Adone/Canto VI: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Ha sprotetto "Adone/Canto VI": Bot: Protezione di una lista di pagine.
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Canto sesto<section end="sottotitolo"/>
<section begin="prec"/>../Canto V<section end="prec"/>
<section begin="succ"/>../Canto VII<section end="succ"/>
Riga 13:
 
====Argomento====
<poem>
''Al giardin del Piacer col giovinetto''<br />
''Al giardin del Piacer col giovinetto''
''sen va la dea del’amorosa luce.''<br />
''sen va la dea del’amorosa luce.''
''Per le porte de’ sensi indi il conduce''<br />
''Per le porte de’ sensi indi il conduce''
''di gioia in gioia al’ultimo diletto.''
</poem>
 
====Canto sesto====
<poem>
Armi il petto di gel chi vede Amore {{R|1ª ottava}}<br />
Armi il petto di gel chi vede Amore {{R|1ª ottava}}
saettar foco e ferir l’alme a morte,<br />
saettar foco e ferir l’alme a morte,
e dela rocca fragile del core<br />
e dela rocca fragile del core
difenda pur le malguardate porte;<br />
difenda pur le malguardate porte;
né del crudele e perfido signore<br />
né del crudele e perfido signore
v’introduca giamai le fiere scorte,<br />
v’introduca giamai le fiere scorte,
ch’insidiose a chi non ben le serra<br />
ch’insidiose a chi non ben le serra
sotto vista di pace apportan guerra.<br />
sotto vista di pace apportan guerra.
Chi da quest’empio e dala carne infida {{R|2ª ottava}}<br />
Chi da quest’empio e dala carne infida {{R|2ª ottava}}
condur si lascia infra perigli errante,<br />
condur si lascia infra perigli errante,
è qual cieco che’l can prenda per guida,<br />
è qual cieco che’l can prenda per guida,
segue del senso le fallaci piante;<br />
segue del senso le fallaci piante;
s’avien poi ch’egli caggia o che l’uccida<br />
s’avien poi ch’egli caggia o che l’uccida
chi per torto sentier lo scorse avante,<br />
chi per torto sentier lo scorse avante,
non si lagni d’altrui che di sestesso,<br />
non si lagni d’altrui che di sestesso,
che’l fren d’ogni sua voglia in man gli ha messo.<br />
che’l fren d’ogni sua voglia in man gli ha messo.
È ver, che da sé sola a ciò non basta {{R|3ª ottava}}<br />
È ver, che da sé sola a ciò non basta {{R|3ª ottava}}
nostra natura inferma e’ndebolita,<br />
nostra natura inferma e’ndebolita,
quand’anco il gran dottor, l’anima casta,<br />
quand’anco il gran dottor, l’anima casta,
delo spirto di Dio tromba gradita,<br />
delo spirto di Dio tromba gradita,
per schermirsi da tal che ne contrasta,<br />
per schermirsi da tal che ne contrasta,
ebbe mestier di sovrumana aita;<br />
ebbe mestier di sovrumana aita;
né degli assalti suoi può fedel alma<br />
né degli assalti suoi può fedel alma
senza grazia divina acquistar palma.<br />
senza grazia divina acquistar palma.
Ma vuolsi ancor con studio e con fatica {{R|4ª ottava}}<br />
Ma vuolsi ancor con studio e con fatica {{R|4ª ottava}}
schivar quel dolce invito, esca de’ sensi,<br />
schivar quel dolce invito, esca de’ sensi,
perché dela domestica nemica<br />
perché dela domestica nemica
sol con la fuga la vittoria ottiensi<br />
sol con la fuga la vittoria ottiensi
e chi fuggir non sa questa impudica<br />
e chi fuggir non sa questa impudica
a rischio va di precipizi immensi,<br />
a rischio va di precipizi immensi,
dove caduta poi l’anima sciocca<br />
dove caduta poi l’anima sciocca
d’una in altra follia sempre trabocca.<br />
d’una in altra follia sempre trabocca.
Questa è la donna, ch’importuna e tenta {{R|5ª ottava}}<br />
Questa è la donna, ch’importuna e tenta {{R|5ª ottava}}
Adam per far che gusti esca interdetta;<br />
Adam per far che gusti esca interdetta;
la meretrice, che’n prigion tormenta<br />
la meretrice, che’n prigion tormenta
Giuseppe il giusto ed a peccar l’alletta;<br />
Giuseppe il giusto ed a peccar l’alletta;
questa è colei, che Sisara addormenta,<br />
questa è colei, che Sisara addormenta,
e per tradirlo sol seco il ricetta;<br />
e per tradirlo sol seco il ricetta;
la disleal, che pria lusinga e prega<br />
la disleal, che pria lusinga e prega
il malcauto Sansone e poi lo lega.<br />
il malcauto Sansone e poi lo lega.
Questa è la Bersabea, per cui s’inchina {{R|6ª ottava}}<br />
Questa è la Bersabea, per cui s’inchina {{R|6ª ottava}}
il buon re d’Israele ad opra indegna;<br />
il buon re d’Israele ad opra indegna;
questa è di Salomon la concubina,<br />
questa è di Salomon la concubina,
che follemente idolatrar gl’insegna,<br />
che follemente idolatrar gl’insegna,
l’infame Circe, la proterva Alcina,<br />
l’infame Circe, la proterva Alcina,
l’Armida, che sviar l’alme s’ingegna,<br />
l’Armida, che sviar l’alme s’ingegna,
la Vener, che lontan dala ragione<br />
la Vener, che lontan dala ragione
al giardin del piacer conduce Adone.<br />
al giardin del piacer conduce Adone.
Infiora il lembo di quel gran palagio {{R|7ª ottava}}<br />
Infiora il lembo di quel gran palagio {{R|7ª ottava}}
spazioso giardin, mirabil orto.<br />
spazioso giardin, mirabil orto.
Miseria mai né mai v’entrò Disagio,<br />
Miseria mai né mai v’entrò Disagio,
v’han Delizie ed Amori ozio e diporto.<br />
v’han Delizie ed Amori ozio e diporto.
Colà, senza temer fato malvagio,<br />
Colà, senza temer fato malvagio,
Venere bella il bel fanciullo ha scorto,<br />
Venere bella il bel fanciullo ha scorto,
cangiando il ciel con quel felice loco,<br />
cangiando il ciel con quel felice loco,
che sembra il cielo o cede al ciel di poco.<br />
che sembra il cielo o cede al ciel di poco.
- Non pensar tu che senza alto disegno {{R|8ª ottava}}<br />
- Non pensar tu che senza alto disegno {{R|8ª ottava}}
(disse volto Mercurio al bell’Adone)<br />
(disse volto Mercurio al bell’Adone)
fondata abbia Ciprigna entro il suo regno<br />
fondata abbia Ciprigna entro il suo regno
questa sì vaga e florida magione,<br />
questa sì vaga e florida magione,
ch’intelletto divin, celeste ingegno<br />
ch’intelletto divin, celeste ingegno
nulla a caso giamai forma o dispone;<br />
nulla a caso giamai forma o dispone;
misterioso il suo edificio tutto<br />
misterioso il suo edificio tutto
a sembianza del’uomo è qui costrutto.<br />
a sembianza del’uomo è qui costrutto.
Del corpo uman la nobile struttura {{R|9ª ottava}}<br />
Del corpo uman la nobile struttura {{R|9ª ottava}}
in semedesma ha simmetria cotanta,<br />
in semedesma ha simmetria cotanta,
ch’è regola infallibile e misura<br />
ch’è regola infallibile e misura
di quanto il ciel con l’ampio tetto ammanta.<br />
di quanto il ciel con l’ampio tetto ammanta.
Tal fra gli altri animali il fè Natura,<br />
Tal fra gli altri animali il fè Natura,
che solo siede e sol dritto si pianta<br />
che solo siede e sol dritto si pianta
e, come l’alma eccede ogni altra forma,<br />
e, come l’alma eccede ogni altra forma,
così d’ogni altro corpo il corpo è norma.<br />
così d’ogni altro corpo il corpo è norma.
Le meraviglie che comprende e serra {{R|10ª ottava}}<br />
Le meraviglie che comprende e serra {{R|10ª ottava}}
non son possenti ad agguagliar parole;<br />
non son possenti ad agguagliar parole;
né nave in onda, né palagio in terra,<br />
teatronave in onda, né tempiopalagio èin sotto il soleterra,<br />
né teatro, né tempio è sotto il sole,
né v’ha machina in pace, ordigno in guerra,<br />
né v’ha machina in pace, ordigno in guerra,
che non tragga il model da questa mole;<br />
che non tragga il model da questa mole;
trovano in sì perfetta architettura<br />
trovano in sì perfetta architettura
il compasso e lo squadro ogni figura.<br />
il compasso e lo squadro ogni figura.
Miracol grande, in cui con piena intera {{R|11ª ottava}}<br />
Miracol grande, in cui con piena intera {{R|11ª ottava}}
Giove de’ doni suoi versò l’eccesso,<br />
Giove de’ doni suoi versò l’eccesso,
dela divinità sembianza vera,<br />
dela divinità sembianza vera,
imagin viva e simulacro espresso.<br />
imagin viva e simulacro espresso.
Quasi in angusta mappa immensa sfera,<br />
Quasi in angusta mappa immensa sfera,
fu l’universo epilogato in esso;<br />
fu l’universo epilogato in esso;
tien sublime la fronte, alte le ciglia,<br />
tien sublime la fronte, alte le ciglia,
sol per mirar quel ciel che l’assomiglia.<br />
sol per mirar quel ciel che l’assomiglia.
È distinto in tre parti il maggior mondo: {{R|12ª ottava}}<br />
È distinto in tre parti il maggior mondo: {{R|12ª ottava}}
l’una è de’ sommi dei, che’n alto stassi;<br />
l’una è de’ sommi dei, che’n alto stassi;
dele sfere rotanti hanno il secondo<br />
dele sfere rotanti hanno il secondo
loco le belle e ben disposte classi;<br />
loco le belle e ben disposte classi;
ritien l’ultimo sito e più profondo<br />
ritien l’ultimo sito e più profondo
la region degli elementi bassi.<br />
la region degli elementi bassi.
E quest’altro minor, ch’ha spirti e sensi,<br />
E quest’altro minor, ch’ha spirti e sensi,
ben di proporzion seco conviensi:<br />
ben di proporzion seco conviensi:
sostien la vece del sovran motore {{R|13ª ottava}}<br />
sostien la vece del sovran motore {{R|13ª ottava}}
nel capo eccelso la virtù che’ntende;<br />
nel capo eccelso la virtù che’ntende;
stassi a guisa di sol nel mezzo il core,<br />
stassi a guisa di sol nel mezzo il core,
loqual pertutto il suo calor distende;<br />
loqual pertutto il suo calor distende;
il ventre nela sede inferiore,<br />
il ventre nela sede inferiore,
qual corpo sublunar, varia vicende.<br />
qual corpo sublunar, varia vicende.
Così in governo e nutrimento e vita,<br />
Così in governo e nutrimento e vita,
questa casa animata è tripartita.<br />
questa casa animata è tripartita.
Son cinque corpi il cielo e gli elementi {{R|14ª ottava}}<br />
Son cinque corpi il cielo e gli elementi {{R|14ª ottava}}
e pur de’ sensi il numero è sì fatto:<br />
e pur de’ sensi il numero è sì fatto:
l’orbe stellato di bei lumi ardenti<br />
l’orbe stellato di bei lumi ardenti
è dela vista un natural ritratto;<br />
è dela vista un natural ritratto;
son poi tra lor conformi e rispondenti<br />
son poi tra lor conformi e rispondenti
l’udito al’aere ed ala terra il tatto, <br />
l’udito al’aere ed ala terra il tatto,
né par che meno in simpatia risponda<br />
né par che meno in simpatia risponda
l’odorato ala fiamma, il gusto al’onda.<br />
l’odorato ala fiamma, il gusto al’onda.
Potea ben la divina onnipotenza, {{R|15ª ottava}}<br />
Potea ben la divina onnipotenza, {{R|15ª ottava}}
con quell’istesso suo benigno zelo<br />
con quell’istesso suo benigno zelo
con cui pose nel’uom tanta eccellenza,<br />
con cui pose nel’uom tanta eccellenza,
donargli ancora incorrottibil velo<br />
donargli ancora incorrottibil velo
e di quel puro fior di quinta essenza,<br />
e di quel puro fior di quinta essenza,
onde non misto è fabricato il cielo,<br />
onde non misto è fabricato il cielo,
come simile al ciel la forma veste<br />
come simile al ciel la forma veste
di materia comporlo anco celeste;<br />
di materia comporlo anco celeste;
ma però ch’egli a specolare è nato {{R|16ª ottava}}<br />
ma però ch’egli a specolare è nato {{R|16ª ottava}}
e convien ch’ogni specie in lui riluca<br />
e convien ch’ogni specie in lui riluca
e ch’al chiaro intelletto, ond’è dotato,<br />
e ch’al chiaro intelletto, ond’è dotato,
i fantasmi sensibili conduca,<br />
i fantasmi sensibili conduca,
non devea d’altra tempra esser formato,<br />
non devea d’altra tempra esser formato,
che del’elementar, benché caduca,<br />
che del’elementar, benché caduca,
per far di quanto intende e quanto sente<br />
per far di quanto intende e quanto sente
prima il senso capace e poi la mente.<br />
prima il senso capace e poi la mente.
Di tutto il bel lavor che con tant’arte {{R|17ª ottava}}<br />
Di tutto il bel lavor che con tant’arte {{R|17ª ottava}}
orna del’uomo il magistero immenso,<br />
orna del’uomo il magistero immenso,
sono i nervi istromenti, onde comparte<br />
sono i nervi istromenti, onde comparte
lo spirto ai membri il movimento e’l senso:<br />
lo spirto ai membri il movimento e’l senso:
altri molli, altri duri, in ogni parte<br />
altri molli, altri duri, in ogni parte
ciascun è sempre al proprio ufficio intenso,<br />
ciascun è sempre al proprio ufficio intenso,
né può senz’essi alcuno atto esseguire<br />
né può senz’essi alcuno atto esseguire
la facoltà del moto o del sentire.<br />
la facoltà del moto o del sentire.
Or tratti avante e ne vedrai gli effetti, {{R|18ª ottava}}<br />
Or tratti avante e ne vedrai gli effetti, {{R|18ª ottava}}
e dirai ch’a ragion Vener si mosse<br />
e dirai ch’a ragion Vener si mosse
a far che’l loco sacro a’ suoi diletti<br />
a far che’l loco sacro a’ suoi diletti
del’essempio del tutto essempio fosse.-<br />
del’essempio del tutto essempio fosse.-
Qui tacette Cillenio e con tai detti<br />
Qui tacette Cillenio e con tai detti
dalo stupore il giovane riscosse,<br />
dalo stupore il giovane riscosse,
che del’orto gioioso era in quel punto<br />
che del’orto gioioso era in quel punto
già nel primo sogliare entrato e giunto.<br />
già nel primo sogliare entrato e giunto.
Nel’orto, in cinque portici diviso, {{R|19ª ottava}}<br />
Nel’orto, in cinque portici diviso, {{R|19ª ottava}}
dan cinque porte al peregrin l’entrata<br />
dan cinque porte al peregrin l’entrata
e da un custode insu la soglia assiso<br />
e da un custode insu la soglia assiso
la porta d’ogni portico è guardata.<br />
la porta d’ogni portico è guardata.
S’entra per ogni porta in paradiso<br />
S’entra per ogni porta in paradiso
là dove un giardinetto si dilata,<br />
là dove un giardinetto si dilata,
talché di spazio egual tra sé vicini<br />
talché di spazio egual tra sé vicini
contiene un sol giardin cinque giardini.<br />
contiene un sol giardin cinque giardini.
Cinque giardin la dilettosa reggia {{R|20ª ottava}}<br />
Cinque giardin la dilettosa reggia {{R|20ª ottava}}
nele sue cinque torri inclusi abbraccia,<br />
nele sue cinque torri inclusi abbraccia,
siché da’ suoi balcon lunge vagheggia<br />
siché da’ suoi balcon lunge vagheggia
differente un giardin per ogni faccia.<br />
differente un giardin per ogni faccia.
Confine un muro ogni giardino ombreggia,<br />
Confine un muro ogni giardino ombreggia,
che stende linea infuor di mille braccia.<br />
che stende linea infuor di mille braccia.
Questo in quadro si chiude e in mezzo lassa<br />
Questo in quadro si chiude e in mezzo lassa
porte, onde l’un giardin nel’altro passa.<br />
porte, onde l’un giardin nel’altro passa.
Ciascun canton de’ quattro innanzi sporge {{R|21ª ottava}}<br />
Ciascun canton de’ quattro innanzi sporge {{R|21ª ottava}}
una torre angolare insu la punta,<br />
una torre angolare insu la punta,
e la quinta tra lor nel mezzo sorge<br />
e la quinta tra lor nel mezzo sorge
sì ch’oltre il muro la cornice spunta;<br />
sì ch’oltre il muro la cornice spunta;
e, come dissi, a dritto fil si scorge<br />
e, come dissi, a dritto fil si scorge
torre da torre egualmente disgiunta;<br />
torre da torre egualmente disgiunta;
e con giusta misura arte leggiadra,<br />
e con giusta misura arte leggiadra,
i’ non so come, ogni giardino inquadra.<br />
i’ non so come, ogni giardino inquadra.
Dela porta del portico primiero, {{R|22ª ottava}}<br />
Dela porta del portico primiero, {{R|22ª ottava}}
ch’è di cristallo e di zaffir contesta,<br />
ch’è di cristallo e di zaffir contesta,
vivace e nobil giovane è l’usciero,<br />
vivace e nobil giovane è l’usciero,
di diverso color sparso la vesta.<br />
di diverso color sparso la vesta.
Un avoltoio in pugno ed un cerviero<br />
Un avoltoio in pugno ed un cerviero
si tiene a piè da quella parte e questa,<br />
si tiene a piè da quella parte e questa,
un specchio ha innanzi e nelo scudo incisa<br />
un specchio ha innanzi e nelo scudo incisa
la generosa che nel sol s’affisa.<br />
la generosa che nel sol s’affisa.
Ai duo felici amanti immantenente {{R|23ª ottava}}<br />
Ai duo felici amanti immantenente {{R|23ª ottava}}
fecesi incontro il giardinier cortese<br />
fecesi incontro il giardinier cortese
e, con sembiante affabile e ridente,<br />
e, con sembiante affabile e ridente,
Adon raccolse e per la mano il prese.<br />
Adon raccolse e per la mano il prese.
- Ben venga (disse) il vivo sole ardente,<br />
- Ben venga (disse) il vivo sole ardente,
ch’ala nostra reina il core accese.<br />
ch’ala nostra reina il core accese.
Dritto fia ben che degli alberghi nostri<br />
Dritto fia ben che degli alberghi nostri
nulla si celi a lui, tutto si mostri. -<br />
nulla si celi a lui, tutto si mostri. -
- Dimmi (al nunzio di Giove Adon converso) {{R|24ª ottava}}<br />
- Dimmi (al nunzio di Giove Adon converso) {{R|24ª ottava}}
dimmi (disse) ti prego, o cara scorta,<br />
dimmi (disse) ti prego, o cara scorta,
con l’animal di vaghe macchie asperso<br />
con l’animal di vaghe macchie asperso
che vuol dir questa guardia e questa porta?<br />
che vuol dir questa guardia e questa porta?
quel famelico augel, quel vetro terso<br />
quel famelico augel, quel vetro terso
e quel vario vestir, che cosa importa?<br />
e quel vario vestir, che cosa importa?
Suo stranio arnese e sua sembianza ignota<br />
Suo stranio arnese e sua sembianza ignota
i’ saprei volentier ciò che dinota. -<br />
i’ saprei volentier ciò che dinota. -
Risponde l’altro: - Le più degne e prime {{R|25ª ottava}}<br />
Risponde l’altro: - Le più degne e prime {{R|25ª ottava}}
parti di tutta la sensibil massa,<br />
parti di tutta la sensibil massa,
l’occhio, sicome principe sublime,<br />
l’occhio, sicome principe sublime,
in gloria eccede, in nobiltà trapassa,<br />
in gloria eccede, in nobiltà trapassa,
ché, posto dela rocca insu le cime<br />
ché, posto dela rocca insu le cime
ogni membro vulgar sotto si lassa<br />
ogni membro vulgar sotto si lassa
e, dove il tutto regge e’l tutto vede,<br />
e, dove il tutto regge e’l tutto vede,
tra la plebe de’ sensi altero siede.<br />
tra la plebe de’ sensi altero siede.
Siede eminente e d’ogni senso è duce {{R|26ª ottava}}<br />
Siede eminente e d’ogni senso è duce {{R|26ª ottava}}
e certo il gran fattor tale il compose,<br />
e certo il gran fattor tale il compose,
ch’è tra quelli il miglior, sì per la luce,<br />
ch’è tra lequelli qualitàil più preziosemiglior,<br />sì per la luce,
ch’è tra le qualità più preziose,
sì per la tanta e tal, ch’ognor produce,<br />
sì per la tanta e tal, ch’ognor produce,
varietà di colorate cose,<br />
varietà di colorate cose,
sì per lo modo ancor spedito e presto<br />
sì per lo modo ancor spedito e presto
del’operazion ch’intende a questo.<br />
del’operazion ch’intende a questo.
Perché senza intervallo o mutar loco {{R|27ª ottava}}<br />
Perché senza intervallo o mutar loco {{R|27ª ottava}}
giunge in instante ogni lontano oggetto,<br />
giunge in instante ogni lontano oggetto,
talché negli atti suoi si scosta poco<br />
talché negli atti suoi si scosta poco
dala perfezzion del’intelletto;<br />
dala perfezzion del’intelletto;
onde se quel, vie più che vento o foco<br />
onde se quel, vie più che vento o foco
rapido e vago, occhio del’alma è detto,<br />
rapido e vago, occhio del’alma è detto,
questo, ch’è di Natura opra sì bella,<br />
questo, ch’è di Natura opra sì bella,
intelletto del corpo anco s’appella.<br />
intelletto del corpo anco s’appella.
Per l’occhio passa sol, per l’occhio scende {{R|28ª ottava}}<br />
Per l’occhio passa sol, per l’occhio scende {{R|28ª ottava}}
qualunque l’alma imagine riceve<br />
qualunque l’alma imagine riceve
e di quant’ella vede e quanto intende<br />
e di quant’ella vede e quanto intende
quasi l’obligo tutto al’occhio deve.<br />
quasi l’obligo tutto al’occhio deve.
L’occhio, com’ape suol, che coglie e prende<br />
L’occhio, com’ape suol, che coglie e prende
i più soavi fior leggiadra e lieve,<br />
i più soavi fior leggiadra e lieve,
scegliendo il bel dela beltà che scorge,<br />
scegliendo il bel dela beltà che scorge,
al’interno censor l’arreca e porge.<br />
al’interno censor l’arreca e porge.
Dale fonti del cerebro natie, {{R|29ª ottava}}<br />
Dale fonti del cerebro natie, {{R|29ª ottava}}
ond’hanno i nervi origine e radice,<br />
ond’hanno i nervi origine e radice,
un sol principio per diverse vie<br />
un sol principio per diverse vie
di duo stretti sentier sue linee elice.<br />
di duo stretti sentier sue linee elice.
Quindi del tutto esploratori e spie<br />
Quindi del tutto esploratori e spie
traggono gli occhi ogni virtù motrice;<br />
traggono gli occhi ogni virtù motrice;
e quindi avien, come per prova è noto,<br />
e quindi avien, come per prova è noto,
che move ambo in un punto un steso moto.<br />
che move ambo in un punto un steso moto.
Lubrico e di materia umida e molle {{R|30ª ottava}}<br />
Lubrico e di materia umida e molle {{R|30ª ottava}}
questo membro divin formò Natura,<br />
questo membro divin formò Natura,
perché ciascuna impression che tolle,<br />
perché ciascuna impression che tolle,
possa in sé ritener sincera e pura.<br />
possa in sé ritener sincera e pura.
Perché volubil sia, donar gli volle<br />
Perché volubil sia, donar gli volle
orbicolare e sferica figura,<br />
orbicolare e sferica figura,
oltre che’n forma tal può meglio assai<br />
oltre che’n forma tal può meglio assai
franger nel centro e rintuzzare i rai.<br />
franger nel centro e rintuzzare i rai.
Gli spirti unisce ala pupilla e spira {{R|31ª ottava}}<br />
Gli spirti unisce ala pupilla e spira {{R|31ª ottava}}
dala gemina sfera il raggio vivo,<br />
dala gemina sfera il raggio vivo,
che’n piramide aguzza, ovunque il gira,<br />
che’n piramide aguzza, ovunque il gira,
si stende fuor del circolo visivo.<br />
si stende fuor del circolo visivo.
La specie intanto in sé di quelche mira<br />
La specie intanto in sé di quelche mira
ritrae, come suol ombra o specchio o rivo;<br />
ritrae, come suol ombra o specchio o rivo;
così nel’occhio, mentre il guardo vago<br />
così nel’occhio, mentre il guardo vago
esce dala potenzia, entra l’imago.<br />
esce dala potenzia, entra l’imago.
O quanto studio o quanta industria mise {{R|32ª ottava}}<br />
O quanto studio o quanta industria mise {{R|32ª ottava}}
qui l’eterno maestro, o quante accoglie<br />
qui l’eterno maestro, o quante accoglie
vene, arterie, membrane e’n quante guise<br />
vene, arterie, membrane e’n quante guise
sottile aragne e dilicate spoglie.<br />
sottile aragne e dilicate spoglie.
Per quanti obliqui muscoli divise<br />
Per quanti obliqui muscoli divise
passano e quinci e quindi e fila e foglie,<br />
passano e quinci e quindi e fila e foglie,
quante corde diverse e quanti e quali<br />
quante corde diverse e quanti e quali
versano l’occhio ed angoli e canali!<br />
versano l’occhio ed angoli e canali!
Di tuniche e d’umori in vari modi {{R|33ª ottava}}<br />
Di tuniche e d’umori in vari modi {{R|33ª ottava}}
havvi contesto un lucido volume<br />
havvi contesto un lucido volume
ed uva e corno e con più reti e nodi<br />
ed uva e corno e con più reti e nodi
vetro insieme congiunge, acqua ed albume;<br />
vetro insieme congiunge, acqua ed albume;
che son tutti però servi e custodi<br />
che son tutti però servi e custodi
del cristallo, onde sol procede il lume;<br />
del cristallo, onde sol procede il lume;
ciascun questo difende e questo aiuta,<br />
ciascun questo difende e questo aiuta,
organo principal dela veduta.<br />
organo principal dela veduta.
L’immortal providenza, accioch’esposto {{R|34ª ottava}}<br />
L’immortal providenza, accioch’esposto {{R|34ª ottava}}
sia meno ai danni del’offese esterne,<br />
sia meno ai danni del’offese esterne,
gli ha dato, in un ricovero riposto<br />
gli ha dato, in un ricovero riposto
sotto l’arco del ciglio, ime caverne;<br />
sotto l’arco del ciglio, ime caverne;
per siepi e propugnacoli v’ha posto<br />
per siepi e propugnacoli v’ha posto
palpebre infaticabili ed eterne,<br />
palpebre infaticabili ed eterne,
sol perché’l batter lor continuo e ratto<br />
sol perché’l batter lor continuo e ratto
dagli umani accidenti il serbi intatto.<br />
dagli umani accidenti il serbi intatto.
Ed a guisa di sole, accioch’aprisse, {{R|35ª ottava}}<br />
Ed a guisa di sole, accioch’aprisse, {{R|35ª ottava}}
emulo al’altro, al picciol mondo il giorno,<br />
emulo al’altro, al picciol mondo il giorno,
qual corona di raggi anco v’affisse<br />
qual corona di raggi anco v’affisse
sottilissime sete intorno intorno.<br />
sottilissime sete intorno intorno.
Nel curvo globo l’iride descrisse,<br />
Nel curvo globo l’iride descrisse,
ch’ha di smalti celesti un fregio adorno<br />
ch’ha di smalti celesti un fregio adorno
e, temprati di limpidi zaffiri,<br />
e, temprati di limpidi zaffiri,
vi dipinse nel mezzo i sommi giri.<br />
vi dipinse nel mezzo i sommi giri.
Questi del’alma son balconi e porte, {{R|36ª ottava}}<br />
Questi del’alma son balconi e porte, {{R|36ª ottava}}
indici fidi, oracoli veraci,<br />
indici fidi, oracoli veraci,
dela dubbia ragion secure scorte<br />
dela dubbia ragion secure scorte
e del’oscura mente accese faci.<br />
e del’oscura mente accese faci.
Son lingue del pensier pronte ed accorte<br />
Son lingue del pensier pronte ed accorte
e del muto desir messi loquaci;<br />
e del muto desir messi loquaci;
geroglifici e libri, ov’altri pote<br />
geroglifici e libri, ov’altri pote
de’ secreti del cor legger le note.<br />
de’ secreti del cor legger le note.
Vivi specchi sereni, onde traspare {{R|37ª ottava}}<br />
Vivi specchi sereni, onde traspare {{R|37ª ottava}}
quanto il cupo del petto in sé ristringe<br />
quanto il cupo del petto in sé ristringe
e dove in guise manifeste e chiare<br />
e dove in guise manifeste e chiare
ogni suo affetto l’anima dipinge;<br />
ogni suo affetto l’anima dipinge;
i ridenti piacer, le doglie amare<br />
i ridenti piacer, le doglie amare
vi scopre, or d’ira or di pietà gli tinge<br />
vi scopre, or d’ira or di pietà gli tinge
e, ciò ch’è più, visibilmente in essi<br />
e, ciò ch’è più, visibilmente in essi
son del foco d’amor gl’incendi espressi.<br />
son del foco d’amor gl’incendi espressi.
E perché’l primo stral, ch’aventi l’arco {{R|38ª ottava}}<br />
E perché’l primo stral, ch’aventi l’arco {{R|38ª ottava}}
di quell’alato arcier, dagli occhi viene,<br />
di quell’alato arcier, dagli occhi viene,
per questo il primo grado, il primo varco<br />
per questo il primo grado, il primo varco
del giardino d’Amor la vista ottiene.<br />
del giardino d’Amor la vista ottiene.
Quinci potrai, già d’ogni dubbio scarco,<br />
Quinci potrai, già d’ogni dubbio scarco,
il mistero, cred’io, comprender bene<br />
il mistero, cred’io, comprender bene
del ministro gentil che guarda il vallo,<br />
del ministro gentil che guarda il vallo,
degli augei, dela fera e del cristallo. -<br />
degli augei, dela fera e del cristallo. -
Ciò detto, per incognito sentiero, {{R|39ª ottava}}<br />
Ciò detto, per incognito sentiero, {{R|39ª ottava}}
là dove altrui vestigio il suol non serba,<br />
là dove altrui vestigio il suol non serba,
ma serba il prato entro’l suo grembo intero<br />
ma serba il prato entro’l suo grembo intero
intatto il fiore, inviolata l’erba,<br />
intatto il fiore, inviolata l’erba,
colà dentro lo scorge, ov’al verziero<br />
colà dentro lo scorge, ov’al verziero
fa corona il gran muro alta e superba,<br />
fa corona il gran muro alta e superba,
e di pietre sì lucide la tesse,<br />
e di pietre sì lucide la tesse,
che tutto il bel giardin, si specchia in esse.<br />
che tutto il bel giardin, si specchia in esse.
Per lungo tratto a guisa di corona {{R|40ª ottava}}<br />
Per lungo tratto a guisa di corona {{R|40ª ottava}}
da ciascun fianco il bel giardin si spande,<br />
da ciascun fianco il bel giardin si spande,
dove in ogni stagion Flora e Pomona<br />
dove in ogni stagion Flora e Pomona
guidano danze e trecciano ghirlande.<br />
guidano danze e trecciano ghirlande.
Il muro principal che l’imprigiona<br />
Il muro principal che l’imprigiona
tetto ricopre a meraviglia grande,<br />
tetto ricopre a meraviglia grande,
sostenuto da un ordine leggiadro<br />
sostenuto da un ordine leggiadro
d’alte colonne e compartito in quadro.<br />
d’alte colonne e compartito in quadro.
Da quattro galerie per quattro grate, {{R|41ª ottava}}<br />
Da quattro galerie per quattro grate, {{R|41ª ottava}}
che cancelli han d’or fin, s’esce negli orti,<br />
che cancelli han d’or fin, s’esce negli orti,
dove prendono ognor schiere beate<br />
dove prendono ognor schiere beate
di ninfe e di pastor vari diporti<br />
di ninfe e di pastor vari diporti
e, passando in piaceri un’aurea etate,<br />
e, passando in piaceri un’aurea etate,
fanno giochi tra lor di tante sorti<br />
fanno giochi tra lor di tante sorti
quante suol forse celebrarne apena<br />
quante suol forse celebrarne apena
nele vigilie sue la bella Siena.<br />
nele vigilie sue la bella Siena.
Forman parte di lor, sedendo sotto {{R|42ª ottava}}<br />
Forman parte di lor, sedendo sotto {{R|42ª ottava}}
gran tribuna di fronde, un cerchio lieto,<br />
gran tribuna di fronde, un cerchio lieto,
e l’un al’altro sussurrando un motto<br />
e l’un al’altro sussurrando un motto
dentro l’orecchie, taciturno e cheto,<br />
dentro l’orecchie, taciturno e cheto,
de’ suoi chiusi pensier non interrotto<br />
de’ suoi chiusi pensier non interrotto
scopre a chi più gli piace ogni secreto.<br />
scopre a chi più gli piace ogni secreto.
Con questa invenzion chieste e concesse<br />
Con questa invenzion chieste e concesse
si patteggian d’amor varie promesse.<br />
si patteggian d’amor varie promesse.
Parte in gioco più strano e più diverso {{R|43ª ottava}}<br />
Parte in gioco più strano e più diverso {{R|43ª ottava}}
dispensano del dì l’ore serene:<br />
dispensano del dì l’ore serene:
nel molle grembo il capo ingiù converso<br />
nel molle grembo il capo ingiù converso
vaga donzella d’un garzon si tiene;<br />
vaga donzella d’un garzon si tiene;
ciascun altro la man, ch’egli a traverso<br />
ciascun altro la man, ch’egli a traverso
dopo’l tergo rivolge, a batter viene<br />
dopo’l tergo rivolge, a batter viene
né solleva ei giamai la testa china,<br />
né solleva ei giamai la testa china,
se chi battuto l’ha non indovina.<br />
se chi battuto l’ha non indovina.
Odesi di lontan scoppio di riso, {{R|44ª ottava}}<br />
Odesi di lontan scoppio di riso, {{R|44ª ottava}}
quando per legge di colui che regna<br />
quando per legge di colui che regna
di bella ninfa perditrice il viso,<br />
di bella ninfa perditrice il viso,
che’n foco avampa, col carbon si segna.<br />
che’n foco avampa, col carbon si segna.
Altri più dolci e con più saggio aviso<br />
Altri più dolci e con più saggio aviso
trar dal trionfo suo spoglie s’ingegna,<br />
trar dal trionfo suo spoglie s’ingegna,
ché, con un bacio in bocca o su la gota,.<br />
ché, con un bacio in bocca o su la gota,.
vuol che’l perduto pegno ella riscota.<br />
vuol che’l perduto pegno ella riscota.
Chi con le carte effigiate in mano {{R|45ª ottava}}<br />
Chi con le carte effigiate in mano {{R|45ª ottava}}
prova quanto fortuna in terra possa;<br />
prova quanto fortuna in terra possa;
chi le corna agitate in picciol piano<br />
chi le corna agitate in picciol piano
fa ribalzar dele volubil ossa;<br />
fa ribalzar dele volubil ossa;
chi con maglio leggier manda lontano<br />
chi con maglio leggier manda lontano
l’eburnea palla ad otturar la fossa;<br />
l’eburnea palla ad otturar la fossa;
chi, poiché dal cannel le sorti ha tratte,<br />
chi, poiché dal cannel le sorti ha tratte,
su tavolier le tavole ribatte.<br />
su tavolier le tavole ribatte.
Van le vergini belle a schiera sparte {{R|46ª ottava}}<br />
Van le vergini belle a schiera sparte {{R|46ª ottava}}
scalze il piè, scinte il seno e sciolte il crine;<br />
scalze il piè, scinte il seno e sciolte il crine;
rozza incoltura in lor, beltà senz’arte<br />
rozza incoltura in lor, beltà senz’arte
fa del’anime altrui maggior rapine.<br />
fa del’anime altrui maggior rapine.
Parte per l’erba va scherzando e parte<br />
Parte per l’erba va scherzando e parte
tra le linfe argentate e cristalline,<br />
tra le linfe argentate e cristalline,
parte coglie viole ed amaranti<br />
parte coglie viole ed amaranti
per farne dono ai fortunati amanti.<br />
per farne dono ai fortunati amanti.
Quella danza tra’ fior, questa incorona {{R|47ª ottava}}<br />
Quella danza tra’ fior, questa incorona {{R|47ª ottava}}
di rose il crine al favorito amico;<br />
di rose il crine al favorito amico;
questi canta d’amor, quegli ragiona<br />
questi canta d’amor, quegli ragiona
con la sua donna in un boschetto aprico.<br />
con la sua donna in un boschetto aprico.
Alcun ven’ha che, scritto in Elicona,<br />
Alcun ven’ha che, scritto in Elicona,
legge amoroso alcun romanzo antico<br />
legge amoroso alcun romanzo antico
e i versi espone in guisa tal, che quasi<br />
e i versi espone in guisa tal, che quasi
sotto gli essempi altrui narra i suoi casi.<br />
sotto gli essempi altrui narra i suoi casi.
Altri nel cavriuol rapido e snello {{R|48ª ottava}}<br />
Altri nel cavriuol rapido e snello {{R|48ª ottava}}
al veloce levrier la lassa allenta;<br />
al veloce levrier la lassa allenta;
altri, da’ geti sciolto e dal cappello,<br />
altri, da’ geti sciolto e dal cappello,
contro la garza il girifalco aventa;<br />
contro la garza il girifalco aventa;
altri più lieve e più minuto augello<br />
altri più lieve e più minuto augello
con più sottile insidia ingannar tenta,<br />
con più sottile insidia ingannar tenta,
tendendo, accioché preso e’ vi rimagna,<br />
tendendo, accioché preso e’ vi rimagna,
pania tenace o dilicata aragna.<br />
pania tenace o dilicata aragna.
Né vi manca però fra que’ diletti {{R|49ª ottava}}<br />
Né vi manca però fra que’ diletti {{R|49ª ottava}}
chi nel margo palustre, ove si giace,<br />
chi nel margo palustre, ove si giace,
col cane assaglia o con lo stral saetti<br />
col cane assaglia o con lo stral saetti
anitra opima o foliga loquace;<br />
anitra opima o foliga loquace;
né chi con nasse e vangaiuole alletti<br />
né chi con nasse e vangaiuole alletti
la trutta pigra e’l carpion fugace,<br />
la trutta pigra e’l carpion fugace,
né chi tragga dal’acque a cento a cento<br />
né chi tragga dal’acque a cento a cento
orate d’oro e cefali d’argento.<br />
orate d’oro e cefali d’argento.
Mentre sotto quel ciel che soli o piogge {{R|50ª ottava}}<br />
Mentre sotto quel ciel che soli o piogge {{R|50ª ottava}}
non teme, arda quantunque o geli l’anno,<br />
non teme, arda quantunque o geli l’anno,
tra tali e tante feste in tante fogge<br />
tra tali e tante feste in tante fogge
le brigate piacevoli si stanno,<br />
le brigate piacevoli si stanno,
Adone e Citerea per l’ampie logge<br />
Adone e Citerea per l’ampie logge
lastricate di gemme, intorno vanno,<br />
lastricate di gemme, intorno vanno,
mirando pur di que’ dipinti chiostri<br />
mirando pur di que’ dipinti chiostri
l’artificio smarrito a’ giorni nostri.<br />
l’artificio smarrito a’ giorni nostri.
Da tutti quattro i lati in ogni parte {{R|51ª ottava}}<br />
Da tutti quattro i lati in ogni parte {{R|51ª ottava}}
il muro a varie imagini è dipinto.<br />
il muro a varie imagini è dipinto.
Ciò che favoleggiar l’antiche carte<br />
Ciò che favoleggiar l’antiche carte
degli amori celesti, in esso è finto.<br />
degli amori celesti, in esso è finto.
Gl’innamorati dei mirabil arte<br />
Gl’innamorati dei mirabil arte
v’ombreggiò sì, che’l ver dal’ombra è vinto<br />
v’ombreggiò sì, che’l ver dal’ombra è vinto
e, benché tutti mute abbian le lingue,<br />
e, benché tutti mute abbian le lingue,
il silenzio e’l parlar vi si distingue.<br />
il silenzio e’l parlar vi si distingue.
Non son già corrottibili colori, {{R|52ª ottava}}<br />
Non son già corrottibili colori, {{R|52ª ottava}}
che le belle figure han colorite;<br />
che le belle figure han colorite;
misture tali, incognite a’ pittori,<br />
misture tali, incognite a’ pittori,
da macina mortal non fur mai trite:<br />
da macina mortal non fur mai trite:
son quinte essenze chimiche e licori<br />
son quinte essenze chimiche e licori
di gemme a lento foco intenerite,<br />
di gemme a lento foco intenerite,
minerali stillati, le cui tempre<br />
minerali stillati, le cui tempre
mai non perdon vivezza e duran sempre.<br />
mai non perdon vivezza e duran sempre.
Se sì perfetta grana, azzur sì fino {{R|53ª ottava}}<br />
Se sì perfetta grana, azzur sì fino {{R|53ª ottava}}
avesse alcuno artefice moderno,<br />
avesse alcuno artefice moderno,
ben v’ha tal che poria col legno e’l lino<br />
ben v’ha tal che poria col legno e’l lino
far al secol migliore ingiuria e scherno.<br />
far al secol migliore ingiuria e scherno.
Del secondo miracolo d’Arpino<br />
Del secondo miracolo d’Arpino
quanto fora più chiaro il nome eterno?<br />
quanto fora più chiaro il nome eterno?
dico di lui, che con la man far suole<br />
dico di lui, che con la man far suole
quelche l’altro facea con le parole.<br />
quelche l’altro facea con le parole.
Il ligustico Apelle, il Paggi vanto {{R|54ª ottava}}<br />
Il ligustico Apelle, il Paggi vanto {{R|54ª ottava}}
sommo e splendor dela città di Giano,<br />
sommo e splendor dela città di Giano,
quanto di gloria accrescerebbe o quanto<br />
quanto di gloria accrescerebbe o quanto
ale fatiche dela nobil mano.<br />
ale fatiche dela nobil mano.
Il mio Castel, che del conquisto santo<br />
Il mio Castel, che del conquisto santo
fregia le carte al gran cantor toscano,<br />
fregia le carte al gran cantor toscano,
lasceria forse de’ suoi studi illustri<br />
lasceria forse de’ suoi studi illustri
vie più salde memorie a mille lustri.<br />
vie più salde memorie a mille lustri.
E tu Michel, di Caravaggio onore, {{R|55ª ottava}}<br />
E tu Michel, di Caravaggio onore, {{R|55ª ottava}}
per cui del ver più bella è la menzogna,<br />
per cui del ver più bella è la menzogna,
mentre che creator più che pittore,<br />
mentre che creator più che pittore,
con l’angelica man gli fai vergogna;<br />
con l’angelica man gli fai vergogna;
e voi, Spada e Valesio, il cui valore<br />
e voi, Spada e Valesio, il cui valore
fa de’ suoi figli insuperbir Bologna;<br />
fa de’ suoi figli insuperbir Bologna;
e voi, per cui Milan pareggia Urbino,<br />
e voi, per cui Milan pareggia Urbino,
Morazzone e Serrano e Procaccino;<br />
Morazzone e Serrano e Procaccino;
e tu, che col pennel vinci gl’intagli, {{R|56ª ottava}}<br />
e tu, che col pennel vinci gl’intagli, {{R|56ª ottava}}
e i duo vicini sì famosi e noti<br />
e i duo vicini sì famosi e noti
di Verona e Cador, non pur agguagli,<br />
di Verona e Cador, non pur agguagli,
Palma, ma lor di man la palma scuoti;<br />
Palma, ma lor di man la palma scuoti;
e tu, Baglion, che con la luce abbagli<br />
e tu, Baglion, che con la luce abbagli
del’ombre tue, ch’han sensi e spirti e moti,<br />
del’ombre tue, ch’han sensi e spirti e moti,
con assai più lodate opre e pitture<br />
con assai più lodate opre e pitture
avreste, ond’arricchir l’età future.<br />
avreste, ond’arricchir l’età future.
E voi, Bronzino e Pasignan, per cui {{R|57ª ottava}}<br />
E voi, Bronzino e Pasignan, per cui {{R|57ª ottava}}
il prodigio tebano Arno rivede,<br />
il prodigio tebano Arno rivede,
poiché gemino lume e quasi dui<br />
poiché gemino lume e quasi dui
novi soli d’onor v’ammira e crede.<br />
novi soli d’onor v’ammira e crede.
Caraccio a Febo caro e tu con lui<br />
Caraccio a Febo caro e tu con lui
Reni, onde’l maggior Reno al’altro cede,<br />
Reni, onde’l maggior Reno al’altro cede,
alcun non temeria, che fusser poi<br />
alcun non temeria, che fusser poi
cancellati dagli anni i lavor suoi.<br />
cancellati dagli anni i lavor suoi.
A contemplar la loggia e la parete {{R|58ª ottava}}<br />
A contemplar la loggia e la parete {{R|58ª ottava}}
il portier del giardino Adone invita,<br />
il portier del giardino Adone invita,
di mute poesie, d’istorie liete<br />
di mute poesie, d’istorie liete
imaginata tutta e colorita,<br />
imaginata tutta e colorita,
e del fanciul dal’arco e dala rete<br />
e del fanciul dal’arco e dala rete
i dolci effetti ad un ad un gli addita,<br />
i dolci effetti ad un ad un gli addita,
divisandogli a bocca or quelli, or questi<br />
divisandogli a bocca or quelli, or questi
furtivi amori degli eroi celesti.<br />
furtivi amori degli eroi celesti.
- Vedi Giove (dicea) là’ve s’aduna {{R|59ª ottava}}<br />
- Vedi Giove (dicea) là’ve s’aduna {{R|59ª ottava}}
schiera di verginelle ir con l’armento.<br />
schiera di verginelle ir con l’armento.
Vedi che scherza e la superba luna<br />
Vedi che scherza e la superba luna
crolla del capo e sfida a giostra il vento.<br />
crolla del capo e sfida a giostra il vento.
Tutto candido il pel, la fronte ha bruna,<br />
Tutto candido il pel, la fronte ha bruna,
dove in mezzo biancheggia un sol d’argento.<br />
dove in mezzo biancheggia un sol d’argento.
Già muggir sembra e sembra al suo muggito<br />
Già muggir sembra e sembra al suo muggito
muggir la valle intorno intorno e’l lito.<br />
muggir la valle intorno intorno e’l lito.
Ala ninfa gentil, che varie appresta {{R|60ª ottava}}<br />
Ala ninfa gentil, che varie appresta {{R|60ª ottava}}
trecce di fiori ale sue trecce d’oro,<br />
trecce di fiori ale sue trecce d’oro,
s’avicina pian piano e dela vesta<br />
s’avicina pian piano e dela vesta
umil le bacia il vago lembo il toro.<br />
umil le bacia il vago lembo il toro.
Ella il vezzeggia e’ntesse al’aspra testa<br />
Ella il vezzeggia e’ntesse al’aspra testa
di catenate rose alto lavoro;<br />
di catenate rose alto lavoro;
ed egli inginocchion le terga abbassa<br />
ed egli inginocchion le terga abbassa
e dala bella man palpar si lassa.<br />
e dala bella man palpar si lassa.
Sovra gli monta la donzella ardita, {{R|61ª ottava}}<br />
Sovra gli monta la donzella ardita, {{R|61ª ottava}}
quel prende allor per entro l’acque il corso<br />
quel prende allor per entro l’acque il corso
e sì sen porta lei, che sbigottita<br />
e sì sen porta lei, che sbigottita
volgesi a tergo e’nvan chiede soccorso.<br />
volgesi a tergo e’nvan chiede soccorso.
Cogliesi tutta e tutta in sé romita<br />
Cogliesi tutta e tutta in sé romita
l’una man stende al corno e l’altra al dorso.<br />
l’una man stende al corno e l’altra al dorso.
Su’l mar piovono i fior nel grembo accolti,<br />
Su’l mar piovono i fior nel grembo accolti,
scherzano i biondi crini al’aura sciolti.<br />
scherzano i biondi crini al’aura sciolti.
Solca la giovinetta il salso regno, {{R|62ª ottava}}<br />
Solca la giovinetta il salso regno, {{R|62ª ottava}}
sparsa il volto di neve, il cor di gelo,<br />
sparsa il volto di neve, il cor di gelo,
quasi stanco nocchiero in fragil legno;<br />
quasi stanco nocchiero in fragil legno;
il tauro è nave e gli fa vela il velo.<br />
il tauro è nave e gli fa vela il velo.
Van guizzando i delfini e lieto segno<br />
Van guizzando i delfini e lieto segno
fanno di festa al gran rettor del cielo;<br />
fanno di festa al gran rettor del cielo;
ridendo, Amor superbamente il mira<br />
ridendo, Amor superbamente il mira
quasi per scherno e per le corna il tira.<br />
quasi per scherno e per le corna il tira.
Le sconsolate e vedove compagne {{R|63ª ottava}}<br />
Le sconsolate e vedove compagne {{R|63ª ottava}}
in atto di pietà stanno insu’l lido<br />
in atto di pietà stanno insu’l lido
additando la vergine che piagne,<br />
additando la vergine che piagne,
credula, ahi troppo, al predatore infido.<br />
credula, ahi troppo, al predatore infido.
Par che di lor per poggi e per campagne<br />
Par che di lor per poggi e per campagne
"Europa ove ne vai?", risoni il grido;<br />
"Europa ove ne vai?", risoni il grido;
par che l’arena intorno e l’aura e l’onda<br />
par che l’arena intorno e l’aura e l’onda
"Europa ove ne vai?" mesta risponda.<br />
"Europa ove ne vai?" mesta risponda.
Eccol vestito di canute piume {{R|64ª ottava}}<br />
Eccol vestito di canute piume {{R|64ª ottava}}
a bella donna intorno altrove il miri,<br />
a bella donna intorno altrove il miri,
qual di Caistro o di Meandro al fiume,<br />
qual di Caistro o di Meandro al fiume,
rotar volando in spaziosi giri<br />
rotar volando in spaziosi giri
e gorgogliar sovra’l mortal costume<br />
e gorgogliar sovra’l mortal costume
canori pianti e musici sospiri,<br />
canori pianti e musici sospiri,
temer del proprio folgore il baleno<br />
temer del proprio folgore il baleno
e comporre il suo nido entro il bel seno.<br />
e comporre il suo nido entro il bel seno.
Ecco d’Anfitrion prender la forma {{R|65ª ottava}}<br />
Ecco d’Anfitrion prender la forma {{R|65ª ottava}}
e la casta moglier schernir si vede;<br />
e la casta moglier schernir si vede;
ecco Satiro poi pasce la torma<br />
ecco Satiro poi pasce la torma
con corna in testa e con caprigno piede;<br />
con corna in testa e con caprigno piede;
ecco due volte in aquila trasforma<br />
ecco due volte in aquila trasforma
la spoglia, inteso a due leggiadre prede;<br />
la spoglia, inteso a due leggiadre prede;
ecco converso in foco arde e sfavilla,<br />
ecco converso in grandinefoco d’or si struggearde e stilla.<br />sfavilla,
ecco in grandine d’or si strugge e stilla.
Vedi lo schernitor del’aureo strale, {{R|66ª ottava}}<br />
Vedi lo schernitor del’aureo strale, {{R|66ª ottava}}
lo dio, che dela luce è tesoriero,<br />
lo dio, che dela luce è tesoriero,
a cui del’arti mediche non vale,<br />
a cui del’arti mediche non vale,
né del’erbe salubri aver l’impero,<br />
né del’erbe salubri aver l’impero,
siché profonda al cor piaga mortale<br />
siché profonda al cor piaga mortale
non porti alfin dalo sprezzato arciero.<br />
non porti alfin dalo sprezzato arciero.
Ecco gl’incende il cor d’ardente face<br />
Ecco gl’incende il cor d’ardente face
la bella di Peneo figlia fugace.<br />
la bella di Peneo figlia fugace.
Ed ecco, mentre l’amorosa traccia {{R|67ª ottava}}<br />
Ed ecco, mentre l’amorosa traccia {{R|67ª ottava}}
segue anelante e giungerla si sforza,<br />
segue anelante e giungerla si sforza,
degli occhi amati e del’amata faccia<br />
degli occhi amati e del’amata faccia
repentino rigor la luce ammorza;<br />
repentino rigor la luce ammorza;
fansi radici i piè, rami le braccia,<br />
fansi radici i piè, rami le braccia,
imprigiona i bei membri ispida scorza;<br />
imprigiona i bei membri ispida scorza;
gode egli almen le sue dorate e bionde<br />
gode egli almen le sue dorate e bionde
chiome fregiar dele già chiome, or fronde.<br />
chiome fregiar dele già chiome, or fronde.
Volgiti poscia al vecchiarel Saturno, {{R|68ª ottava}}<br />
Volgiti poscia al vecchiarel Saturno, {{R|68ª ottava}}
tutto voto di sangue e carco d’anni,<br />
tutto voto di sangue e carco d’anni,
come invaghito d’un bel viso eburno<br />
come invaghito d’un bel viso eburno
in forma di destrier la moglie inganni.<br />
in forma di destrier la moglie inganni.
Mira quel dal cappello e dal coturno,<br />
ch’haMira nelquel coturno e neldal cappello ie vanni;<brdal />coturno,
ch’ha nel coturno e nel cappello i vanni;
quegli è il corrier di Giove e’n terra scende,<br />
quegli è il corrier di Giove e’n terra scende,
ché dela ninfa Maura Amor l’accende.<br />
ché dela ninfa Maura Amor l’accende.
Pon mente là, dove la notte ha stese {{R|69ª ottava}}<br />
Pon mente là, dove la notte ha stese {{R|69ª ottava}}
l’ombre tacite intorno e’l mondo imbruna,<br />
l’ombre tacite intorno e’l mondo imbruna,
come per disfogar sue voglie accese,<br />
come per disfogar sue voglie accese,
le due disciolte trecce accolte in una,<br />
le due disciolte trecce accolte in una,
si reca in braccio placida e cortese<br />
si reca in braccio placida e cortese
al vago suo l’innamorata Luna<br />
al vago suo l’innamorata Luna
e fra’ poggi di Latmo al suo pastore<br />
e fra’ poggi di Latmo al suo pastore
addormenta le luci e sveglia il core.<br />
addormenta le luci e sveglia il core.
Mira il selvaggio dio non lunge molto, {{R|70ª ottava}}<br />
Mira il selvaggio dio non lunge molto, {{R|70ª ottava}}
ch’uscito fuor d’una spelonca vecchia,<br />
ch’uscito fuor d’una spelonca vecchia,
di verdi salci e fresche canne avolto<br />
di verdi salci e fresche canne avolto
le corna, i crini e l’una e l’altra orecchia,<br />
le corna, i crini e l’una e l’altra orecchia,
al ciel leva le luci e nel bel volto<br />
al ciel leva le luci e nel bel volto
dela candida dea s’affisa e specchia,<br />
dela candida dea s’affisa e specchia,
e par la preghi in sì pietosi modi,<br />
e par la preghi in sì pietosi modi,
che vi scorgi il pensier, la voce n’odi.<br />
che vi scorgi il pensier, la voce n’odi.
L’argentata del ciel luce sovrana {{R|71ª ottava}}<br />
L’argentata del ciel luce sovrana {{R|71ª ottava}}
deposta alfin la lusingata diva,<br />
deposta alfin la lusingata diva,
ale promesse dela bianca lana<br />
ale promesse dela bianca lana
dal suo chiaro balcon scender non schiva;<br />
dal suo chiaro balcon scender non schiva;
vedila, or chi dirà che sia Diana?<br />
vedila, or chi dirà che sia Diana?
col rozzo amante in solitaria riva<br />
col rozzo amante in solitaria riva
e’n vece di lassù guidar le stelle,<br />
e’n vece di lassù guidar le stelle,
su’l frondoso Liceo tonder l’agnelle.<br />
su’l frondoso Liceo tonder l’agnelle.
Poi vedi Endimion dal’altro lato {{R|72ª ottava}}<br />
Poi vedi Endimion dal’altro lato {{R|72ª ottava}}
quindi avampar d’un amoroso sdegno,<br />
quindi avampar d’un amoroso sdegno,
e col capo e col dito il nume amato<br />
e col capo e col dito il nume amato
di rampognar, di minacciar fa segno:<br />
di rampognar, di minacciar fa segno:
"Perfida (par le dica in vista irato)<br />
"Perfida (par le dica in vista irato)
perfida, orché non celi il lume indegno?<br />
perfida, avaraorché enon dislealeceli amante,<bril />lume indegno?
perfida, avara e disleale amante,
più volubil nel cor, che nel sembiante."<br />
più volubil nel cor, che nel sembiante."
Dela fiamma gentil, che nel mar nacque, {{R|73ª ottava}}<br />
Dela fiamma gentil, che nel mar nacque, {{R|73ª ottava}}
ecco poscia arde il mare, arde l’inferno;<br />
ecco poscia arde il mare, arde l’inferno;
arder quel dio si vede in mezzo l’acque,<br />
arder quel dio si vede in mezzo l’acque,
che del’acque e del mar volge il governo;<br />
che del’acque e del mar volge il governo;
arde per la beltà, che sì gli piacque,<br />
arde per la beltà, che sì gli piacque,
il tiranno crudel del’odio eterno;<br />
il tiranno crudel del’odio eterno;
strugge ardore amoroso il cor severo<br />
strugge ardore amoroso il cor severo
a quel signor, ch’ha degli ardori impero. -<br />
a quel signor, ch’ha degli ardori impero. -
Sì dice l’un, l’altro gli sguardi e l’orme {{R|74ª ottava}}<br />
Sì dice l’un, l’altro gli sguardi e l’orme {{R|74ª ottava}}
ale mura superbe intento gira<br />
ale mura superbe intento gira
e, mentre queste ed altre illustri forme,<br />
e, mentre queste ed altre illustri forme,
di cui son tutte effigiate, ammira,<br />
di cui son tutte effigiate, ammira,
sembra, né sa s’ei vegghia o pur s’ei dorme,<br />
sembra, né sa s’ei vegghia o pur s’ei dorme,
statua animata, imagine che spira,<br />
statua animata, imagine che spira,
anzi più tosto un’insensata e finta<br />
anzi più tosto un’insensata e finta
tra figure spiranti ombra dipinta.<br />
tra figure spiranti ombra dipinta.
Non v’è dipinta di Ciprigna e Marte {{R|75ª ottava}}<br />
Non v’è dipinta di Ciprigna e Marte {{R|75ª ottava}}
l’istoria oscena troppo ed impudica,<br />
l’istoria oscena troppo ed impudica,
perché’l zoppo marito il fece ad arte,<br />
perché’l zoppo marito il fece ad arte,
di cui fur quelle volte opra e fatica<br />
di cui fur quelle volte opra e fatica
e celar volse le vergogne in parte<br />
e celar volse le vergogne in parte
del fiero amante e dela bella amica,<br />
del fiero amante e dela bella amica,
per non rinovellar l’onta de’ due,<br />
per non rinovellar l’onta de’ due,
e nele gioie lor l’ingiurie sue.<br />
e nele gioie lor l’ingiurie sue.
Sotto quest’archi, in queste logge ombrose, {{R|76ª ottava}}<br />
Sotto quest’archi, in queste logge ombrose, {{R|76ª ottava}}
che volte han le facciate ala verdura,<br />
che volte han le facciate ala verdura,
onde il giardin le chiome sue frondose<br />
onde il giardin le chiome sue frondose
può vagheggiar nele lucenti mura,<br />
può vagheggiar nele lucenti mura,
specolando l’imagini amorose<br />
specolando l’imagini amorose
stassene Adon del’immortal pittura,<br />
stassene Adon del’immortal pittura,
mentre colui del sagittario cieco<br />
mentre colui del sagittario cieco
va passo passo ragionando seco.<br />
va passo passo ragionando seco.
Venere allor così gli dice: - O cara {{R|77ª ottava}}<br />
Venere allor così gli dice: - O cara {{R|77ª ottava}}
delizia del mio cor, dolce diletto,<br />
delizia del mio cor, dolce diletto,
deh de’ begli occhi tuoi la luce chiara<br />
deh de’ begli occhi tuoi la luce chiara
tanto omai non occupi un finto oggetto,<br />
tanto omai non occupi un finto oggetto,
che de’ suoi raggi usurpatrice avara<br />
che de’ suoi raggi usurpatrice avara
parte a me neghi del bramato aspetto;<br />
parte a me neghi del bramato aspetto;
lascia ch’io possa almeno il foco, ond’ardo,<br />
lascia ch’io possa almeno il foco, ond’ardo,
sorbir con gli occhi e depredar col guardo.<br />
sorbir con gli occhi e depredar col guardo.
Non dee la vista tua fermarsi in cose {{R|78ª ottava}}<br />
Non dee la vista tua fermarsi in cose {{R|78ª ottava}}
che sien di te men peregrine e belle.<br />
che sien di te men peregrine e belle.
Vedi che fai dolenti e tenebrose<br />
Vedi che fai dolenti e tenebrose
a disagio per te languir le stelle.<br />
a disagio per te languir le stelle.
Non tener più le luci al sole ascose,<br />
Non tener più le luci al sole ascose,
le luci emule al sol, del sol gemelle.<br />
le luci emule al sol, del sol gemelle.
Se pitture vuoi pur, vero e non finto<br />
Se pitture vuoi pur, vero e non finto
mira testesso in questo sen dipinto. -<br />
mira testesso in questo sen dipinto. -
Qui tace; ed ecco per l’erbosa chiostra {{R|79ª ottava}}<br />
Qui tace; ed ecco per l’erbosa chiostra {{R|79ª ottava}}
da lor non lunge, emulator del prato,<br />
da lor non lunge, emulator del prato,
fa di sestesso ambiziosa mostra<br />
fa di sestesso ambiziosa mostra
l’occhiuto augel di più color fregiato<br />
l’occhiuto augel di più color fregiato
e, del bel lembo che s’indora e inostra<br />
e, del bel lembo che s’indora e inostra
di fiori incorrottibili gemmato,<br />
di fiori incorrottibili gemmato,
dilettoso spettacolo a chi’l mira,<br />
dilettoso spettacolo a chi’l mira,
un più vago giardin dietro si tira.<br />
un più vago giardin dietro si tira.
Per ventura in quel punto apunto avenne, {{R|80ª ottava}}<br />
Per ventura in quel punto apunto avenne, {{R|80ª ottava}}
ch’ale leggiadre sue spoglie diverse<br />
ch’ale leggiadre sue spoglie diverse
la bella coppia si rivolse e tenne<br />
la bella coppia si rivolse e tenne
per vaghezza le luci in lui converse.<br />
per vaghezza le luci in lui converse.
Ond’egli allor dele sue ricche penne<br />
Ond’egli allor dele sue ricche penne
il superbo gemmaio in giro aperse<br />
il superbo gemmaio in giro aperse
ed allargò, quasi corona altera,<br />
ed allargò, quasi corona altera,
de’ suoi tant’occhi la stellata sfera.<br />
de’ suoi tant’occhi la stellata sfera.
- Di quest’augel pomposo e vaneggiante {{R|81ª ottava}}<br />
- Di quest’augel pomposo e vaneggiante {{R|81ª ottava}}
(disse Venere allor) parla ciascuno.<br />
(disse Venere allor) parla ciascuno.
Dicon ch’ei fu pastor, che’n tal sembiante<br />
Dicon ch’ei fu pastor, che’n tal sembiante
cangiò la forma e così crede alcuno<br />
cangiò la forma e così crede alcuno
che la giovenca del’infido amante<br />
che la giovenca del’infido amante
a guardar con cent’occhi il pose Giuno<br />
a guardar con cent’occhi il pose Giuno
e che, quantunque a vigilar accorto,<br />
e che, quantunque a vigilar accorto,
fu da Mercurio addormentato e morto.<br />
fu da Mercurio addormentato e morto.
Contan che gli occhi, onde sen giva altero, {{R|82ª ottava}}<br />
Contan che gli occhi, onde sen giva altero, {{R|82ª ottava}}
nele piume gli affisse ancor Giunone,<br />
nele piume gli affisse ancor Giunone,
ed è voce vulgar che’l suo primiero<br />
ed è voce vulgar che’l suo primiero
nome fuss’Argo, ilqual fu poi Pavone.<br />
nome fuss’Argo, ilqual fu poi Pavone.
Or dela cosa io vo’ narrarti il vero<br />
Or dela cosa io vo’ narrarti il vero
diverso assai da questa opinione;<br />
diverso assai da questa opinione;
gli umani ingegni, quando più non sanno,<br />
gli umani ingegni, quando più non sanno,
favole tali ad inventar si danno.<br />
favole tali ad inventar si danno.
Era questi un garzon superbo e vano, {{R|83ª ottava}}<br />
Era questi un garzon superbo e vano, {{R|83ª ottava}}
tutto d’ambizion colmo la mente,<br />
tutto d’ambizion colmo la mente,
cameriero d’Apollo e cortigiano,<br />
cameriero d’Apollo e cortigiano,
che l’amò molto e’l favorì sovente.<br />
che l’amò molto e’l favorì sovente.
Amor, ch’anch’egli è pien d’orgoglio insano,<br />
Amor, ch’anch’egli è pien d’orgoglio insano,
ferigli il cor con aureo stral pungente,<br />
ferigli il cor con aureo stral pungente,
facendo da’ begli occhi uscir la piaga<br />
facendo da’ begli occhi uscir la piaga
d’una donzella mia vezzosa e vaga.<br />
d’una donzella mia vezzosa e vaga.
Colomba detta fu questa donzella, {{R|84ª ottava}}<br />
Colomba detta fu questa donzella, {{R|84ª ottava}}
laqual veder ancor potrai qui forse,<br />
laqual veder ancor potrai qui forse,
che fu pur in augel mutata anch’ella,<br />
che fu pur in augel mutata anch’ella,
ma per altra cagion questo l’occorse.<br />
ma per altra cagion questo l’occorse.
Pavon si nominò, Pavon s’appella<br />
Pavon si nominò, Pavon s’appella
costui, ch’amando in folle audacia sorse.<br />
costui, ch’amando in folle audacia sorse.
Seben altro di lui dice la fama,<br />
Seben altro di lui dice la fama,
Pavon chiamossi ed or Pavon si chiama.<br />
Pavon chiamossi ed or Pavon si chiama.
Oltre che di bei drappi e vestimenti {{R|85ª ottava}}<br />
Oltre che di bei drappi e vestimenti {{R|85ª ottava}}
si dilettava assai per sua natura,<br />
si dilettava assai per sua natura,
per farsi grato a lei ne’ suoi tormenti<br />
per farsi grato a lei ne’ suoi tormenti
s’abbellia, s’arricchia con maggior cura:<br />
s’abbellia, s’arricchia con maggior cura:
pompe, fogge, livree, fregi, ornamenti<br />
pompe, fogge, livree, fregi, ornamenti
variando ogni dì fuor di misura,<br />
variando ogni dì fuor di misura,
facea vedersi in sontuosa vesta<br />
facea vedersi in sontuosa vesta
con gemme intorno e con piumaggi in testa.<br />
con gemme intorno e con piumaggi in testa.
Con tuttociò, da lei sempre negletto, {{R|86ª ottava}}<br />
Con tuttociò, da lei sempre negletto, {{R|86ª ottava}}
senza speme languia tra pene e doglie,<br />
senza speme languia tra pene e doglie,
perché discorde l’un dal’altro petto<br />
perché discorde l’un dal’altro petto
di qualità contraria avean le voglie.<br />
di qualità contraria avean le voglie.
Tutto era fasto e gloria il giovinetto<br />
Tutto era fasto e gloria il giovinetto
ne’ pensieri, negli atti e nele spoglie;<br />
ne’ pensieri, negli atti e nele spoglie;
l’altra costumi avea dolci ed umili,<br />
l’altra costumi avea dolci ed umili,
mansueti, piacevoli e gentili.<br />
mansueti, piacevoli e gentili.
La servia, la seguia fuor di speranza {{R|87ª ottava}}<br />
La servia, la seguia fuor di speranza {{R|87ª ottava}}
con sospir caldi e con preghiere spesse;<br />
con sospir caldi e con preghiere spesse;
e perché, come pien d’alta arroganza,<br />
e perché, come pien d’alta arroganza,
pensava di poter quanto volesse,<br />
pensava di poter quanto volesse,
ragionandole un dì prese baldanza<br />
ragionandole un dì prese baldanza
di farle troppo prodighe promesse;<br />
di farle troppo prodighe promesse;
tutto l’offrì ciò che bramasse al mondo<br />
tutto l’offrì ciò che bramasse al mondo
dal sommo giro al baratro profondo.<br />
dal sommo giro al baratro profondo.
"Poiché tanto (diss’ella) osi e presumi, {{R|88ª ottava}}<br />
"Poiché tanto (diss’ella) osi e presumi, {{R|88ª ottava}}
voglio accettar la tua cortese offerta,<br />
voglio accettar la tua cortese offerta,
e del foco, ond’avampi e ti consumi,<br />
e del foco, ond’avampi e ti consumi,
giovami di veder prova più certa.<br />
giovami di veder prova più certa.
Recami alquanti de’ celesti lumi,<br />
Recami alquanti de’ celesti lumi,
se vuoi pur ch’ad amarti io mi converta;<br />
se servigio vuoi farpur chech’ad miamarti contenti,<brio mi />converta;
se servigio vuoi far che mi contenti,
dele stelle del cielo aver convienti.<br />
dele stelle del cielo aver convienti.
Grande impresa fia ben quelch’io ti cheggio, {{R|89ª ottava}}<br />
Grande impresa fia ben quelch’io ti cheggio, {{R|89ª ottava}}
non difficile a te, s’ardir n’avrai,<br />
non difficile a te, s’ardir n’avrai,
poiché presso a colui tieni il tuo seggio<br />
poiché presso a colui tieni il tuo seggio
che le raccende con gli aurati rai.<br />
che le raccende con gli aurati rai.
Qualora scintillar lassù le veggio<br />
Qualora scintillar lassù le veggio
di tanta luce io mi compiaccio assai<br />
di tanta luce io mi compiaccio assai
e bramo alcuna in mano aver di loro<br />
e bramo alcuna in mano aver di loro
sol per saper se son di foco o d’oro".<br />
sol per saper se son di foco o d’oro".
O volesse fuggir con questa scusa {{R|90ª ottava}}<br />
O volesse fuggir con questa scusa {{R|90ª ottava}}
quell’assalto importun ch’egli le diede,<br />
quell’assalto importun ch’egli le diede,
o forse per non esserne delusa<br />
o forse per non esserne delusa
esperienza far dela sua fede,<br />
esperienza far dela sua fede,
o perché pur la femina è sempr’usa<br />
o perché pur la femina è sempr’usa
ingorda a desiar ciò ch’ella vede<br />
ingorda a desiar ciò ch’ella vede
ed, indiscreta, altrui prega e comanda<br />
ed, indiscreta, altrui prega e comanda
e le cose impossibili dimanda,<br />
e le cose impossibili dimanda,
basta ch’egli in virtù di tai parole {{R|91ª ottava}}<br />
basta ch’egli in virtù di tai parole {{R|91ª ottava}}
ogni suo sforzo a cotant’opra accinse;<br />
ogni suo sforzo a cotant’opra accinse;
aspettò finché’l ciel, sicome suole,<br />
aspettò finché’l ciel, sicome suole,
di purpureo color l’alba dipinse<br />
di purpureo color l’alba dipinse
ed egli uscito in compagnia del sole,<br />
ed egli uscito in compagnia del sole,
che la lampa minor sorgendo estinse,<br />
che la lampa minor sorgendo estinse,
ale luci notturne e mattutine<br />
ale luci notturne e mattutine
accostossi per far l’alte rapine.<br />
accostossi per far l’alte rapine.
"Su mio cor (dicea seco) andianne audaci {{R|92ª ottava}}<br />
"Su mio cor (dicea seco) andianne audaci {{R|92ª ottava}}
l’oro a rubar del bel tesor celeste,<br />
l’oro a rubar del bel tesor celeste,
ch’un raggio sol di due terrene faci<br />
ch’un raggio sol di due terrene faci
val più che lo splendor di tutte queste.<br />
val più che lo splendor di tutte queste.
Di stender non temiam le man rapaci<br />
Di stender non temiam le man rapaci
nele gemme ch’al ciel fregian la veste,<br />
nele gemme ch’al ciel fregian la veste,
pur che’n cambio del furto abbiam poi quelle<br />
pur che’n cambio del furto abbiam poi quelle
dele stelle e del sol più chiare stelle".<br />
dele stelle e del sol più chiare stelle".
Orbe del lume e dela scorta prive {{R|93ª ottava}}<br />
Orbe del lume e dela scorta prive {{R|93ª ottava}}
fuggian le stelle in varie schiere accolte,<br />
fuggian le stelle in varie schiere accolte,
e sicome talor per l’ombre estive<br />
e sicome talor per l’ombre estive
quando l’aria è serena avien più volte,<br />
quando l’aria è serena avien più volte,
sbigottite, tremanti e fuggitive<br />
sbigottite, tremanti e fuggitive
per fretta nel fuggir ne cadean molte.<br />
per fretta nel fuggir ne cadean molte.
Pavone allora il suo mantel distese<br />
Pavone allora il suo mantel distese
ed un groppo nel lembo alfin ne prese.<br />
ed un groppo nel lembo alfin ne prese.
Giove, che vide il forsennato e sciocco {{R|94ª ottava}}<br />
Giove, che vide il forsennato e sciocco {{R|94ª ottava}}
giovane depredar l’auree fiammelle,<br />
giovane depredar l’auree fiammelle,
sdegnossi forte e da grand’ira tocco<br />
sdegnossi forte e da grand’ira tocco
gli trasformò repente abito e pelle;<br />
gli trasformò repente abito e pelle;
l’orgoglioso cimier divenne un fiocco<br />
l’orgoglioso cimier divenne un fiocco
e nela falda gli restar le stelle;<br />
e nela falda gli restar le stelle;
Febo, che pietà n’ebbe e l’amò tanto,<br />
Febo, che pietà n’ebbe e l’amò tanto,
per sempre poi gliele stampò nel manto.<br />
per sempre poi gliele stampò nel manto.
Del ciel l’ambiziosa imperadrice {{R|95ª ottava}}<br />
Del ciel l’ambiziosa imperadrice {{R|95ª ottava}}
tosto che vide il non più visto augello<br />
tosto che vide il non più visto augello
che’l pregio quasi toglie ala fenice,<br />
che’l pregio quasi toglie ala fenice,
il volubil suo carro ornò di quello;<br />
il volubil suo carro ornò di quello;
poi le penne gli svelse e fu inventrice<br />
poi le penne gli svelse e fu inventrice
d’un istromento insieme utile e bello<br />
d’un istromento insieme utile e bello
ond’ale mense estive han le sue serve<br />
ond’ale mense estive han le sue serve
cura d’intepidir l’aura che ferve.<br />
cura d’intepidir l’aura che ferve.
Ed io, che soglio ognor qualunque imago {{R|96ª ottava}}<br />
Ed io, che soglio ognor qualunque imago {{R|96ª ottava}}
scacciar dagli orti miei difforme e trista,<br />
scacciar dagli orti miei difforme e trista,
d’averlo ammesso qui godo e m’appago,<br />
d’averlo ammesso qui godo e m’appago,
ché grazia il loco e nobiltà n’acquista,<br />
ché grazia il loco e nobiltà n’acquista,
perché natura in terra augel più vago<br />
perché natura in terra augel più vago
non credo ch’offerir possa ala vista,<br />
non credo ch’offerir possa ala vista,
né so cosa trovar fra quanti oggetti<br />
né so cosa trovar fra quanti oggetti
invaghiscano altrui, che più diletti.<br />
invaghiscano altrui, che più diletti.
Vedilo là, ch’a’ più bei fior fa scorno {{R|97ª ottava}}<br />
Vedilo là, ch’a’ più bei fior fa scorno {{R|97ª ottava}}
e ben d’altra pittura i chiostri onora,<br />
e ben d’altra pittura i chiostri onora,
con quanta maestà rotando intorno<br />
con quanta maestà rotando intorno
di mirabil ghirlanda il palco infiora.<br />
di mirabil ghirlanda il palco infiora.
Perché crediam che sì si mostri adorno,<br />
Perché crediam che sì si mostri adorno,
senon per allettar chi l’innamora<br />
senon per allettar chi l’innamora
e per aprire ala beltà, che mille<br />
e per aprire ala beltà, che mille
fiamme gli aventa al cor, cento pupille?<br />
fiamme gli aventa al cor, cento pupille?
Or che far dee, dolcissimo ben mio, {{R|98ª ottava}}<br />
Or che far dee, dolcissimo ben mio, {{R|98ª ottava}}
gentil petto, alto core e nobil voglia?<br />
gentil petto, alto core e nobil voglia?
Qual da sì dolce universal desio<br />
Qual da sì dolce universal desio
anima fia, che si ritragga o scioglia?<br />
anima fia, che si ritragga o scioglia?
Ma che mirar, ma che curar degg’io<br />
Ma che mirar, ma che curar degg’io
del bel pavon la ben dipinta spoglia,<br />
del bel pavon la ben dipinta spoglia,
s’aprono agli occhi miei le tue bellezze<br />
s’aprono agli occhi miei le tue bellezze
altri fregi, altre pompe, altre ricchezze? -<br />
altri fregi, altre pompe, altre ricchezze? -
Così ragiona e seco il trae pian piano {{R|99ª ottava}}<br />
Così ragiona e seco il trae pian piano {{R|99ª ottava}}
dove al’altr’uscio il guardian l’aspetta,<br />
dove al’altr’uscio il guardian l’aspetta,
che con bei fasci di fioretti in mano<br />
che con bei fasci di fioretti in mano
e varie ampolle di profumi alletta.<br />
e varie ampolle di profumi alletta.
Garzon verde vestito e non lontano,<br />
Garzon verde vestito e non lontano,
esplorator dela fiorita erbetta,<br />
esplorator dela fiorita erbetta,
scaltro seguso e d’odorato acuto<br />
scaltro seguso e d’odorato acuto
tutto, dovunque va, cerca col fiuto.<br />
tutto, dovunque va, cerca col fiuto.
Inestinguibilmente a piè gli bolle {{R|100ª ottava}}<br />
Inestinguibilmente a piè gli bolle {{R|100ª ottava}}
infuso un misto d’odorate cose.<br />
infuso un misto d’odorate cose.
Con sangue di colombe e con midolle<br />
Con sangue di colombe e con midolle
di passere stemprò liquide rose<br />
di passere stemprò liquide rose
e col puro storace e l’ambra molle<br />
e col puro storace e l’ambra molle
il muschio dentro e l’aloè vi pose.<br />
il muschio dentro e l’aloè vi pose.
V’ha di Cirene il belgioin natio,<br />
V’ha di Cirene il belgioin natio,
il cifo egizzio e’l mastice di Chio.<br />
il cifo egizzio e’l mastice di Chio.
Vista costui da lunge avea la bella {{R|101ª ottava}}<br />
Vista costui da lunge avea la bella {{R|101ª ottava}}
coppia, ch’agli orti suoi l’orme volgea,<br />
coppia, ch’agli orti suoi l’orme volgea,
onde subito a sé Zefiro appella<br />
onde subito a sé Zefiro appella
che’n curva valle e florida sedea:<br />
che’n curva valle e florida sedea:
- O genitor dela stagion novella<br />
- O genitor dela stagion novella
(dice) vago forier di Citerea,<br />
(dice) vago forier di Citerea,
che con volo lascivo e lieve fiato<br />
che con volo lascivo e lieve fiato
passeggiando il mio cielo, infiori il prato,<br />
passeggiando il mio cielo, infiori il prato,
non vedi tu la graziosa prole {{R|102ª ottava}}<br />
non vedi tu la graziosa prole {{R|102ª ottava}}
del gran motor che su le stelle regna,<br />
del gran motor che su le stelle regna,
come col vivo suo terreno sole<br />
come col vivo suo terreno sole
le nostre case d’onorar si degna?<br />
le nostre case d’onorar si degna?
Su su, studio a raccorla usar si vole,<br />
Su su, studio a raccorla usar si vole,
tu tanta dea d’accarezzar t’ingegna.<br />
tu tanta dea d’accarezzar t’ingegna.
Con la virtù che da’ tuoi semi avranno,<br />
Con la virtù che da’ tuoi semi avranno,
figli la terra e pargoleggi l’anno.<br />
figli la terra e pargoleggi l’anno.
Quanto essalan di grato Ibla e Pancaia, {{R|103ª ottava}}<br />
Quanto essalan di grato Ibla e Pancaia, {{R|103ª ottava}}
quanto l’Idaspe di lontan ne spira,<br />
quanto n’accogliel’Idaspe giuntodi alalontan vecchiaia<brne />spira,
quanto n’accoglie giunto ala vecchiaia
l’arabo augel nel’odorata pira,<br />
l’arabo augel nel’odorata pira,
tutto qui spargi, accioché degno appaia<br />
tutto qui spargi, accioché degno appaia
di lei ciò ch’ella sente e ciò che mira,<br />
di lei ciò ch’ella sente e ciò che mira,
fa ch’animate di fiorita messe<br />
fa ch’animate di fiorita messe
godan del tuo favor le selci istesse.<br />
godan del tuo favor le selci istesse.
Tutto per questi piani e questi poggi {{R|104ª ottava}}<br />
Tutto per questi piani e questi poggi {{R|104ª ottava}}
prodigo il tuo tesor diffondi e sciogli,<br />
prodigo il tuo tesor diffondi e sciogli,
e qual rupe più sterile fa ch’oggi<br />
e qual rupe più sterile fa ch’oggi
a’ tuoi fecondi spiriti germogli;<br />
a’ tuoi fecondi spiriti germogli;
onde, nonch’ella volentier v’alloggi,<br />
onde, nonch’ella volentier v’alloggi,
ma d’ordirvi ghirlande anco s’invogli<br />
ma d’ordirvi ghirlande anco s’invogli
e i nostri fior da que’ celesti diti<br />
e i nostri fior da que’ celesti diti
possano meritar d’esser carpiti. -<br />
possano meritar d’esser carpiti. -
Scote a quel dir le piume a più colori {{R|105ª ottava}}<br />
Scote a quel dir le piume a più colori {{R|105ª ottava}}
tutto di fresco nettare stillante<br />
tutto di fresco nettare stillante
dela vezzosa e leggiadretta Clori,<br />
dela vezzosa e leggiadretta Clori,
sorto dal seggio suo, l’alato amante:<br />
sorto dal seggio suo, l’alato amante:
Clori ninfa de’ prati e dea de’ fiori,<br />
Clori ninfa de’ prati e dea de’ fiori,
de’ lidi canopei grata abitante,<br />
de’ lidi canopei grata abitante,
spargendo fior dala purpurea stola<br />
spargendo fior dala purpurea stola
sempre il segue costei dovunque ei vola.<br />
sempre il segue costei dovunque ei vola.
La gonna che la copre è tutta ordita {{R|106ª ottava}}<br />
La gonna che la copre è tutta ordita {{R|106ª ottava}}
d’un drappo che si cangia ad ora ad ora;<br />
d’un drappo che si cangia ad ora ad ora;
del’augel di Ciprigna il collo imita<br />
del’augel di Ciprigna il collo imita
quando ai raggi del sol si trascolora;<br />
quando ai raggi del sol si trascolora;
di simil manto comparir vestita<br />
di simil manto comparir vestita
suole agli occhi d’april la bella Flora;<br />
suole agli occhi d’april la bella Flora;
tal fra l’umide nubi il curvo velo<br />
tal fra l’umide nubi il curvo velo
spande ale prime piogge Iride in cielo.<br />
spande ale prime piogge Iride in cielo.
Volano a prova e con disciolti lembi {{R|107ª ottava}}<br />
Volano a prova e con disciolti lembi {{R|107ª ottava}}
scorron del ciel le spaziose strade;<br />
scorron del ciel le spaziose strade;
nubi accoglie quel ciel, gravide i grembi<br />
nubi accoglie quel ciel, gravide i grembi
di fini unguenti e d’ottime rugiade,<br />
di fini unguenti e d’ottime rugiade,
onde l’umor soave in puri nembi<br />
onde l’umor soave in puri nembi
da que’ placidi soffi espresso cade;<br />
da que’ placidi soffi espresso cade;
cade su l’erba e fiocca in larga vena<br />
cade su l’erba e fiocca in larga vena
d’aromatici odor pioggia serena.<br />
d’aromatici odor pioggia serena.
Ciò fatto, ei precursore, ella seguace, {{R|108ª ottava}}<br />
Ciò fatto, ei precursore, ella seguace, {{R|108ª ottava}}
l’ali battendo rugiadose e molli,<br />
l’ali battendo rugiadose e molli,
fan maritate con l’umor ferace,<br />
fan maritate con l’umor ferace,
le glebe partorir novi rampolli.<br />
le glebe partorir novi rampolli.
S’allarga l’aria in un seren vivace<br />
S’allarga l’aria in un seren vivace
e fioreggiano intorno i campi e i colli.<br />
e fioreggiano intorno i campi e i colli.
Vedresti, ovunque vanno, in mille guise<br />
Vedresti, ovunque vanno, in mille guise
Primavera spiegar le sue divise.<br />
Primavera spiegar le sue divise.
Tornano al copular di due stagioni {{R|109ª ottava}}<br />
Tornano al copular di due stagioni {{R|109ª ottava}}
i secchi dumi con stupor vermigli;<br />
i secchi dumi con stupor vermigli;
sbucciano fuor de’ gravidi bottoni<br />
sbucciano fuor de’ gravidi bottoni
dele madri spinose i lieti figli.<br />
dele madri spinose i lieti figli.
Ricca la terra di celesti doni<br />
Ricca la terra di celesti doni
par ch’al’ottavo ciel si rassomigli;<br />
par ch’al’ottavo ciel si rassomigli;
par che per vincer l’Arte abbia Natura<br />
par che per vincer l’Arte abbia Natura
applicato ogni studio ala pittura.<br />
applicato ogni studio ala pittura.
Qual di splendor sanguigno e qual d’oscuro {{R|110ª ottava}}<br />
Qual di splendor sanguigno e qual d’oscuro {{R|110ª ottava}}
tingonsi i fiori in quelle piagge e’n queste,<br />
tingonsi i fiori in quelle piagge e’n queste,
qual di fin oro e qual di latte puro,<br />
qual di dolcefin ferrugineoro sie veste.<brqual />di latte puro,
qual di dolce ferrugine si veste.
Adone intanto nel secondo muro<br />
Adone intanto nel secondo muro
con l’altro di beltà mostro celeste<br />
con l’altro di beltà mostro celeste
per angusto sportel passa introdotto<br />
per angusto sportel passa introdotto
ch’è di cedro odorato ed incorrotto.<br />
ch’è di cedro odorato ed incorrotto.
Mercurio incominciò: - Tra quante abbraccia {{R|111ª ottava}}<br />
Mercurio incominciò: - Tra quante abbraccia {{R|111ª ottava}}
maggior delizie il cerchio dela luna,<br />
maggior delizie il cerchio dela luna,
cosa non ha di cui più si compiaccia<br />
cosa non ha di cui più si compiaccia
Venere o’l figlio suo, che di quest’una,<br />
Venere o’l figlio suo, che di quest’una,
né trov’io che più vaglia o che più faccia<br />
né trov’io che più vaglia o che più faccia
lusingamento o tenerezza alcuna,<br />
lusingamento o tenerezza alcuna,
che la soavità de’ molli odori,<br />
che la soavità de’ molli odori,
molto possenti ad allettar gli amori.<br />
molto possenti ad allettar gli amori.
Ostie crudeli e sacrifici infausti, {{R|112ª ottava}}<br />
Ostie crudeli e sacrifici infausti, {{R|112ª ottava}}
miseri tori ed innocenti agnelle<br />
miseri tori ed innocenti agnelle
offre la gente al ciel, tanto ch’essausti<br />
offre la gente al ciel, tanto ch’essausti
restan gli armenti ognor di questi e quelle<br />
restan gli armenti ognor di questi e quelle
e, sol per far salir d’empi olocausti<br />
e, sol per far salir d’empi olocausti
un fumo abominevole ale stelle,<br />
un fumo abominevole ale stelle,
aggiunto il foco ale svenate strozze,<br />
aggiunto il foco ale svenate strozze,
arde agli eterni dei vittime sozze<br />
arde agli eterni dei vittime sozze
e crede stolta ancor, che questi suoi {{R|113ª ottava}}<br />
e crede stolta ancor, che questi suoi {{R|113ª ottava}}
di sangue vil contaminati altari<br />
di sangue vil contaminati altari
aborriti lassù non sien da noi,<br />
aborriti lassù non sien da noi,
che siam pur sì pietosi, anzi sien cari;<br />
che siam pur sì pietosi, anzi sien cari;
com’uopo abbian di pecore e di buoi<br />
com’uopo abbian di pecore e di buoi
cittadini del ciel beati e chiari<br />
cittadini del ciel beati e chiari
o le dolcezze lor sempre immortali<br />
o le dolcezze lor sempre immortali
deggian cangiar con immondizie tali.<br />
deggian cangiar con immondizie tali.
Doni i più preziosi, i più graditi {{R|114ª ottava}}<br />
Doni i più preziosi, i più graditi {{R|114ª ottava}}
che possan farsi a quegli eccelsi numi,<br />
che possan farsi a quegli eccelsi numi,
di natural simplicità conditi<br />
di natural simplicità conditi
son frutti e fiori, aromati e profumi.<br />
son frutti e fiori, aromati e profumi.
Ma sovra quanti mai più reveriti<br />
Ma sovra quanti mai più reveriti
rotano i raggi in ciel celesti lumi,<br />
rotano i raggi in ciel celesti lumi,
Adon, la bella dea, con cui tu vai,<br />
Adon, la bella dea, con cui tu vai,
di queste offerte si diletta assai,<br />
di queste offerte si diletta assai,
e per questa cagion qui, dove torna {{R|115ª ottava}}<br />
e per questa cagion qui, dove torna {{R|115ª ottava}}
ella per uso ad albergar talora,<br />
ella per uso ad albergar talora,
di tutto il bel che l’universo adorna,<br />
di tutto il bel che l’universo adorna,
scelse quanto diletta e quanto odora.<br />
scelse quanto diletta e quanto odora.
Or s’è ver, ch’a colei che qui soggiorna<br />
Or s’è ver, ch’a colei che qui soggiorna
ed a tutti gli dei che’l mondo adora,<br />
ed a tutti gli dei che’l mondo adora,
soglion tanto piacer gli odori sparsi,<br />
soglion tanto piacer gli odori sparsi,
quanto denno dagli uomini pregiarsi?<br />
quanto denno dagli uomini pregiarsi?
Ben tirato un profil nel mezzo apunto {{R|116ª ottava}}<br />
Ben tirato un profil nel mezzo apunto {{R|116ª ottava}}
scolpì del volto uman la man divina,<br />
scolpì del volto uman la man divina,
che quindi con le ciglia ambe è congiunto<br />
che quindi con le ciglia ambe è congiunto
e col labro sovran quinci confina.<br />
e col labro sovran quinci confina.
E perché di guardarlo abbia l’assunto,<br />
E perché di guardarlo abbia l’assunto,
d’osso concavo e curvo armò la spina,<br />
d’osso concavo e curvo armò la spina,
che qual base il sostenta; e tutto il resto<br />
che qual base il sostenta; e tutto il resto
di molli cartilagini è contesto.<br />
di molli cartilagini è contesto.
E perché, se vien pur sinistro caso {{R|117ª ottava}}<br />
E perché, se vien pur sinistro caso {{R|117ª ottava}}
una a turar dele finestre sue,<br />
una a turar dele finestre sue,
l’altra aperta rimanga ed abbia il naso<br />
l’altra aperta rimanga ed abbia il naso
onde i fiati essalar, ne formò due;<br />
onde i fiati essalar, ne formò due;
e posta in mezzo al’un e l’altro vaso<br />
e posta in mezzo al’un e l’altro vaso
terminatrice una colonna fue<br />
terminatrice una colonna fue
tenera ma non fral, siché per questa<br />
tenera ma non fral, siché per questa
le sue piogge stillar possa la testa.<br />
le sue piogge stillar possa la testa.
Ma benché oltre il decoro e l’ornamento {{R|118ª ottava}}<br />
Ma benché oltre il decoro e l’ornamento {{R|118ª ottava}}
ed oltre ancor ch’al respirare è buono,<br />
ed oltre ancor ch’al respirare è buono,
vaglia a purgar del capo ogni escremento,<br />
vaglia a purgar del capo ogni escremento,
pur l’odorato è principal suo dono.<br />
pur l’odorato è principal suo dono.
E consiste nel moto il sentimento<br />
E consiste nel moto il sentimento
di due mammelle che da’ lati sono,<br />
di due mammelle che da’ lati sono,
e movon certi muscoli al’entrata,<br />
e movon certi muscoli al’entrata,
de’ quali un si ristringe, un si dilata.<br />
de’ quali un si ristringe, un si dilata.
Quindi s’apre la porta e lo spiraglio {{R|119ª ottava}}<br />
Quindi s’apre la porta e lo spiraglio {{R|119ª ottava}}
del senso interno al’ultime radici,<br />
del senso interno al’ultime radici,
là dove a guisa di forato vaglio<br />
là dove a guisa di forato vaglio
una parte sovrasta ale narici.<br />
una parte sovrasta ale narici.
L’altra è spugnosa e con sottile intaglio<br />
L’altra è spugnosa e con sottile intaglio
è destinata a’ necessari uffici,<br />
è destinata a’ necessari uffici,
che qual pomice o fongo avendo i fori,<br />
che qual pomice o fongo avendo i fori,
rompe l’aere alterato entro i suoi pori.<br />
rompe l’aere alterato entro i suoi pori.
È la spugna del cranio umida e tale {{R|120ª ottava}}<br />
È la spugna del cranio umida e tale {{R|120ª ottava}}
che d’ogni arida cosa assorbe i fiati,<br />
che d’ogni arida cosa assorbe i fiati,
traendo a sé la qualità reale<br />
traendo a sé la qualità reale
degli oggetti soavi ed odorati.<br />
degli oggetti soavi ed odorati.
Passa il caldo vapore e in alto sale<br />
Passa il caldo vapore e in alto sale
ai ventricoli suoi per duo meati,<br />
ai ventricoli suoi per duo meati,
che non si serran mai, talché con esso<br />
che non si serran mai, talché con esso
l’aere insieme e lo spirto han sempre ingresso.<br />
l’aere insieme e lo spirto han sempre ingresso.
Ma tra risi e piacer frapor non deggio {{R|121ª ottava}}<br />
Ma tra risi e piacer frapor non deggio {{R|121ª ottava}}
di severa dottrina alti sermoni,<br />
di severa dottrina alti sermoni,
però ch’ala tua dea su i fianchi io veggio<br />
però ch’ala tua dea su i fianchi io veggio
di pungente desio fervidi sproni<br />
di pungente desio fervidi sproni
e del mio dir questo fiorito seggio<br />
e del mio dir questo fiorito seggio
soggiungerà la prova ale ragioni.<br />
soggiungerà la prova ale ragioni.
Senti auretta che spira. - In cotal guisa<br />
Senti auretta che spira. - In cotal guisa
l’arguto dio col bell’Adon divisa.<br />
l’arguto dio col bell’Adon divisa.
De’ fioriti viali in lunghi tratti {{R|122ª ottava}}<br />
De’ fioriti viali in lunghi tratti {{R|122ª ottava}}
mirando van le prospettive ombrose,<br />
mirando van le prospettive ombrose,
ne’ cui margini a fil tirati e fatti<br />
ne’ cui margini a fil tirati e fatti
miniere di rubini apron le rose.<br />
miniere di rubini apron le rose.
Stan disposti ne’ quadri i fiori intatti<br />
Stan disposti ne’ quadri i fiori intatti
con leggiadre pitture ed ingegnose,<br />
con leggiadre pitture ed ingegnose,
e di forme diverse e color vari<br />
e di forme diverse e color vari
con mille odori abbagliano le nari.<br />
con mille odori abbagliano le nari.
Trecce di canne e reti e gelosie {{R|123ª ottava}}<br />
Trecce di canne e reti e gelosie {{R|123ª ottava}}
ale ben larghe alee tesson le coste<br />
ale ben larghe alee tesson le coste
e dagli erbai dividono le vie<br />
e dagli erbai dividono le vie
compassate a misura e ben composte,<br />
compassate a misura e ben composte,
le cui fabriche egregie e maestrie<br />
le cui fabriche egregie e maestrie
la dea del loco addita al suo bell’oste,<br />
la dea del loco addita al suo bell’oste,
movendo seco per quel suolo i passi,<br />
movendo seco per quel suolo i passi,
fatto a musaico di lucenti sassi.<br />
fatto a musaico di lucenti sassi.
Amor con meraviglie inusitate {{R|124ª ottava}}<br />
Amor con meraviglie inusitate {{R|124ª ottava}}
semplice qui conserva il suo diletto,<br />
semplice qui conserva il suo diletto,
perché pon nele piante innamorate<br />
perché pon nele piante innamorate
ogni perfezzion senza difetto<br />
ogni perfezzion senza difetto
e con foglie più spesse e più odorate,<br />
e con foglie più spesse e più odorate,
quando la rosa espone il bel concetto,<br />
quando la rosa espone il bel concetto,
o candida o purpurea o damaschina,<br />
o candida o purpurea o damaschina,
nascer fa solo il fior senza la spina.<br />
nascer fa solo il fior senza la spina.
Ciò ch’han di molle i morbidi Sabei, {{R|125ª ottava}}<br />
Ciò ch’han di molle i morbidi Sabei, {{R|125ª ottava}}
gl’Indi fecondi o gli Arabi felici,<br />
gl’Indi fecondi o gli Arabi felici,
ciò che produr ne sanno i colli iblei,<br />
ciò che produr ne sanno i colli iblei,
le piagge ebalie o l’attiche pendici,<br />
le piagge ebalie o l’attiche pendici,
quanto mai ne nutriste orti panchei,<br />
quanto mai ne nutriste orti panchei,
prati d’Imetto e voi campi corici,<br />
prati d’Imetto e voi campi corici,
con stella favorevole e benigna<br />
con stella favorevole e benigna
tutto in quegli orti accumulò Ciprigna.<br />
tutto in quegli orti accumulò Ciprigna.
Vi suda il gatto etiope e ben discosto {{R|126ª ottava}}<br />
Vi suda il gatto etiope e ben discosto {{R|126ª ottava}}
lascia di sua virtù traccia per l’aura,<br />
lascia di sua virtù traccia per l’aura,
né vi manca per tutto odor composto<br />
né vi manca per tutto odor composto
di pasta ispana o di mistura maura.<br />
di pasta ispana o di mistura maura.
Casia, amaraco, amomo, aneto e costo<br />
Casia, amaraco, amomo, aneto e costo
e nardo e timo ogni egro cor restaura,<br />
e nardo e timo ogni egro cor restaura,
abrotano, serpillo ed elicriso<br />
abrotano, serpillo ed elicriso
e citiso e sisimbro e fiordaliso.<br />
e citiso e sisimbro e fiordaliso.
Havvi il baccare rosso, in piaggia aprica {{R|127ª ottava}}<br />
Havvi il baccare rosso, in piaggia aprica {{R|127ª ottava}}
nato a spedir le membra in lieve assalto;<br />
nato a spedir le membra in lieve assalto;
havvi la spina arabica e la spica,<br />
havvi la spina arabica e la spica,
che più groppi di verghe estolle in alto;<br />
che più groppi di verghe estolle in alto;
d’Etiopia il balan qui si nutrica,<br />
d’Etiopia il balan qui si nutrica,
colà di Siria il virtuoso asfalto;<br />
colà di Siria il virtuoso asfalto;
spunta mordace il cinnamomo altrove<br />
spunta mordace il cinnamomo altrove
e la pontica noce a piè gli piove.<br />
e la pontica noce a piè gli piove.
Tra i più degni germogli il panaceo {{R|128ª ottava}}<br />
Tra i più degni germogli il panaceo {{R|128ª ottava}}
le sue foglie salubri implica e mesce<br />
le sue foglie salubri implica e mesce
e’l terebinto col dittamo ideo,<br />
e’l terebinto col dittamo ideo,
da cui medico umor distilla ed esce;<br />
da cui medico umor distilla ed esce;
e col libico giunco il nabateo<br />
e col libico giunco il nabateo
e d’India il biondo calamo vi cresce.<br />
e d’India il biondo calamo vi cresce.
Chi può la serie annoverar di tante,<br />
Chi può la serie annoverar di tante,
ignote al nostro ciel, barbare piante?<br />
ignote al nostro ciel, barbare piante?
Fumante il sacro incenso erutta quivi {{R|129ª ottava}}<br />
Fumante il sacro incenso erutta quivi {{R|129ª ottava}}
d’alito peregrin grati vapori;<br />
d’alito peregrin grati vapori;
scioglie il balsamo pigro in dolci rivi<br />
scioglie il balsamo pigro in dolci rivi
i preziosi e nobili sudori;<br />
i preziosi e nobili sudori;
stilla in tenere gomme e’n pianti vivi<br />
stilla in tenere gomme e’n pianti vivi
i suoi viscosi e non caduchi umori<br />
i suoi viscosi e non caduchi umori
Mirra, del bell’Adon la madre istessa,<br />
Mirra, del bell’Adon la madre istessa,
e’l bel pianto raddoppia, orch’ei s’appressa.<br />
e’l bel pianto raddoppia, orch’ei s’appressa.
Non potè far, che del materno stelo {{R|130ª ottava}}<br />
Non potè far, che del materno stelo {{R|130ª ottava}}
non compiangesse il figlio il caso acerbo.<br />
non compiangesse il figlio il caso acerbo.
- Siati sempre (gli disse) amico il cielo,<br />
- Siati sempre (gli disse) amico il cielo,
tronco, che’n mezzo al cor piantato io serbo.<br />
tronco, che’n mezzo al cor piantato io serbo.
Le tue chiome non sfrondi orrido gelo,<br />
Le tue chiome non sfrondi orrido gelo,
le tua braccia non spezzi austro superbo<br />
le tua braccia non spezzi austro superbo
e quando ogni altra pianta i fregi perde,<br />
e quando ogni altra pianta i fregi perde,
in te verdeggi il fior, fiorisca il verde. -<br />
in te verdeggi il fior, fiorisca il verde. -
Sì parla, ed ella la cangiata spoglia {{R|131ª ottava}}<br />
Sì parla, ed ella la cangiata spoglia {{R|131ª ottava}}
dal sommo crine ala radice estrema<br />
dal sommo crine ala radice estrema
per la memoria del’antica doglia<br />
per la memoria del’antica doglia
tutta crollando allor, palpita e trema.<br />
tutta crollando allor, palpita e trema.
Com’abbracciar co’ verdi rami il voglia,<br />
Com’abbracciar co’ verdi rami il voglia,
sestessa inchina e par languisca e gema<br />
sestessa inchina e par languisca e gema
e, sparsi de’ suoi flebili licori,<br />
e, sparsi de’ suoi flebili licori,
fa lagrimar gl’innamorati fiori.<br />
fa lagrimar gl’innamorati fiori.
Ne’ fior ne’ fiori istessi amor ha loco, {{R|132ª ottava}}<br />
Ne’ fior ne’ fiori istessi amor ha loco, {{R|132ª ottava}}
amano il bel ligustro e l’amaranto<br />
amano il bel ligustro e l’amaranto
e narciso e giacinto, aiace e croco<br />
e narciso e giacinto, aiace e croco
e con la bella clizia il vago acanto.<br />
e con la bella clizia il vago acanto.
Arde la rosa di vermiglio foco,<br />
Arde la rosa di vermiglio foco,
l’odor sospiro e la rugiada è pianto.<br />
l’odor sospiro e la rugiada è pianto.
Ride la calta e pallida ed essangue<br />
Ride la calta e pallida ed essangue
tinta d’amor la violetta langue.<br />
tinta d’amor la violetta langue.
Ancor non eri, o bell’Adone, estinto, {{R|133ª ottava}}<br />
Ancor non eri, o bell’Adone, estinto, {{R|133ª ottava}}
ancor non eri in novo fior cangiato.<br />
ancor non eri in novo fior cangiato.
Chi diria che di sangue, oimé! dipinto<br />
Chi diria che di sangue, oimé! dipinto
dei di testesso in breve ornare il prato?<br />
dei di testesso in breve ornare il prato?
Presago già, benché confuso e vinto,<br />
Presago già, benché confuso e vinto,
d’un tanto onor che gli destina il fato,<br />
d’un tanto onor che gli destina il fato,
ciascun compagno tuo t’onora e cede,<br />
ciascun compagno tuo t’onora e cede,
t’ingemman tutti il pavimento al piede.<br />
t’ingemman tutti il pavimento al piede.
Havvi il vago tulippo, in cui par voglia {{R|134ª ottava}}<br />
Havvi il vago tulippo, in cui par voglia {{R|134ª ottava}}
quasi in gara con l’Arte entrar Natura;<br />
quasi in gara con l’Arte entrar Natura;
qual d’un bel riccio d’or tesse la foglia<br />
qual d’un bel riccio d’or tesse la foglia
ch’ai broccati di Persia il pregio fura;<br />
ch’ai broccati di Persia il pregio fura;
qual tinto d’una porpora germoglia<br />
qual tinto d’una porpora germoglia
che degli ostri d’Arabia il vanto oscura;<br />
che degli ostri d’Arabia il vanto oscura;
trapunto ad ago o pur con spola intesto<br />
trapunto ad ago o pur con spola intesto
drappo non è che si pareggi a questo.<br />
drappo non è che si pareggi a questo.
Ma più d’ogni altro ambizioso il giglio {{R|135ª ottava}}<br />
Ma più d’ogni altro ambizioso il giglio {{R|135ª ottava}}
qual re sublime in maestà sorgea<br />
qual re sublime in maestà sorgea
e, con scorno del bianco e del vermiglio,<br />
e, con scorno del bianco e del vermiglio,
in alto il gambo insuperbito ergea;<br />
in alto il gambo insuperbito ergea;
dolce gli arrise, indi di Mirra al figlio<br />
dolce gli arrise, indi di Mirra al figlio
segnollo a dito e’l salutò la dea:<br />
segnollo a dito e’l salutò la dea:
- Salve (gli disse) o sacra, o regia, o degna<br />
- Salve (gli disse) o sacra, o regia, o degna
del maggior gallo e fortunata insegna.<br />
del maggior gallo e fortunata insegna.
Ti vedrà con stupor l’età novella {{R|136ª ottava}}<br />
Ti vedrà con stupor l’età novella {{R|136ª ottava}}
chiara quanto temuta e gloriosa;<br />
chiara quanto temuta e gloriosa;
ma quante volte di dorata e bella<br />
ma quante volte di dorata e bella
diverrai poi purpurea e sanguinosa?<br />
diverrai poi purpurea e sanguinosa?
Non sol negli orti miei convien ch’anch’ella<br />
Non sol negli orti miei convien ch’anch’ella
ti ceda omai la mia superba rosa,<br />
ti ceda omai la mia superba rosa,
ma, fregiato di stelle, anco il tuo stelo<br />
ma, fregiato di stelle, anco il tuo stelo
merita ben che si traspianti in cielo. -<br />
merita ben che si traspianti in cielo. -
Non so se v’era ancor la granadiglia, {{R|137ª ottava}}<br />
Non so se v’era ancor la granadiglia, {{R|137ª ottava}}
ch’a noi poscia mandò l’indica piaggia,<br />
ch’a noi poscia mandò l’indica piaggia,
di natura portento e meraviglia,<br />
di natura portento e meraviglia,
e ceda ogni altra pur stirpe selvaggia.<br />
e ceda ogni altra pur stirpe selvaggia.
Al no più tosto il mio pensier s’appiglia,<br />
Al no più tosto il mio pensier s’appiglia,
né deve altro stimarne anima saggia,<br />
né deve altro stimarne anima saggia,
ché star non può, né dee puro e sincero<br />
ché star non può, né dee puro e sincero
tra l’ombre il sol, con le menzogne il vero.<br />
tra l’ombre il sol, con le menzogne il vero.
Disse alcun, ch’a narrar le glorie e l’opre {{R|138ª ottava}}<br />
Disse alcun, ch’a narrar le glorie e l’opre {{R|138ª ottava}}
del sempiterno lor sommo fattore<br />
del sempiterno lor sommo fattore
le stelle, onde la flotte il manto copre,<br />
le stelle, onde la flotte il manto copre,
son caratteri d’oro e di splendore.<br />
son caratteri d’oro e di splendore.
Or miracol maggior la terra scopre;<br />
Or miracol maggior la terra scopre;
quasi bei fogli apre le foglie un fiore,<br />
quasi bei fogli apre le foglie un fiore,
fiore, anzi libro, ove Gesù trafitto<br />
fiore, anzi libro, ove Gesù trafitto
con strane note il suo martirio ha scritto.<br />
con strane note il suo martirio ha scritto.
Benedicati il cielo e chi lo scrisse, {{R|139ª ottava}}<br />
Benedicati il cielo e chi lo scrisse, {{R|139ª ottava}}
o sacro fior, che tanta gloria godi,<br />
o sacro fior, che tanta gloria godi,
e i fiori, in cui de’ regi i nomi disse<br />
e i fiori, in cui de’ regi i nomi disse
leggersi antica musa, or più non lodi.<br />
leggersi antica musa, or più non lodi.
Chi vide mai, che’n prato alcun fiorisse<br />
Chi vide mai, che’n prato alcun fiorisse
primavera di spine e lance e chiodi?<br />
primavera di spine e lance e chiodi?
e che tra mostri al Redentor rubelli<br />
e che tra mostri al Redentor rubelli
pullulasser co’ fiori i suoi flagelli?<br />
pullulasser co’ fiori i suoi flagelli?
In India no, ma ne’ giardin celesti {{R|140ª ottava}}<br />
In India no, ma ne’ giardin celesti {{R|140ª ottava}}
portasti i primi semi a’ tuoi natali<br />
portasti i primi semi a’ tuoi natali
tu, che del tuo gran Re tragici e mesti<br />
tu, che del tuo gran Re tragici e mesti
spieghi in picciol teatro i funerali.<br />
spieghi in picciol teatro i funerali.
Nel’orto di Giudea, credo, nascesti<br />
Nel’orto di Giudea, credo, nascesti
da que’ vermigli e tepidi canali<br />
da que’ vermigli e tepidi canali
che gli olivi irrigaro, ov’egli essangue<br />
che gli olivi irrigaro, ov’egli essangue
angosciose sudò stille di sangue.<br />
angosciose sudò stille di sangue.
Ahi! qual pennello in te dolce e pietoso {{R|141ª ottava}}<br />
Ahi! qual pennello in te dolce e pietoso {{R|141ª ottava}}
trattò la man del gran pittore eterno?<br />
trattò la man del gran pittore eterno?
e con qual minio vivo e sanguinoso<br />
e con qual minio vivo e sanguinoso
ogni suo strazio espresse ed ogni scherno?<br />
ogni suo strazio espresse ed ogni scherno?
di quai fregi mirabili pomposo<br />
di quai fregi mirabili pomposo
al sol più caldo, al più gelato verno<br />
al sol più caldo, al più gelato verno
dentro le tue misteriose foglie<br />
dentro le tue misteriose foglie
spieghi l’altrui salute e le sue doglie?<br />
spieghi l’altrui salute e le sue doglie?
Qualor bagnato da’ notturni geli {{R|142ª ottava}}<br />
Qualor bagnato da’ notturni geli {{R|142ª ottava}}
con muta lingua e taciturna voce,<br />
con muta lingua e taciturna voce,
anzi con liete lagrime, riveli<br />
anzi con liete lagrime, riveli
de’ tuoi fieri trofei l’istoria atroce<br />
de’ tuoi fieri trofei l’istoria atroce
e rappresenti ambizioso ai cieli<br />
e rappresenti ambizioso ai cieli
l’aspra memoria del’orribil croce,<br />
l’aspra memoria del’orribil croce,
per gran pietate il tuo funesto riso<br />
per gran pietate il tuo funesto riso
dà materia di pianto al paradiso.<br />
dà materia di pianto al paradiso.
Vivi e cresci felice. Ove tu stai {{R|143ª ottava}}<br />
Vivi e cresci felice. Ove tu stai {{R|143ª ottava}}
Sirio non latri ed aquilon non strida,<br />
Sirio non latri ed aquilon non strida,
né di profano agricoltor giamai<br />
né di profano agricoltor giamai
vil piè ti calchi o falce empia t’incida,<br />
vil piè ti calchi o falce empia t’incida,
ma con chiar’onde e con sereni rai<br />
ma con chiar’onde e con sereni rai
ti nutrisca la terra, il ciel t’arrida,<br />
ti nutrisca la terra, il ciel t’arrida,
Favonio ognor con la compagna Clori<br />
Favonio ognor con la compagna Clori
dela bell’ombra tua gli odori adori.<br />
dela bell’ombra tua gli odori adori.
Te sol l’aurora in oriente ammiri, {{R|144ª ottava}}<br />
Te sol l’aurora in oriente ammiri, {{R|144ª ottava}}
tue pompe invidi e tua beltà vagheggi;<br />
tue pompe invidi e tua beltà vagheggi;
in te si specchi, a te s’inchini e giri<br />
in te si specchi, a te s’inchini e giri
stupido il sol da’ suoi stellanti seggi.<br />
stupido il sol da’ suoi stellanti seggi.
Ma né questi né quella al vanto aspiri<br />
Ma né questi né quella al vanto aspiri
che di luce o color teco gareggi,<br />
che di luce o color teco gareggi,
ché sol la vista tua può donar loro,<br />
ché sol la vista tua può donar loro,
qual non ebber giamai, porpora ed oro.<br />
qual non ebber giamai, porpora ed oro.
Lagrimette e sospir calde e vivaci {{R|145ª ottava}}<br />
Lagrimette e sospir calde e vivaci {{R|145ª ottava}}
d’aure in vece ti sieno e di rugiade;<br />
d’aure in vece ti sieno e di rugiade;
angeli sien del ciel l’api predaci,<br />
angeli sien del ciel l’api predaci,
che rapiscan l’umor che da te cade<br />
che rapiscan l’umor che da te cade
e, mille in te stampando ardenti baci<br />
e, mille in te stampando ardenti baci
di devota dolcezza e di pietade,<br />
di devota dolcezza e di pietade,
dal fiel che ti dipinge amaro e grave,<br />
dal fiel che ti dipinge amaro e grave,
traggano a’ nostri affanni il mel soave.<br />
traggano a’ nostri affanni il mel soave.
Tutto al venir d’Adon par che ridenti {{R|146ª ottava}}<br />
Tutto al venir d’Adon par che ridenti {{R|146ª ottava}}
rivesta il bel giardin novi colori;<br />
rivesta il bel giardin novi colori;
umili in atto intorno e reverenti<br />
umili in atto intorno e reverenti
piegan la cima i rami, ergonla i fiori;<br />
piegan la cima i rami, ergonla i fiori;
vezzose l’aure e lusinghieri i venti<br />
vezzose l’aure e lusinghieri i venti
gli applaudon con sussurri adulatori;<br />
gli applaudon con sussurri adulatori;
tuttutti a salutarlo ivi son pronti<br />
tuttutti a salutarlo ivi son pronti
gli augei cantando e mormorando i fonti.<br />
gli augei cantando e mormorando i fonti.
Con l’interne del cor viscere aperte {{R|147ª ottava}}<br />
Con l’interne del cor viscere aperte {{R|147ª ottava}}
ogni germe villan fatto civile,<br />
ogni germe villan fatto civile,
gli fa devoto affettuose offerte<br />
gli fa devoto affettuose offerte
di quanto ha di pregiato e di gentile;<br />
di quanto ha di pregiato e di gentile;
dovunque il volto gira o il piè converte<br />
dovunque il volto gira o il piè converte
presto si trova a corteggiarlo aprile;<br />
presto si trova a corteggiarlo aprile;
aranci e cedri e mirti e gelsomini<br />
aranci e cedri e mirti e gelsomini
spiran nobili odori e peregrini.<br />
spiran nobili odori e peregrini.
Qui di nobil pavon superba imago {{R|148ª ottava}}<br />
Qui di nobil pavon superba imago {{R|148ª ottava}}
il crespo bosso in ampio testo ordiva,<br />
il crespo bosso in ampio testo ordiva,
che nel giro del lembo altero e vago<br />
che nel giro del lembo altero e vago
ordin di fiori in vece d’occhi apriva.<br />
ordin di fiori in vece d’occhi apriva.
Quivi il lentisco di terribil drago<br />
Quivi il lentisco di terribil drago
l’effigie ritraea verace e viva<br />
l’effigie ritraea verace e viva
e l’aura, sibilando intorno al mirto,<br />
e l’aura, sibilando intorno al mirto,
formava il fischio e gl’infondea lo spirto.<br />
formava il fischio e gl’infondea lo spirto.
Colà l’edra ramosa, intesta ad arte, {{R|149ª ottava}}<br />
Colà l’edra ramosa, intesta ad arte, {{R|149ª ottava}}
capace tazza al natural fingea,<br />
capace tazza al natural fingea,
dove il licor dele rugiade sparte<br />
dove il licor dele rugiade sparte
ufficio ancor di nettare facea;<br />
ufficio ancor di nettare facea;
con verdi vele altrove e verdi sarte<br />
con verdi vele altrove e verdi sarte
fabricava il timon nave o galea,<br />
fabricava il timon nave o galea,
su la cui poppa i vaghi augei cantanti<br />
su la cui poppa i vaghi augei cantanti
l’essercizio adempian de’ naviganti.<br />
l’essercizio adempian de’ naviganti.
La Gioia lieta e la Delizia ricca, {{R|150ª ottava}}<br />
La Gioia lieta e la Delizia ricca, {{R|150ª ottava}}
l’accarezza colei, costei l’accoglie.<br />
l’accarezza colei, costei l’accoglie.
La Diligenza i fior dal prato spicca,<br />
La Diligenza i fior dal prato spicca,
l’Industria i più leggiadri in grembo toglie;<br />
l’Industria i più leggiadri in grembo toglie;
e la Fragranza i semplici lambicca,<br />
e la Fragranza i semplici lambicca,
e la Soavità sparge le foglie;<br />
e la Soavità sparge le foglie;
l’Idolatria tien l’incensiero in mano,<br />
l’Idolatria tien l’incensiero in mano,
la Superbia n’essala un fumo vano.<br />
la Superbia n’essala un fumo vano.
La Morbidezza languida e lasciva, {{R|151ª ottava}}<br />
La Morbidezza languida e lasciva, {{R|151ª ottava}}
la Politezza dilicata e monda,<br />
la Politezza dilicata e monda,
la Nobiltà che d’ogni lezzo è schiva,<br />
la VanitàNobiltà che d’ogni odorelezzo abonda,<brè />schiva,
la Vanità che d’ogni odore abonda,
la Gentilezza affabile e festiva,<br />
la Gentilezza affabile e festiva,
la Venustà piacevole e gioconda<br />
la Venustà piacevole e gioconda
e, con l’Ambizion gonfia di vento,<br />
e, con l’Ambizion gonfia di vento,
il Lusso molle e’l barbaro Ornamento.<br />
il Lusso molle e’l barbaro Ornamento.
Venner questi fantasmi ed, a man piene {{R|152ª ottava}}<br />
Venner questi fantasmi ed, a man piene {{R|152ª ottava}}
su’l bel viso d’Adon spruzzando stille<br />
su’l bel viso d’Adon spruzzando stille
d’odorifere linfe, entro le vene<br />
d’odorifere linfe, entro le vene
gl’infuser sottilissime faville.<br />
gl’infuser sottilissime faville.
Poi con tenaci e tenere catene,<br />
Poi con tenaci e tenere catene,
ch’ordite avean di mille fiori e mille,<br />
ch’ordite avean di mille fiori e mille,
trasser legati il giovane e la diva<br />
trasser legati il giovane e la diva
là dove al’Ozio in grembo Amor dormiva.<br />
là dove al’Ozio in grembo Amor dormiva.
O fusse degli odor l’alta dolcezza, {{R|153ª ottava}}<br />
O fusse degli odor l’alta dolcezza, {{R|153ª ottava}}
laquale il trasse a quel beato loco,<br />
laquale il trasse a quel beato loco,
o pur che vinto alfin dala stanchezza<br />
o pur che vinto alfin dala stanchezza
schermo cercasse dal’estivo foco,<br />
schermo cercasse dal’estivo foco,
quivi colui che l’universo sprezza<br />
quivi colui che l’universo sprezza
e del’altrui languir si prende gioco,<br />
e del’altrui languir si prende gioco,
con un fastel di fior sotto la fronte<br />
con un fastel di fior sotto la fronte
erasi addormentato a piè d’un fonte.<br />
erasi addormentato a piè d’un fonte.
La pesante faretra e l’arco grave {{R|154ª ottava}}<br />
La pesante faretra e l’arco grave {{R|154ª ottava}}
sostiene un mirto e ne fa scherzo al vento;<br />
sostiene un mirto e ne fa scherzo al vento;
l’ali non move già, che ferme l’have<br />
l’ali non move già, che ferme l’have
un sonno dolce, a lusingarlo intento;<br />
ma’lun sonno lievedolce, e’la venticellusingarlo soave<br />intento;
ma’l sonno lieve e’l venticel soave
fan con moto talor lascivo e lento<br />
fan con moto talor lascivo e lento
vaneggiar, tremolar, qual’onda in fiume,<br />
vaneggiar, tremolar, qual’onda in fiume,
le bionde chiome e le purpuree piume.<br />
le bionde chiome e le purpuree piume.
Quando la madre il cattivel ritrova {{R|155ª ottava}}<br />
Quando la madre il cattivel ritrova {{R|155ª ottava}}
ch’al sonno i lumi inchina e i vanni piega,<br />
ch’al sonno i lumi inchina e i vanni piega,
tosto pian pian, pria che si svegli o mova,<br />
tosto pian pian, pria che si svegli o mova,
per l’ali il prende e con la benda il lega.<br />
per l’ali il prende e con la benda il lega.
Amor si desta e di campar fa prova<br />
Amor si desta e di campar fa prova
e si scusa e lusinga e piagne e prega;<br />
e si scusa e lusinga e piagne e prega;
non l’ascolta Ciprigna e, seben scherza,<br />
non l’ascolta Ciprigna e, seben scherza,
simulando rigor, stringe la sferza.<br />
simulando rigor, stringe la sferza.
- Tu piagni (gli dicea) tu crudo e rio, {{R|156ª ottava}}<br />
- Tu piagni (gli dicea) tu crudo e rio, {{R|156ª ottava}}
che di lagrime sol ti pasci e godi?<br />
che di lagrime sol ti pasci e godi?
E pur dianzi dormivi e pur, cred’io,<br />
E pur dianzi dormivi e pur, cred’io,
sognavi ancor dormendo insidie e frodi.<br />
sognavi ancor dormendo insidie e frodi.
Tu che turbi i riposi al dormir mio<br />
Tu che turbi i riposi al dormir mio
e m’inganni e schernisci in tanti modi,<br />
e m’inganni e schernisci in tanti modi,
tu, che’l sonno interrompi ai mesti amanti,<br />
tu, che’l sonno interrompi ai mesti amanti,
dormivi forse al mormorar de’ pianti? -<br />
dormivi forse al mormorar de’ pianti? -
Così dice e’l minaccia e da’ bei rai {{R|157ª ottava}}<br />
Così dice e’l minaccia e da’ bei rai {{R|157ª ottava}}
folgora di dispetto un lampo vivo;<br />
folgora di dispetto un lampo vivo;
ma’l suo vezzoso Adon, che non sa mai<br />
ma’l suo vezzoso Adon, che non sa mai
il bei volto veder senon giolivo,<br />
il bei volto veder senon giolivo,
corre a placarla e - Serenate omai<br />
corre a placarla e - Serenate omai
quel sembiante (le dice) irato e schivo.<br />
quel sembiante (le dice) irato e schivo.
Vorrò veder, s’ad impetrar son buono<br />
Vorrò veder, s’ad impetrar son buono
dal vostro sdegno il suo perdono in dono. -<br />
dal vostro sdegno il suo perdono in dono. -
Come veduto il pasto, in un momento {{R|158ª ottava}}<br />
Come veduto il pasto, in un momento {{R|158ª ottava}}
mordace can la rabbia acquetar suole<br />
mordace can la rabbia acquetar suole
o come innanzi al più sereno vento<br />
o come innanzi al più sereno vento
si dileguan le nubi e riede il sole,<br />
si dileguan le nubi e riede il sole,
così del’ira ogni furore ha spento<br />
così del’ira ogni furore ha spento
Venere ale dolcissime parole.<br />
Venere ale dolcissime parole.
- Piace (risponde) a me, poich’a te piace,<br />
- Piace (risponde) a me, poich’a te piace,
per maggior guerra mia, dargli la pace.<br />
per maggior guerra mia, dargli la pace.
Arbitro è il cenno tuo del mio consiglio, {{R|159ª ottava}}<br />
Arbitro è il cenno tuo del mio consiglio, {{R|159ª ottava}}
quanto puoi nel’amor puoi nelo sdegno.<br />
quanto puoi nel’amor puoi nelo sdegno.
E che curar degg’io di cieco figlio?<br />
E che curar degg’io di cieco figlio?
Tu se’ il mio caro e prezioso pegno.<br />
Tu se’ il mio caro e prezioso pegno.
Porta Amor l’arco in man, tu nel bel ciglio;<br />
tendePorta Amor ill’arco lacciuolin man, tu se’nel ilbel ritegnociglio;<br />
tende Amor ha il foco elacciuol, tu daise’ l’escail ritegno; Amore<br />
Amor ha il foco e tu dai l’esca; Amore
m’uscì del seno e tu mi stai nel core.<br />
m’uscì del seno e tu mi stai nel core.
Ma sappi, anima mia, che quale il vedi, {{R|160ª ottava}}<br />
Ma sappi, anima mia, che quale il vedi, {{R|160ª ottava}}
quel ch’or ti fa pietà, povero infante,<br />
quel ch’or ti fa pietà, povero infante,
volge il mondo sossovra e sotto i piedi<br />
volge il mondo sossovra e sotto i piedi
ha con tutti i celesti il gran tonante.<br />
ha con tutti i celesti il gran tonante.
Ben ten’accorgerai se tu gli credi;<br />
Ben ten’accorgerai se tu gli credi;
ma non gli creda alcun accorto amante.<br />
ma non gli creda alcun accorto amante.
Scelerato, fellon, furia, non dio,<br />
Scelerato, fellon, furia, non dio,
sì partorito mai non l’avess’io.<br />
sì partorito mai non l’avess’io.
È cieco sì, non perché già gli strali {{R|161ª ottava}}<br />
È cieco sì, non perché già gli strali {{R|161ª ottava}}
se ferir vuol, non veggia ove rivolga,<br />
se ferir vuol, non veggia ove rivolga,
ch’ascoso il cor nel petto de’ mortali<br />
ch’ascoso il cor nel petto de’ mortali
trovar ben sa, senza che’l vel si sciolga.<br />
trovar ben sa, senza che’l vel si sciolga.
Cieco ei s’infinge sol negli altrui mali,<br />
Cieco ei s’infinge sol negli altrui mali,
né gli cal, ch’altri pianga o che si dolga;<br />
né gli cal, ch’altri pianga o che si dolga;
e cieco è sol però ch’accieca altrui<br />
e cieco è sol però ch’accieca altrui
per dar la morte a chi si fida in lui.<br />
per dar la morte a chi si fida in lui.
Fiero accidente e rapido volere, {{R|162ª ottava}}<br />
Fiero accidente e rapido volere, {{R|162ª ottava}}
desio che’nchina a partorir nel bello,<br />
desio che’nchina a partorir nel bello,
scende al cor per la vista e vuol godere,<br />
scende al cor per la vista e vuol godere,
cerca il diletto e sol s’acqueta in quello.<br />
cerca il diletto e sol s’acqueta in quello.
Ma poiché lusingato ha col piacere,<br />
Ma poiché lusingato ha col piacere,
ai più fidi e devoti è più rubello.<br />
ai più fidi e devoti è più rubello.
Gli altri affetti del’alma, apena entrato<br />
Gli altri affetti del’alma, apena entrato
scaccia e s’usurpa quel che non gli è dato.<br />
scaccia e s’usurpa quel che non gli è dato.
Sotto la sua vittoriosa insegna {{R|163ª ottava}}<br />
Sotto la sua vittoriosa insegna {{R|163ª ottava}}
piangon mill’alme afflitte i propri torti.<br />
piangon mill’alme afflitte i propri torti.
Mansueto e feroce, ama e disdegna,<br />
Mansueto e feroce, ama e disdegna,
prega e comanda, or pene or dà conforti.<br />
prega e comanda, or pene or dà conforti.
Leggi rompe, armi vince e, mentre regna,<br />
Leggi rompe, armi vince e, mentre regna,
piega i saggi egualmente e sforza i forti.<br />
piega i saggi egualmente e sforza i forti.
Risse e paci compone, ordisce inganni,<br />
Risse e paci compone, ordisce inganni,
sa far lieti i dolori, utili i danni.<br />
sa far lieti i dolori, utili i danni.
Tenero come ortica e come cera {{R|164ª ottava}}<br />
Tenero come ortica e come cera {{R|164ª ottava}}
è duro, umil fanciullo e fier gigante.<br />
è duro, umil fanciullo e fier gigante.
Il disprezzo lo placa, e la preghiera<br />
Il disprezzo lo placa, e la preghiera
più terribile il rende e più arrogante.<br />
più terribile il rende e più arrogante.
Qual Proteo ha qualità varia e leggiera,<br />
Qual Proteo ha qualità varia e leggiera,
in tante forme si trasforma e tante.<br />
in tante forme si trasforma e tante.
Ha l’entrata ne’ cor pronta e spedita,<br />
Ha l’entrata ne’ cor pronta e spedita,
faticosa e difficile l’uscita.<br />
faticosa e difficile l’uscita.
Ha faci e reti e lacci ed arco e dardi, {{R|165ª ottava}}<br />
Ha faci e reti e lacci ed arco e dardi, {{R|165ª ottava}}
quant’ha, tutto è veleno e tutto è foco.<br />
quant’ha, tutto è veleno e tutto è foco.
Mostra viso benigno e dolci sguardi,<br />
Mostra viso benigno e dolci sguardi,
or salta, or vola e non ha stabil loco.<br />
or salta, or vola e non ha stabil loco.
Forma falsi sospir, detti bugiardi,<br />
Forma falsi sospir, detti bugiardi,
spesso s’adira e volge in pianto il gioco.<br />
spesso s’adira e volge in pianto il gioco.
Quelche giova non cura o quelche lice,<br />
Quelche giova non cura o quelche lice,
né teme genitor né genitrice.<br />
né teme genitor né genitrice.
La spada a Marte e la saetta a Giove {{R|166ª ottava}}<br />
La spada a Marte e la saetta a Giove {{R|166ª ottava}}
toglie di mano e sì l’aventa e vibra.<br />
toglie di mano e sì l’aventa e vibra.
Repentino e furtivo assalti move,<br />
Repentino e furtivo assalti move,
né con scarse misure i colpi libra.<br />
né con scarse misure i colpi libra.
Fa piaghe inevitabili e là dove<br />
Fa piaghe inevitabili e là dove
passa, attosca gli spirti in ogni fibra.<br />
passa, attosca gli spirti in ogni fibra.
Va per tutto e per tutto or cala, or poggia,<br />
Va per tutto e per tutto or cala, or poggia,
ma sol ne’ cori e non altrove alloggia.<br />
ma sol ne’ cori e non altrove alloggia.
Ciò che del mentitor l’arte richiede, {{R|167ª ottava}}<br />
Ciò che del mentitor l’arte richiede, {{R|167ª ottava}}
ciò ch’ai furti del’alme oprar bisogna,<br />
ciò ch’ai furti del’alme oprar bisogna,
dalo dio del’astuzie e dele prede<br />
dalo dio del’astuzie e dele prede
nelo studio imparò dela menzogna.<br />
nelo studio imparò dela menzogna.
Non conoscer giustizia e romper fede,<br />
Non conoscer giustizia e romper fede,
schernir pietate e non stimar vergogna,<br />
schernir pietate e non stimar vergogna,
tutto apprese da lui; né scaltro e destro<br />
tutto apprese da lui; né scaltro e destro
il discepol fu poi men del maestro.<br />
il discepol fu poi men del maestro.
Consiglier disleal, guida fallace, {{R|168ª ottava}}<br />
Consiglier disleal, guida fallace, {{R|168ª ottava}}
chiunque il segue di tradir si vanta.<br />
chiunque il segue di tradir si vanta.
Astuto uccellator, mago sagace,<br />
Astuto uccellator, mago sagace,
i sensi alletta e gl’intelletti incanta.<br />
i sensi alletta e gl’intelletti incanta.
Indiscreto furor, tarlo mordace,<br />
Indiscreto furor, tarlo mordace,
rode la mente e la ragion ne schianta.<br />
rode la mente e la ragion ne schianta.
Passion violenta, impeto cieco,<br />
Passion violenta, impeto cieco,
tosto si sazia e’l pentimento ha seco.<br />
tosto si sazia e’l pentimento ha seco.
Ceda del mar Tirren la fera infida {{R|169ª ottava}}<br />
Ceda del mar Tirren la fera infida {{R|169ª ottava}}
e del fiume d’Egitto il perfid’angue,<br />
e del fiume d’Egitto il perfid’angue,
ehe forma a danni altrui canto omicida<br />
ehe forma a danni altrui canto omicida
e piange l’uom, poiché gli ha tratto il sangue;<br />
e piange l’uom, poiché gli ha tratto il sangue;
questi toglie la vita e par che rida,<br />
questi toglie la vita e par che rida,
ferisce a morte e per pietà ne langue;<br />
ferisce a morte e per pietà ne langue;
in gioconda prigion, di vita incerto<br />
in gioconda prigion, di vita incerto
tiene altrui preso e mostra l’uscio aperto.<br />
tiene altrui preso e mostra l’uscio aperto.
Non ebbe il secol mai moderno o prisco {{R|170ª ottava}}<br />
Non ebbe il secol mai moderno o prisco {{R|170ª ottava}}
mostro di lui più sozzo o più difforme,<br />
mostro di lui più sozzo o più difforme,
ma perch’altri non fugga il laccio e’l visco,<br />
ma perch’altri non fugga il laccio e’l visco,
non si mostra giamai nele sue forme;<br />
non si mostra giamai nele sue forme;
Medusa al’occhio, al guardo è basilisco,<br />
Medusa al’occhio, al guardo è basilisco,
nel morso ala tarantola è conforme;<br />
nel morso ala tarantola è conforme;
ha rostro d’avoltoio orrido e schifo,<br />
ha rostro d’avoltoio orrido e schifo,
man di nibbio, unghia d’orso e piè di grifo.<br />
man di nibbio, unghia d’orso e piè di grifo.
Non giova a fargli schermo arte o consiglio, {{R|171ª ottava}}<br />
Non giova a fargli schermo arte o consiglio, {{R|171ª ottava}}
poiché per vie non conosciute offende.<br />
poiché per vie non conosciute offende.
Fere, ma non fa piaga il crudo artiglio,<br />
oFere, sema purnon fa piaga fa,il sanguecrudo non rendeartiglio,<br />
o se rendepur sanguepiaga purfa, sangue non è vermigliorende,<br />
se rende sangue pur, non è vermiglio,
ma stillato per gli occhi in pianto scende.<br />
ma stillato per gli occhi in pianto scende.
E così lascia in disusata guisa<br />
E così lascia in disusata guisa
senza il corpo toccar, l’anima uccisa.<br />
senza il corpo toccar, l’anima uccisa.
Chi non vide giamai serpe tra rose, {{R|172ª ottava}}<br />
Chi non vide giamai serpe tra rose, {{R|172ª ottava}}
mele tra spine o sotto mel veleno;<br />
mele tra spine o sotto mel veleno;
chi vuol veder il ciel, di nebbie ombrose<br />
chi vuol veder il ciel, di nebbie ombrose
cinto quand’è più chiaro e più sereno,<br />
cinto quand’è più chiaro e più sereno,
venga a mirar costui, che tiene ascose<br />
venga a mirar costui, che tiene ascose
le graǺzie in bocca e porta il ferro in seno:<br />
le graǺzie in bocca e porta il ferro in seno:
lupo vorace in abito d’agnello,<br />
lupo vorace in abito d’agnello,
fera volante e corridore augello.<br />
fera volante e corridore augello.
Lince privo di lume, Argo bendato, {{R|173ª ottava}}<br />
Lince privo di lume, Argo bendato, {{R|173ª ottava}}
vecchio lattante e pargoletto antico,<br />
vecchio lattante e pargoletto antico,
ignorante erudito, ignudo armato,<br />
ignorante erudito, ignudo armato,
mutolo parlator, ricco mendico,<br />
mutolo parlator, ricco mendico,
dilettevole error, dolor bramato,<br />
dilettevole error, dolor bramato,
ferita cruda di pietoso amico,<br />
ferita cruda di pietoso amico,
pace guerriera e tempestosa calma,<br />
pace guerriera e tempestosa calma,
la sente il core e non l’intende l’alma.<br />
la sente il core e non l’intende l’alma.
Volontaria follia, piacevol male, {{R|174ª ottava}}<br />
Volontaria follia, piacevol male, {{R|174ª ottava}}
stanco riposo, utilità nocente,<br />
stanco riposo, utilità nocente,
desperato sperar, morir vitale,<br />
desperato sperar, morir vitale,
temerario timor, riso dolente,<br />
temerario timor, riso dolente,
un vetro duro, un adamante frale,<br />
un vetro duro, un adamante frale,
un’arsura gelata, un gelo ardente,<br />
un’arsura gelata, un gelo ardente,
di discordie concordi abisso eterno,<br />
di discordie concordi abisso eterno,
paradiso infernal, celeste inferno.<br />
paradiso infernal, celeste inferno.
Era a gran pena dal mio ventre al sole {{R|175ª ottava}}<br />
Era a gran pena dal mio ventre al sole {{R|175ª ottava}}
questo seme di vizi uscito fora,<br />
questo seme di vizi uscito fora,
né’l fianco a sostener la grave mole<br />
né’l fianco a sostener la grave mole
dela faretra avea ben fermo ancora,<br />
dela faretra avea ben fermo ancora,
quando del fiero ingegno, acerba prole,<br />
quando del fiero ingegno, acerba prole,
maturò le perfidie innanzi l’ora;<br />
maturò le perfidie innanzi l’ora;
e seben l’ali ancor non gli eran nate,<br />
e seben l’ali ancor non gli eran nate,
con la malizia avantaggiò l’etate.<br />
con la malizia avantaggiò l’etate.
Iva ala scola, a quella scola in cui {{R|176ª ottava}}<br />
Iva ala scola, a quella scola in cui {{R|176ª ottava}}
virtù s’impara ed onestà s’insegna<br />
virtù s’impara ed onestà s’insegna
e piangea nel’andar, come colui<br />
e piangea nel’andar, come colui
che sì fatte dottrine aborre e sdegna;<br />
che sì fatte dottrine aborre e sdegna;
e, com’è stil de’ coetanei sui,<br />
e, com’è stil de’ coetanei sui,
perché’l digiuno a ristorar si vegna,<br />
perché’l digiuno a ristorar si vegna,
pien di poma portava un picciol cesto<br />
pien di poma portava un picciol cesto
che di fronde di palma era contesto.<br />
che di fronde di palma era contesto.
Perché non si smarrisse o smarrit’anco {{R|177ª ottava}}<br />
Perché non si smarrisse o smarrit’anco {{R|177ª ottava}}
fusse ai tetti materni almen ridutto,<br />
fusse ai tetti materni almen ridutto,
sospeso gli avev’io su’l tergo manco<br />
sospeso gli avev’io su’l tergo manco
di breve in forma un titolo costrutto;<br />
di breve in forma un titolo costrutto;
eravi affiso un pergameno bianco<br />
eravi affiso un pergameno bianco
di minio e d’or delineato tutto<br />
di minio e d’or delineato tutto
e scritto v’era di mia propria mano:<br />
e scritto v’era di mia propria mano:
"Questi è di Vener figlio e di Vulcano."<br />
"Questi è di Vener figlio e di Vulcano."
Poco tardò, che di trovar gli avenne {{R|178ª ottava}}<br />
Poco tardò, che di trovar gli avenne {{R|178ª ottava}}
la Vigilanza, ch’attendea tra via;<br />
la Vigilanza, ch’attendea tra via;
con l’Importunità l’Audacia venne,<br />
con l’Importunità l’Audacia venne,
poi la Consuetudine seguia.<br />
poi la Consuetudine seguia.
Costoro in guisa tal ch’ebro divenne,<br />
Costoro in guisa tal ch’ebro divenne,
l’abbeverar del vin dela Follia;<br />
l’abbeverar del vin dela Follia;
ebro il tennero a bada, infinché tutti<br />
ebro il tennero a bada, infinché tutti
del suo panier si divoraro i frutti.<br />
del suo panier si divoraro i frutti.
Or, dov’altri donzelli in varie guise {{R|179ª ottava}}<br />
Or, dov’altri donzelli in varie guise {{R|179ª ottava}}
de’ primieri elementi apprendean l’arte,<br />
de’ primieri elementi apprendean l’arte,
il malvagio scolar giunto s’assise<br />
il malvagio scolar giunto s’assise
nela più degna ed onorata parte;<br />
nela più degna ed onorata parte;
quindi poi sorto, a recitar si mise<br />
quindi poi sorto, a recitar si mise
la lezion su le vergate carte<br />
la lezion su le vergate carte
e, quasi pur con indice o puntale,<br />
e, quasi pur con indice o puntale,
la tabella scorrea con l’aureo strale;<br />
la tabella scorrea con l’aureo strale;
ma peroché non ben del suo dettato {{R|180ª ottava}}<br />
ma peroché non ben del suo dettato {{R|180ª ottava}}
seppe le note espor, con scorni ed onte<br />
seppe le note espor, con scorni ed onte
ne fu battuto, ond’ei con l’arco aurato<br />
ne fu battuto, ond’ei con l’arco aurato
al Senno precettor ruppe la fronte.<br />
al Senno precettor ruppe la fronte.
Così fuggissi ed al’albergo usato<br />
Così fuggissi ed al’albergo usato
non osando tornar, calò dal monte<br />
non osando tornar, calò dal monte
e con la turba insana e fanciullesca<br />
e con la turba insana e fanciullesca
venne in desio d’essercitar la pesca,<br />
venne in desio d’essercitar la pesca,
e, mancandogli corda, agli aurei crini {{R|181ª ottava}}<br />
e, mancandogli corda, agli aurei crini {{R|181ª ottava}}
svelle una ciocca e lungo fil ne stende<br />
svelle una ciocca e lungo fil ne stende
e, questo immerso entro i zaffir marini<br />
e, questo immerso entro i zaffir marini
in vece d’asta, ad una freccia appende.<br />
in vece d’asta, ad una freccia appende.
Gittan lo stame ancor gli altri Amorini,<br />
Gittan lo stame ancor gli altri Amorini,
perde il tempo ciascuno e nulla prende;<br />
perde il tempo ciascuno e nulla prende;
solo il mio figlio a strana preda inteso<br />
solo il mio figlio a strana preda inteso
tragge carco il lacciuol di ricco peso.<br />
tragge carco il lacciuol di ricco peso.
Guizzava apunto in quella istessa riva, {{R|182ª ottava}}<br />
Guizzava apunto in quella istessa riva, {{R|182ª ottava}}
dove i dolci de’ cor tiranni e ladri<br />
dove i dolci de’ cor tiranni e ladri
intendeano a pescar, ninfa lasciva,<br />
intendeano a pescar, ninfa lasciva,
cui pari altra non ebbe occhi leggiadri;<br />
cui pari altra non ebbe occhi leggiadri;
mentre perle costei cogliendo giva<br />
mentre perle costei cogliendo giva
dal cavo sen dele cerulee madri,<br />
dal cavo sen dele cerulee madri,
vide folgoreggiar per entro l’onda<br />
vide folgoreggiar per entro l’onda
del pargoletto dio la treccia bionda.<br />
del pargoletto dio la treccia bionda.
Ala luce del’or, ch’alletta e’nganna, {{R|183ª ottava}}<br />
Ala luce del’or, ch’alletta e’nganna, {{R|183ª ottava}}
s’accosta incauta e vi s’involve e gira;<br />
s’accosta incauta e vi s’involve e gira;
tosto che sente Amor tremar la canna,<br />
tosto che sente Amor tremar la canna,
con l’aita degli altri a sé la tira;<br />
con l’aita degli altri a sé la tira;
presa è la ninfa e di dolor s’affanna,<br />
presa è la ninfa e di dolor s’affanna,
giunge al’arena e si dibatte e spira;<br />
giunge al’arena e si dibatte e spira;
apena al’aura è fuor del’acque uscita,<br />
apena al’aura è fuor del’acque uscita,
che’n acquistando il sol, perde la vita.<br />
che’n acquistando il sol, perde la vita.
Tra questi indugi ecco la notte oscura, {{R|184ª ottava}}<br />
Tra questi indugi ecco la notte oscura, {{R|184ª ottava}}
ch’imbruna il cielo e discolora il giorno.<br />
ch’imbruna il cielo e discolora il giorno.
Allor ramingo e pien d’alta paura,<br />
Allor ramingo e pien d’alta paura,
vassi lagnando e non sa far ritorno,<br />
vassi lagnando e non sa far ritorno,
ma pur, riconosciuto ala scrittura,<br />
ma pur, riconosciuto ala scrittura,
è ricondotto al mio divin soggiorno.<br />
è ricondotto al mio divin soggiorno.
Io per punirlo allor la verga prendo,<br />
Io per punirlo allor la verga prendo,
ed ei si scusa e supplica piangendo:<br />
ed ei si scusa e supplica piangendo:
"Pietà (diceami) affrena l’ira alquanto, {{R|185ª ottava}}<br />
"Pietà (diceami) affrena l’ira alquanto, {{R|185ª ottava}}
pietà, madre, mercé, perdono, aiuto,<br />
pietà, madre, mercé, perdono, aiuto,
ch’anco staman, non senza affanno e pianto,<br />
ch’anco staman, non senza affanno e pianto,
dal severo maestro io fui battuto.<br />
dal severo maestro io fui battuto.
E fors’egli miracolo cotanto,<br />
E fors’egli miracolo cotanto,
che sia per poco un fanciullin perduto?<br />
che sia per poco un fanciullin perduto?
anco in più ferma età, né meraviglia,<br />
anco in più ferma età, né meraviglia,
perdé per sempre Cerere la figlia.<br />
perdé per sempre Cerere la figlia.
Se questa volta il rio flagel deponi, {{R|186ª ottava}}<br />
Se questa volta il rio flagel deponi, {{R|186ª ottava}}
vo’ che novo da me secreto impari;<br />
vo’ che novo da me secreto impari;
insegnerotti, pur che mi perdoni,<br />
insegnerotti, pur che mi perdoni,
a pescar cori, iquai ti son sì cari;<br />
a pescar cori, iquai ti son sì cari;
sappi, che non si fan tai pescagioni<br />
sappi, che non si fan tai pescagioni
senza l’esca del’or ne’ nostri mari;<br />
senza l’esca del’or ne’ nostri mari;
pon l’oro in cima pur degli ami tuoi,<br />
pon l’oro in cima pur degli ami tuoi,
e se ne scampa alcun, battimi poi.<br />
e se ne scampa alcun, battimi poi.
Nel mar d’Amor ciascun amante pesca {{R|187ª ottava}}<br />
Nel mar d’Amor ciascun amante pesca {{R|187ª ottava}}
per trarre un cor fugace al suo desio.<br />
per trarre un cor fugace al suo desio.
Ma però che de’ cori è cibo ed esca<br />
Ma però che de’ cori è cibo ed esca
l’or, che del vulgo già s’è fatto dio,<br />
l’or, che del vulgo già s’è fatto dio,
chi vuol che’l duo lavor ben gli riesca,<br />
chi vuol che’l duo lavor ben gli riesca,
usi quest’arte, che ti scopro or io:<br />
usi quest’arte, che ti scopro or io:
qualor uom ch’ama a bella preda intende,<br />
qualor uom ch’ama a bella preda intende,
se l’esca non è d’or, l’amo non prende."<br />
se l’esca non è d’or, l’amo non prende."
Con queste ciance, del suo fallo stolto {{R|188ª ottava}}<br />
Con queste ciance, del suo fallo stolto {{R|188ª ottava}}
campò la pena il lusinghier crudele.<br />
campò la pena il lusinghier crudele.
Ma per altra follia non andò molto,<br />
Ma per altra follia non andò molto,
ch’a me tornò con gemiti e querele;<br />
ch’a me tornò con gemiti e querele;
vassene in un querceto ombroso e folto<br />
vassene in un querceto ombroso e folto
ne’ giardini di Gnido a coglier mele<br />
ne’ giardini di Gnido a coglier mele
e seco a depredar gli aurei fialoni<br />
e seco a depredar gli aurei fialoni
van gli alati fratelli in più squadroni;<br />
van gli alati fratelli in più squadroni;
e perché’l dolce de’ licor soavi {{R|189ª ottava}}<br />
e perché’l dolce de’ licor soavi {{R|189ª ottava}}
orso o mosca non è che cotant’ami,<br />
orso o mosca non è che cotant’ami,
cerca de’ faggi opachi i tronchi cavi,<br />
spiacerca de’ frassinifaggi annosiopachi i verditronchi rami;<br />cavi,
spia de’ frassini annosi i verdi rami;
e nel pedal d’un elce, ecco duo favi<br />
e nel pedal d’un elce, ecco duo favi
vede coverti di pungenti essami;<br />
vede coverti di pungenti essami;
vulgo d’api ingegniere accolto in quella<br />
vulgo d’api ingegniere accolto in quella
sta sussurrando a fabricar la cella.<br />
sta sussurrando a fabricar la cella.
Chiama i compagni e lor la cova addita {{R|190ª ottava}}<br />
Chiama i compagni e lor la cova addita {{R|190ª ottava}}
che la ruvida scorza in sé ricetta;<br />
che la ruvida scorza in sé ricetta;
corre dentro a ficcar la destra ardita,<br />
corre dentro a ficcar la destra ardita,
ma la ritira poi con maggior fretta;<br />
ma la ritira poi con maggior fretta;
folle chi cani attizza o vespe irrita,<br />
folle chi cani attizza o vespe irrita,
ché non si sdegnan mai senza vendetta;<br />
ché non si sdegnan mai senza vendetta;
pecchia d’acuta spina armata il morse,<br />
pecchia d’acuta spina armata il morse,
ond’ei forte gridando a me ricorse<br />
ond’ei forte gridando a me ricorse
e, dela guancia impallidito l’ostro, {{R|191ª ottava}}<br />
e, dela guancia impallidito l’ostro, {{R|191ª ottava}}
di timor, di dolor palpita e langue:<br />
di timor, di dolor palpita e langue:
"Madre madre ( mi dice) un picciol mostro,<br />
"Madre madre ( mi dice) un picciol mostro,
e mi scopre la man tinta di sangue,<br />
e mi scopre la man tinta di sangue,
un che quasi non ha dente né rostro<br />
un che quasi non ha dente né rostro
e sembra d’or e punge a guisa d’angue,<br />
e sembra d’or e punge a guisa d’angue,
minuto animaletto, alata serpe<br />
minuto animaletto, alata serpe
hammi il dito trafitto in quella sterpe".<br />
hammi il dito trafitto in quella sterpe".
Io, che’l conosco e so di che fier aghi {{R|192ª ottava}}<br />
Io, che’l conosco e so di che fier aghi {{R|192ª ottava}}
s’armi sovente, ancorché vada ignudo,<br />
s’armi sovente, ancorché vada ignudo,
mentre che i lumi rugiadosi e vaghi<br />
mentre che i lumi rugiadosi e vaghi
gli asciugo e la ferita aspra gli chiudo,<br />
gli asciugo e la ferita aspra gli chiudo,
"Che d’animal sì piccolo t’impiaghi<br />
"Che d’animal sì piccolo t’impiaghi
(rispondo) il pungiglion rigido e crudo,<br />
(rispondo) il pungiglion rigido e crudo,
da pianger figlio o da stupir non hai:<br />
da pianger figlio o da stupir non hai:
e tu, fanciullo ancor, che piaghe fai?"<br />
e tu, fanciullo ancor, che piaghe fai?"
L’Occasion, ch’è nel fuggir sì presta, {{R|193ª ottava}}<br />
L’Occasion, ch’è nel fuggir sì presta, {{R|193ª ottava}}
vide un giorno per l’aria ir frettolosa.<br />
vide un giorno per l’aria ir frettolosa.
Suora minor dela Fortuna è questa<br />
Suora minor dela Fortuna è questa
e tien le chiavi d’ogni ricca cosa;<br />
e tien le chiavi d’ogni ricca cosa;
l’ali ha su’l tergo e di vagar non resta,<br />
l’ali ha su’l tergo e di vagar non resta,
sempre andando e tornando e mai non posa;<br />
sempre andando e tornando e mai non posa;
lungo, diffuso e folto il crine ha, salvo<br />
lungo, diffuso e folto il crine ha, salvo
verso la coppa ov’è schiomato e calvo.<br />
verso la coppa ov’è schiomato e calvo.
Per poterla fermar, l’occhio e’l pensiero {{R|194ª ottava}}<br />
Per poterla fermar, l’occhio e’l pensiero {{R|194ª ottava}}
molto attento ed accorto aver conviene,<br />
molto attento ed accorto aver conviene,
ch’animal non fu mai tanto leggiero<br />
ch’animal non fu mai tanto leggiero
e vuol gran senno a custodirla bene;<br />
e vuol gran senno a custodirla bene;
frutto di suo sudor non gode intero<br />
frutto di suo sudor non gode intero
chi la prende talor né la ritiene.<br />
chi la prende talor né la ritiene.
Egli appostolla e tante insidie tese,<br />
Egli appostolla e tante insidie tese,
che, mentr’ella volava, alfin la prese.<br />
che, mentr’ella volava, alfin la prese.
Ma poich’al laccio suo la giunse e colse {{R|195ª ottava}}<br />
Ma poich’al laccio suo la giunse e colse {{R|195ª ottava}}
e la chioma fugace ebbe distretta,<br />
e la chioma fugace ebbe distretta,
di lentisco una gabbia intesser volse<br />
di lentisco una gabbia intesser volse
per tenervela poi, chiusa e soggetta.<br />
per tenervela poi, chiusa e soggetta.
O poco cauto! Intanto ella si sciolse;<br />
O poco cauto! Intanto ella si sciolse;
così perde piacer chi tempo aspetta:<br />
così perde piacer chi tempo aspetta:
mentr’era intento a que’ pensieri sciocchi,<br />
mentr’era intento a que’ pensieri sciocchi,
gli uscì di mano e gli svanì dagli occhi.<br />
gli uscì di mano e gli svanì dagli occhi.
Quante da indi in poi colpe diverse {{R|196ª ottava}}<br />
Quante da indi in poi colpe diverse {{R|196ª ottava}}
da lui commesse, io qui trapasso e celo?<br />
da lui commesse, io qui trapasso e celo?
Taccio quando di neve il sen s’asperse<br />
Taccio quando di neve il sen s’asperse
e si stracciò di su la fronte il velo;<br />
e si stracciò di su la fronte il velo;
lassa, allor per mio mal le luci aperse,<br />
lassa, allor per mio mal le luci aperse,
allora fu l’ardor suo misto di gelo;<br />
allora fu l’ardor suo misto di gelo;
l’iniqua Gelosia, che’l tolse in braccio,<br />
l’iniqua Gelosia, che’l tolse in braccio,
gli sbendò gli occhi e l’attuffò nel ghiaccio.<br />
gli sbendò gli occhi e l’attuffò nel ghiaccio.
Fuggì tremando assiderato e molle, {{R|197ª ottava}}<br />
Fuggì tremando assiderato e molle, {{R|197ª ottava}}
tutto stillante il sen pruine e brume,<br />
tutto stillante il sen pruine e brume,
al cieco albergo, ove lo Sdegno folle<br />
al cieco albergo, ove lo Sdegno folle
tien di torbida fiamma acceso lume;<br />
tien di torbida fiamma acceso lume;
e però ch’appressar troppo si volle,<br />
e però ch’appressar troppo si volle,
riscaldando le membra, arse le piume;<br />
riscaldando le membra, arse le piume;
quindi tacito e mesto a casa venne<br />
quindi tacito e mesto a casa venne
con la fascia squarciata e senza penne.<br />
con la fascia squarciata e senza penne.
L’insolenza e l’ardir contar non voglio, {{R|198ª ottava}}<br />
L’insolenza e l’ardir contar non voglio, {{R|198ª ottava}}
quando sotto le piante Onor si pose,<br />
quando sotto le piante Onor si pose,
al cui saggio ammonir crebbe in orgoglio<br />
al cui saggio ammonir crebbe in orgoglio
con ingiurie villane ed oltraggiose.<br />
con ingiurie villane ed oltraggiose.
E perché la Ragion, che’n alto soglio<br />
E perché la Ragion, che’n alto soglio
siede reina a giudicar le cose,<br />
siede reina a giudicar le cose,
citollo al tribunal del suo governo,<br />
citollo al tribunal del suo governo,
ricusando ubbidir, la prese a scherno,<br />
ricusando ubbidir, la prese a scherno,
anzi un regno per sé solo e diviso {{R|199ª ottava}}<br />
anzi un regno per sé solo e diviso {{R|199ª ottava}}
a dispetto fondò dela Ragione;<br />
a dispetto fondò dela Ragione;
volse anch’egli il suo inferno e’l paradiso<br />
volse anch’egli il suo inferno e’l paradiso
in disprezzo di Giove e di Plutone;<br />
in disprezzo di Giove e di Plutone;
nel’un pose diletto e gioia e riso,<br />
nel’un pose diletto e gioia e riso,
ma beate suol far poche persone;<br />
ma beate suol far poche persone;
l’altro tutto colmò di fiamme ardenti,<br />
l’altro tutto colmò di fiamme ardenti,
dove i dannati suoi stanno in tormenti.<br />
dove i dannati suoi stanno in tormenti.
Dele più chiare e più famose lodi {{R|200ª ottava}}<br />
Dele più chiare e più famose lodi {{R|200ª ottava}}
del mio folletto hai qualche parte intesa,<br />
del mio folletto hai qualche parte intesa,
ma del gran fascio di cotante frodi<br />
ma del gran fascio di cotante frodi
sappi, che quel ch’io narro, il men non pesa.<br />
sappi, che quel ch’io narro, il men non pesa.
Di sue prodezze intempestive or odi<br />
Di sue prodezze intempestive or odi
un’altra egregia e segnalata impresa:<br />
un’altra egregia e segnalata impresa:
la misera Speranza un giorno batte,<br />
la misera Speranza un giorno batte,
balia che lo nutrì del proprio latte.<br />
balia che lo nutrì del proprio latte.
Indi da me scacciato e’n faccia tinto {{R|201ª ottava}}<br />
Indi da me scacciato e’n faccia tinto {{R|201ª ottava}}
del color dela porpora e del foco<br />
del color dela porpora e del foco
e dala Rabbia e dal Furor sospinto,<br />
e dala Rabbia e dal Furor sospinto,
che l’accompagnan sempre in ciascun loco,<br />
che l’accompagnan sempre in ciascun loco,
prese a giocar con l’Interesse e, vinto,<br />
prese a giocar con l’Interesse e, vinto,
l’arco perdette e le quadrella in gioco;<br />
l’arco perdette e le quadrella in gioco;
costui, ch’ogni valor spesso gli toglie,<br />
costui, ch’ogni valor spesso gli toglie,
vinselo e trionfò dele sue spoglie.<br />
vinselo e trionfò dele sue spoglie.
Ma di nov’arco e di quadrella nove {{R|202ª ottava}}<br />
Ma di nov’arco e di quadrella nove {{R|202ª ottava}}
poich’arciera Beltà l’ebbe fornito,<br />
poich’arciera Beltà l’ebbe fornito,
sen gio, ventura a ricercare, altrove,<br />
sen gio, ventura a ricercare, altrove,
insopportabilmente insuperbito;<br />
insopportabilmente insuperbito;
e, mentre inteso a far l’usate prove,<br />
e, mentre inteso a far l’usate prove,
scorrea l’onda e l’arena, il monte e’l lito,<br />
scorrea l’onda e l’arena, il monte e’l lito,
tra i sepolcri di Menfi infausta sorte<br />
tra i sepolcri di Menfi infausta sorte
guidollo a caso ad incontrar la Morte.<br />
guidollo a caso ad incontrar la Morte.
Quel teschio scarno e nudo di capelli, {{R|203ª ottava}}<br />
Quel teschio scarno e nudo di capelli, {{R|203ª ottava}}
quella rete di coste e di giunture,<br />
quella rete di coste e di giunture,
dele concave occhiaie i voti anelli,<br />
dele concave occhiaie i voti anelli,
del naso monco le caverne oscure,<br />
del naso monco le caverne oscure,
dele fauci sdentate i duo rastelli,<br />
dele fauci sdentate i duo rastelli,
del ventre aperto l’orride fessure,<br />
del ventre aperto l’orride fessure,
de’ secchi stinchi le spolpate fusa<br />
de’ secchi stinchi le spolpate fusa
Amor mirar non seppe a bocca chiusa;<br />
Amor mirar non seppe a bocca chiusa;
non si seppe tener, che non ridesse {{R|204ª ottava}}<br />
non si seppe tener, che non ridesse {{R|204ª ottava}}
volto a schernirla, il garruletto audace,<br />
volto a schernirla, il garruletto audace,
onde pugna crudel tra lor successe,<br />
onde pugna crudel tra lor successe,
vibrando ella la falce egli la face.<br />
vibrando ella la falce egli la face.
Ma si frapose e quel furor ripresse<br />
Ma si frapose e quel furor ripresse
componendogli insieme amica Pace<br />
componendogli insieme amica Pace
e, quella notte, in un medesmo tetto<br />
e, quella notte, in un medesmo tetto
abitanti concordi, ebber ricetto.<br />
abitanti concordi, ebber ricetto.
Levati la diman, l’armi scambiando, {{R|205ª ottava}}<br />
Levati la diman, l’armi scambiando, {{R|205ª ottava}}
l’un si prese del’altro arco e quadrella,<br />
l’un si prese del’altro arco e quadrella,
ond’adivenne poi, che saettando<br />
ond’adivenne poi, che saettando
fero effetti contrari e questi e quella.<br />
fero effetti contrari e questi e quella.
L’uno uccidendo e l’altra innamorando<br />
L’uno uccidendo e l’altra innamorando
ancor serban quest’uso ed egli ed ella;<br />
ancor serban quest’uso ed egli ed ella;
Morte induce ad amar l’alme canute,<br />
Morte induce ad amar l’alme canute,
Amor tragge a morir la gioventute.<br />
Amor tragge a morir la gioventute.
Adon bella mia pena e caro affanno, {{R|206ª ottava}}<br />
Adon bella mia pena e caro affanno, {{R|206ª ottava}}
luce degli occhi miei, fiamma del core,<br />
luce degli occhi miei, fiamma del core,
guardati pur da questo rio tiranno,<br />
guardati pur da questo rio tiranno,
ch’alfin non sene trae, senon dolore. -<br />
ch’alfin non sene trae, senon dolore. -
Così parla Ciprigna e’ntanto vanno<br />
Così parla Ciprigna e’ntanto vanno
fuor del boschetto, ove trovaro Amore.<br />
fuor del boschetto, ove trovaro Amore.
Amor si va le lagrime tergendo,<br />
Amor si va le lagrime tergendo,
e con occhio volpin ride piangendo.
</poem>
 
{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}