Pagina:Vita di Dante (Tiraboschi).djvu/8: differenze tra le versioni
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al letterale. Non giova dunque il volere indagare ciò ch’è avvolto fra tenebre troppo folte, l’aggirarsi fra le quali sarebbe nojosa al pari che inutil fatica. |
al letterale. Non giova dunque il volere indagare ciò ch’è avvolto fra tenebre troppo folte, l’aggirarsi fra le quali sarebbe nojosa al pari che inutil fatica. |
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Se Dante ne’ primi suoi anni fu innamorato, ei seppe congiunger all’amore l’applicazione agli studi delle gravi scienze non meno che dell’amena letteratura. {{AutoreCitato|Brunetto Latini|Brunetto Latini}} gli fu maestro, ed egli era uomo a poterlo istruir negli studi d’ogni maniera, e molto ancora potè giovargli l’amicizia che con lui ebbe {{AutoreCitato|Guido Cavalcanti|Guido Cavalcanti}}. Il {{AutoreCitato|Giuseppe Bencivenni Pelli|Pelli}} non fa menzione di alcun viaggio, che Dante facesse per motivo di studio ne’ primi anni della sua gioventù, e solo accenna ({{TestoCitato|Memorie per servire alla vita di Dante Alighieri/XIV|§.14.}}) il recarsi ch’ei fece, mentre era esule, secondo {{AutoreCitato|Mario Filelfo|Mario Filelfo}}, alle scuole di Cremona e di Napoli, e, secondo {{AutoreCitato|Giovanni Villani|Giovanni Villani}}, a quelle di Bologna e di Parigi. Anche il {{AutoreCitato|Giovanni Boccaccio|Boccaccio}} il conduce a Bologna e a Padova in tempo d’esilio. Ma parmi degno di riflessione ciò che {{AutoreCitato|Benvenuto da Imola|Benvenuto da Imola}} narra, cioè che ancor giovane e prima dell’esilio egli andossene alle università di Bologna e di Padova, e poi, essendo esule, a quella di Parigi: ''Quum Auctor iste in viridiori ætate vacasset Philosophiæ naturali et morali in Florentia, Bononia, et Padua, in matura ætate jam exul dedit se sacræ Theologiæ |
Se Dante ne’ primi suoi anni fu innamorato, ei seppe congiunger all’amore l’applicazione agli studi delle gravi scienze non meno che dell’amena letteratura. {{AutoreCitato|Brunetto Latini|Brunetto Latini}} gli fu maestro, ed egli era uomo a poterlo istruir negli studi d’ogni maniera, e molto ancora potè giovargli l’amicizia che con lui ebbe {{AutoreCitato|Guido Cavalcanti|Guido Cavalcanti}}. Il {{AutoreCitato|Giuseppe Bencivenni Pelli|Pelli}} non fa menzione di alcun viaggio, che Dante facesse per motivo di studio ne’ primi anni della sua gioventù, e solo accenna ({{TestoCitato|Memorie per servire alla vita di Dante Alighieri/XIV|§.14.}}) il recarsi ch’ei fece, mentre era esule, secondo {{AutoreCitato|Mario Filelfo|Mario Filelfo}}, alle scuole di Cremona e di Napoli, e, secondo {{AutoreCitato|Giovanni Villani|Giovanni Villani}}, a quelle di Bologna e di Parigi. Anche il {{AutoreCitato|Giovanni Boccaccio|Boccaccio}} il conduce a Bologna e a Padova in tempo d’esilio. Ma parmi degno di riflessione ciò che {{AutoreCitato|Benvenuto da Imola|Benvenuto da Imola}} narra, cioè che ancor giovane e prima dell’esilio egli andossene alle università di Bologna e di Padova, e poi, essendo esule, a quella di Parigi: ''Quum Auctor iste in viridiori ætate vacasset Philosophiæ naturali et morali in Florentia, Bononia, et Padua, in matura ætate jam exul dedit se sacræ Theologiæ'' |