Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/282: differenze tra le versioni

 
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<section begin="an4" />dov’è a notare quell’''una'' preso da Catullo, che l’avea preso a sua volta da {{AutoreCitato|Platone}}, e che è di maggiore effetto di quel di {{AutoreCitato|Properzio}}:
<section begin="an4" />dov’è a notare quell’''una'' preso da Catullo, che l’avea preso a sua volta da {{AutoreCitato|Platone|Platone}}, e che è di maggiore effetto di quel di {{AutoreCitato|Sesto Properzio|Properzio}}:
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Nox tibi longa venit nec reditura dies;</poem></i>}}
Nox tibi longa venit nec reditura dies;</poem></i>}}
e ricorda il verso di {{AutoreCitato|Dante}}:
e ricorda il verso di {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}:
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[[Divina Commedia/Inferno/Canto V#Amor|Amor condusse noi ad una morte]].</poem>}}
[[Divina Commedia/Inferno/Canto V#Amor|Amor condusse noi ad una morte]].</poem>}}


La morte, si sa, era creduta consanguinea del sonno; e fu opinione volgare che gli uomini fossero tratti a morte dalle stesse cagioni che ci traggono al sonno. Onde {{AutoreCitato|Lucrezio}}:
La morte, si sa, era creduta consanguinea del sonno; e fu opinione volgare che gli uomini fossero tratti a morte dalle stesse cagioni che ci traggono al sonno. Onde {{AutoreCitato|Tito Lucrezio Caro|Lucrezio}}:
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Tu quidem ut es lecto sopitus, sic eris ævi
Tu quidem ut es lecto sopitus, sic eris ævi
Quod superest, cunctis privatu doloribus ægris.</poem></i>}}
Quod superest, cunctis privatu doloribus ægris.</poem></i>}}


Anche nelle sacre carte la Morte è chiamata col nome di sonno o quiete; e ''ferreo sonno, χαλκεον ὖπνον,'' la chiamarono i Greci. Onde {{AutoreCitato|Valerio Flacco}}:
Anche nelle sacre carte la Morte è chiamata col nome di sonno o di quiete; e ''ferreo sonno, χαλκεον ὖπνον,'' la chiamarono i Greci. Onde {{AutoreCitato|Gaio Valerio Flacco|Valerio Flacco}}:
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{{spazi|40}}En frigidus orbes
{{spazi|40}}En frigidus orbes
Purpureos iam somnus obit; iam candor et anni
Purpureos iam somnus obit; iam candor et anni
Deficiunt, vitaque fugit decus omne solut.</poem></i>}}
Deficiunt, vitaque fugit decus omne soluta.</poem></i>}}


E ''cimiteri'' son detti i sepolcreti, con greco vocabolo; perchè i Cristiani hanno fede che dopo morte non si faccia che dormire. Beati loro, che non dividono i dubbii del povero [[Opera:Amleto|Amleto]]!
E ''cimiteri'' son detti i sepolcreti, con greco vocabolo; perchè i Cristiani hanno fede che dopo morte non si faccia che dormire. Beati loro, che non dividono i dubbii del povero {{TestoCitato|Opera:Amleto|Amleto}}!
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{{spazi|50}}To die, to sleep;
{{spazi|50}}To die, to sleep;