Pagina:Svevo - La coscienza di Zeno, Milano 1930.djvu/261: differenze tra le versioni
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Fui preso dal mio dolore al fianco con tale intensità clie dovetti cessare dall’abbracciarla. Dunque l’importanza delle mie sconsiderate parole non era stala esagerata da me? Era proprio la mia menzogna clie aveva indotta Carla di divenire mia? Ecco che se ora avessi pensato di parlare del mio amore per Augusta, Carla avrebbe avuto il diritto di rimproverarmi nientemeno che di un tranello! Rettifiche e spiegazioni non erano più possibili per il momento. Ma in seguilo ci sarebbe stata l’opportunità di spiegarsi e di chiarire. Aspettando che si presentasse, ecco che si costituiva un nuovo legame fra me e Carla. |
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sità clie dovetti cessare dall’abbracciarla. Dunque l’im¬ |
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portanza delle mie sconsiderate parole non era stala esa¬ |
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gerata da me? Era proprio la mia menzogna clie aveva |
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indotta Carla di divenire mia? Ecco che se ora avessi |
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correre dalla mia vera moglie, solo per vederla intenta al suo lavoro di formica assidua, mentre metteva in salvo le nostre cose in un’atmosfera di canfora e di naftalina. |
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pensato di parlare del mio amore per Augusta, Carla |
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avrebbe avuto il diritto di rimproverarmi nientemeno |
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Ma restai al mio dovere, che fu gravissimo per un episodio che mi turbò mollo dapprima perchè m’apparve come un’altra minaccia della sfinge con la quale aveva da fare. Carla mi raccontò che subito dopo che me n’ero andato il giorno prima, era venuto il maestro di canto e che essa lo aveva semplicemente messo alla porta. |
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che di un tranello! Rettifiche e spiegazioni non erano |
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più possibili per il momento. Ma in seguilo ci sarebbe |
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do che si presentasse, ecco che si costituiva un nuovo |
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legame fra me e Carla. |
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per Augusta. Ora non avrei avuto che un desiderio: |
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correre dalla mia vera moglie, solo per vederla intenta |
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al suo lavoro di formica assidua, mentre metteva in sal¬ |
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vo le nostre cose in un’atmosfera di canfora e di nafta¬ |
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Ma restai al mio dovere, che fu gravissimo per un |
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episodio che mi turbò mollo dapprima perchè m’appar¬ |
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ve come un’altra minaccia della sfinge con la quale a- |
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veva da fare. Carla mi raccontò che subito dopo che |
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me n’ero andato il giorno prima, era venuto il maestro |
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di canto e che essa lo aveva semplicemente messo alla |
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porta. |
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so die avvisare il Copler della nostra tresca! |
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sua iniziativa, fra le mie braccia: |
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della porta anche lui? |
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