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invece come un montone tra le gambe del cappellano di..., il quale gli diede del «maledetto asino», una buona scrollata e uno scapaccione di congedo. Il Rico se ne andò mogio mogio, a guardar gli strumenti della banda di V... che aveva suonato in chiesa, alla brava, fior di polke e di galopp e s’era attavolata a bere lì presso. Il ragazzo, fiutando gli ottoni sfolgoranti, udì quella gente che parlava d’andar più tardi al lago a suonare. Gli venne in mente di domandare subito alla sua padrona se volesse prendere </nowiki>''Saetta'' e godere lo spettacolo. Corse via come una lepre, saltò il muricciuolo del sagrato e sparve giù pel bosco verso il sentiero del Palazzo, che passa a mezza costa.
invece come un montone tra le gambe del cappellano di..., il quale gli diede del «maledetto asino», una buona scrollata e uno scapaccione di congedo. Il Rico se ne andò mogio mogio, a guardar gli strumenti della banda di V... che aveva suonato in chiesa, alla brava, fior di polke e di galopp e s’era attavolata a bere lì presso. Il ragazzo, fiutando gli ottoni sfolgoranti, udì quella gente che parlava d’andar più tardi al lago a suonare. Gli venne in mente di domandare subito alla sua padrona se volesse prendere ''Saetta'' e godere lo spettacolo. Corse via come una lepre, saltò il muricciuolo del sagrato e sparve giù pel bosco verso il sentiero del Palazzo, che passa a mezza costa.


Marina passeggiava quella sera in giardino lungo la balaustrata del lago con un signore piccolo dal lungo soprabito scuro, dai vasti piedi, che non sapeva come camminare nè dove tener le mani e sorrideva di continuo. Era il povero mediconzolo di R... che tutti chiamavano ''el pitòr'' per la sua debolezza di tingersi la barba.
Marina passeggiava quella sera in giardino lungo la balaustrata del lago con un signore piccolo dal lungo soprabito scuro, dai vasti piedi, che non sapeva come camminare nè dove tener le mani e sorrideva di continuo. Era il povero mediconzolo di R... che tutti chiamavano ''el pitòr'' per la sua debolezza di tingersi la barba.