi del nutrimento che gli è pòrto, prima che altri ne abbia
B Fok. Perciò a cacciar fuori cotesta (falsa) opi¬
nione si accingono in un altro modo.
Teet. In quale poi?
For. Quando uno si creda su che che sia di
dir qualche cosa, e non dica nulla, lo vanno di
ciò interrogando; quindi queste opinioni, come
d’uomini deliranti (ch’esse sono), facilmente le
mettono in chiaro, e collegandole nei ragiona¬
menti le collocano le une accanto alle altre e
per tal modo dimostrano che sono in contrad¬
dizione con si stesse, sullo stesso oggetto, nello
stesso rapporto e nello stesso senso. E quelli
vedendo ciò, mentre si irritano seco stessi (l),
C verso gli altri si ammansano, e per tal modo
dalle loro troppo caparbie opinioni si liberano,
di quella liberazione che è la più dolce per chi
l’ode, e la più sicura che possa darsi per chi la
prova. Perocché, o figlio mio, coloro che li pur¬
gano ritengono, come fanno i medici del corpo,
i quali pon credono poter esso giovarsi del nu¬
trimento che gli è pòrto, prima che altri ne abbia
•(i) Analogo concetto con parole analoghe era stato
espresso in Theaet. (V 168 B.
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