Pagina:Verga - Eva, Treves, 1873.djvu/147: differenze tra le versioni

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— Come vuoi che io potessi comprender l’arte in tali condizioni?.... mettendomela sotto i piedi! Arrossivo delle mie illusioni di una volta, e per non ridere di me che mi ostinavo ancora a sognare in mezzo a tutti che tenevano gli occhi aperti, risi di quella buffonesca serietà e di quella sordida preoccupazione generale. Risi del contegno ipocrita per nascondere il marcio della frase elegantemente vaporosa che conteneva desiderii volgari, del pudore del velo e dell’innocenza dello sguardo.
vuoi che io potessi comprender l’arte

in tali condizioni ?... mettendomela sotto i piedi !
Ero ricco di giovinezza, di gloria e di fiducia in me; più di uno stivalino altiero, di quelli che avevo sognati, avea toccato per me il lastrico della via, e si era posato furtivo sul tappeto della mia scala; più di un guanto profumato era stato dimenticato dimenticato sul mio canapè. Ti giuro che i miei sogni valevano assai dippiù della realtà! Ah! le mie duchesse di via S. Spirito! Se avessi saputo che la scienza della vita dovea costarmi tante e sì care illusioni, io avrei preferito la miseria, l’oscurità e i miei castelli in aria. Non ti dirò di chi fosse il torto; anzi probabilmente era mio,
Arrossivo delle mie illusioni di una volta , e
per non ridere di me che mi ostinavo ancora a
sognare in mezzo a tutti che tenevano gli occhi
aperti, risi di quella buffonesca serietà, e di quella
sordida preoccupazione generale. Risi del contegno
ipocrita per nascondere il marcio della frase ele¬
gantemente vaporosa che conteneva desiderii vol¬
gari, del pudore del velo, e dell’innocenza dello
sguardo.
Ero ricco di giovinezza, di gloria e di fiducia
in me ; più di uno stivalino altiero, di quelli che
avevo sognati, avea toccato per me il lastrico della
via, e si era posato furtivo sul tappeto della mia
scala; più di un guanto profumato era stato di¬
menticato sul mio canapè. Ti giuro che i miei
sogni valevano assai dippiù della realtà ! Ah ! le
mie duchesse di via S. Spirito! Se avessi saputp
che la scienza della vita dovea costarmi tante e
si care illusioni, io avrei preferito la miseria, l’o¬
scurità e i miei castelli in aria. Non ti dirò di
chi fosse il torto, anzi probabilmente era mio,
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