Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/61: differenze tra le versioni

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e che queste stesse sono molte perchè partecipano della pluralità. Se mi dimostrerà invece che ciò che è l’uno, proprio questo, è molti, e viceversa i molti uno, di questo sono pronto a meravigliarmi„<ref>''Parm.'' p. 129 A-C. Bisogna badar bene che se poi nella lunga discussione che segue si considerano i rapporti delle idee tra di loro, non se ne trae per altro alcuna conclusione positiva, come invece si fa nel Sofista, il che basta a dimostrare che il {{TestoAssente|Parmenide}} è ad esso anteriore: ciò vide già lo {{AutoreCitato|Friedrich Schleiermacher|{{Sc|Schleiermacher}}}}, 1. c. pp. 144-145. Cfr. più oltre in questo stesso capitolo il § 5.</ref>. Ebbene, invece dalla discussione del Sofista la cosa è esclusa sempre: vi si studiano viceversa i rapporti che corrono tra le cinque idee o categorie — essere, moto, quiete, identico e diverso — considerandole sempre nei rapporti logici che sono tra loro (precisamente il quesito che il Parmenide lasciava insoluto), e non in rapporto alle cose in cui si manifestano. Aggiungi ancora che ad un certo punto del nostro dialogo si combattono anche ''gli amici delle idee''<ref>Pag. 248 A. La frase generica è scelta a bella posta per comprendere tutti gli idealisti, sieno eleati, o pitagorici, o megarici (anche se non ammettevano che un’idea sola), o cinici, o anche accademici, in opposizione ai materialisti: sono i due capitali indirizzi del pensiero messi a confronto, come ben vide il {{Sc|Tocco}} (''Del Parmenide'', ecc. in “Studi ital. di filol.„ vol. II, p. 437). Forse con questa espressione ''amici delle idee'', in quanto si riferisce ai propri fautori, Platone alluse ad un’adesione propensa e spontanea più che razionalmente ben salda, la quale avrebbe esagerato, e perciò frainteso, le dottrine del maestro.</ref>, dai quali, anche per ciò che ivi si dice, non è possibile escludere lo stesso Platone: ora ciò non vuol dir altro se non che il filosofo, mentre rifiuta certi dogmi di scuole affini alla sua, anche per sè implicitamente sottintende non doversi mantenere se non ciò che qui egli riconosce per vero e in quanto lo riconosca. Gli amici delle idee, dice, hanno torto, quando non consentono che il nostro partecipare per mezzo dell’anima all’Essere sia per l’Essere o fare o patire,
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c chc queste stesse sono molte perchè partecipano della
pluralità. Se mi dimostrerà invece che ciò chc è l’uno,
proprio questo, è molti, e viceversa i molti uno, di
questo sono pronto a meravigliarmi „ (i). Ebbene, in¬
vece dalla discussione del Sofista la cosa è esclusa
'sempre: vi si studiano viceversa i rapporti chc corrono
tra le cinque idee o categorie — essere, moto, quiete,
identico e diverso — considerandole sempre nei rap¬
porti logici che sono tra loro (precisamente il quesito
che il Parmenide lasciava insoluto), e.non in rapporto
alle cose in cui si manifestano. Aggiungi ancora che ad
un certo punto del nostro dialogo si combattono anche
gli amici delle idee (a), dai quali, anche per ciò che ivi
si dice, non è possibile escludere lo stesso Platone: ora
ciò non vuol dir altro se non che il filosofo, mentre
rifiuta certi dogmi di scuole affini alla sua, anche per
sè implicitamente sottintende non doversi mantenere se
non ciò che qui egli riconosce per vero e in quanto Io
riconosca. Gli amici delle idee, dice, hanno torto, quando
non consentono che il nostro partecipare per mezzo
dell'anima all’Essere sia per l’Essere o fare o patire,
(1) Pari», p. 129 A-C. Bisogna badar bene che se
poi nella lunga discussione chc segue si considerano i
rapporti delle idee tra di loro, non se ne trae per altro
alcuna conclusione positiva, come invece si fa nel So¬
fista, il che basta a dimostrare chc il Parmenide è ad
esso anteriore: ciò vide già lo Schleìermacher, 1. c.
pp. 144145. Cfr. più oltre in questo stesso capitolo il § 5.
(2) Pag. 248 A. La frase generica è scelta a bella
posta per comprendere tutti gli idealisti, sieno eleati,
o pitagorici, o megarici (anche se non ammettevano
che un’idea sola), o cinici, o anche accademie^ in op¬
posizione ai materialisti : sono i due capitali indirizzi
del pensiero messi a confronto, come ben vide il Tocco
(Del Parmenide, ecc. in “ Studi ital. di filol. „ voi. II,
p. 437). Forse con questa espressione amici delle idee,
in quanto si riferisce ai propri fautori, Platone alluse
ad un’adesione propensa e spontanea più che razional¬
mente ben salda, la quale avrebbe esagerato, e perciò
frainteso, le dottrine del maestro.
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