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<section begin="s1" />nel 1314, e sempre in que’ luoghi, finché Cane della Scala, avendoli rotti a morte presso Feltre su quel del Friuli, Dante sperò che la lega de’ ghibellini avrebbe predominato sino a Monte Feltro negli ultimi confini dulla Romagna. E però, da che l’eruditissimo illustratore del codice, emulando il creatore dell’''Odissea'',
DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA Di DANTE.


{{A destra|<small>''ex fumo dare lucem<br/>Cogitat ut speciosa dehinc miracula promat,''</small>|margine=2em}}
nel 1314, e sempre in que’ luoghi , finché Cane della Scala,
avendoli rotti a morte pi-esso Feltre su quel del Friuli, Dante
sperò che la lega de’ ghibellini avrebbe predominato sino a
Monte Feltro negli ultimi confini dulia Romagna. E però , da
che l’eruditissimo illustratore del codice, emulando il creatore
deW Odissea,


eì poteva da’pellegrinnggi di Dante desumere un mondo di meraviglie. Le date ch’ei ricava dalle allusioni nel Purgatorio ci mostrano, tutt’al più, che in due anni venisse fatta al poeta la meno breve e la più malagevole parte del suo grande lavoro. Ma se la composizione progressiva, e i numeri de’ versi, canti e cantiche sono da ordinarsi secondo la cronologia degli avvenimenti di que’ tempi , perchè non vorremmo noi credere che Dante cominciasse il poema nel decembre del 1318? Allora Cane della Scala, subito dopo la vittoria di Feltre, fu eletto capitano della lega ghibellina; e quella nuova sua dignità, e il verso
ex fumo dare lucem
Cogitai ut speciosa dchinc miracula premati


{{Centrato|<small>E sua nazion sarà tra Feltro e Feltro,</small>}}
eì poteva da’pellegrinnggi di Dante desumere un mondo di
meraviglie. Le date eh’ ei ricava dalle allusioni nel Purgatorio
ci mostrano, tutt’al più, che in due anni venisse fatta al poeta
la meno breve e la più malagevole parte del suo grande la-
voro. Ma se la composizione progressiva, e i numeri de’ versi,
canti e cantiche sono da ordinarsi secondo la cronologia degli
avvenimenti di que’ tempi , perchè non vorremmo noi credere
che Dante cominciasse il poema nel decembre del 1318 ? Al-
lora Cane della Scala , subito dopo la vittoria di Feltre , fu
eletto capitano della lega ghibellina; e quella nuova sua di-
gnità, e il verso


si leggono nel primo Canto dell’Inferno evidentissimi, e spettano negli annali d’Italia al 1318 e 1319. Quindi n’escirebbero due miracoli: l’uno, de’ cento canti composti in men di due anni; l’altro, della città d’Udine ispiratrice divina della ''Divina Commedia''. E questa città d’Udine pare abbia il privilegio d’essere miracolosissima ne’ codici antichi; e però quando venne in forza de’ Veneziani, gli Storici gravi della Repubblica affermano che vi trovarono «li Evangelj scritti in lingua latina di propria mano di San Marco»<ref>Paolo Morosini, ''Hist. di Venezia'', lib. XVIII. Doglioni, ''Hist. Veneziana'', lib. VI. — Verdizzotti, Fatti Veneti, lib. XVIII*<br/><small>Vedi più sotto al § {{Sc|CII}}</small></ref>. Se non che all’editore basta la meraviglia d’''un codice uscito d’un palazzo patriarcale, scritto'' — e questo il dottissimo editore lo afferma — ''in Friuli al tempo di Dante'' — pochi mesi o giorni per avventura innanzi che egli andasse ''a morire in Ravenna''.<section end="s1" />
E sua nazion sarà tra Feltro e Feltro,


<section begin="s2" />XIV. ''E tutto ciò s’accorda anche con quanto disse il Salviati''; — nè per andare raffrontando le due antiche edizioni, e la nuova, trovo ch’egli abbialo ricavato o da memorie di libri o d’archivj, o da tradizioni o argomenti, o da una unica congettura; bensì per l’ispirata infallibilità ch’egli arrogavasi, e gli è tuttavia permessa da molti, il Salviati disse: «Negli anni mille trecenventuno anch’egli insieme fu con la vita finito<section end="s2" />
si leggono nel primo Canto dell’Inferno evidentissimi, e spet-
tano negh annali d’Italia al 1318 e 1319. Quindi n’escirebbero
due miracoli : 1’ uno , de’ cento canti composti in men di due
anni; l’altro, della città d’Udine ispiratrice divina della Divina
C’omwe^i». E questa città d’Udine pare abbia il privilegio d’es-
sere miracolosissima ne’ codici antichi; e però quando venne
in forza de’ Veneziani, gli Storici gravi della Repubblica af-
fermano che vi trovarono « li Evangelj scritti in lingua latina
di propria mano di San Marco » ’. Se non che all’editore basta
la meraviglia d’ww codice uscito d’un palazzo patriarcale, scritto

e questo il dottissimo editore lo afferma — in Friuli al

tempo di Dante — pochi mesi o giorni per avventura innanzi
che egli andasse a morire in Ravenna.
XIV. E tutto ciò s’accorda anche con quanto disse il Salviati ;

né per andare raffrontando le due antiche edizioni, e la

nuova, trovo ch’egli abbialo ricavato o da memorie di libri o
d’archivi, o da tradizioni o argomenti, o da una unica conget-
tura ; bensì per l’ispirata infallibilità ch’egli arrogavasi , e gli
è tuttavia permessa da molti , il Salviati disse : « Negli anni
» mille trecenventuno anch’ egli insieme fu con la vita finito



i Paolo Moroslni, Hisl. di Venezia, lib. XVIII. Doglioni , Hist. Veneziana,
lib. VI. — Verdizzotti, Falli Veneti, lib. XVllL*

Vedi è^ù sotto i.: § cu



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