Orlando furioso (1928)/Canto 33: differenze tra le versioni
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Protogene, Timante, Apollodoro,
Apelle, più di tutti questi noto,
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mercé degli scrittori, al mondo viva:
Leonardo, Andrea Mantegna, Gian Bellino,
duo Dossi, e quel ch'a par sculpe e colora,
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qual de la prisca età si legge e crede:
che già mille e mill'anni in pregio furo,
le cose che son state, coi pennelli
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che son dipinte inanzi che sian state.
pittore antico né pittor moderno;
e ceda pur quest'arte al solo incanto,
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fece far dai demonii in una notte.
mirande prove, a nostra etade è estinta.
Ma ritornando ove aspettar mi denno
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né più vi si vedria, se fosse giorno.
che de le guerre che son qui ritratte,
fin al dì d'oggi poche ne son state;
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potrete qui veder come si mostre.
di là da l'Alpe, o bene o mal successe,
dal tempo suo fin al millesim'anno,
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da Merlin fu il lavor, vi dirò a un tratto.
con l'esercito franco in Gallia il Reno,
poi che quella occupò, facea pensiero
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volse far lega; ch'ambi a un tempo furo.
del profeta Merlin non fece mai,
di Merlin, dico, del demonio figlio,
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