Pagina:Le confessioni di un ottuagenario I.djvu/246: differenze tra le versioni
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Queste parole pronunciate dal giovine con voce sommessa, ma vibrata e profonda, svegliarono deliziosamente i confusi desiderii di Clara. Non se ne maravigliò punto, perchè trovava stampate nel proprio cuore, da lungo tempo le cose udite allora. Gli sguardi, i colloqui, le arti pazienti raffinate di Lucilio, aveano preparato nell’anima di lei un posto sicuro a quell’ardente dichiarazione. E sentirsi ripetere dalla sua bocca quello che il cuore aspettava senza saperlo, fu più che altro il risvegliarsi subitaneo d’una gioia timida e latente. Successe nell’animo di lei quello che sulle lastre del fotografo al versarsi dell’acido; l’immagine nascosta si disegnò in tutte le sue forme; e se stupì in quel momento, fu forse di non potersi stupire. Peraltro un turbamento arcano e non provato mai le vietò di rispondere alle ardenti parole del giovane; e mentre cercava ritrarre la propria mano dalla sua, fu costretta anzi a cercarvi un appoggio perchè si sentiva venir meno da un deliquio di piacere. |
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— Clara, Clara per carità rispondi! — le veniva dicendo Lucilio sorreggendola angosciosamente e volgendo intorno gli occhi a spiare se qualcuno veniva. |
— Clara, Clara per carità rispondi! — le veniva dicendo Lucilio, sorreggendola angosciosamente, e volgendo intorno gli occhi a spiare se qualcuno veniva. |
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— Rispondimi una sola parola!... non uccidermi col tuo silenzio, non punirmi collo spettacolo del tuo dolore!.. Perdono se non altro, perdono!... |
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⚫ | Egli sembrava lì lì per cadere in ginocchio tanto pareva smarrito, ma era un’attitudine studiata forse per dar fretta al tempo. La fanciulla si riebbe in buon punto e gli volse per unica risposta un sorriso. Chi raccolse mai nelle pupille uno di quei sorrisi e non ne tenne poi conto per tutta la vita? Quel sorriso che domanda compassione, che promette felicità, che dice tutto, che perdona tutto; quel sorriso esprimente un’anima che si dona ad un’altra anima; che non ha in sè riverbero alcuno di immagini mondane, ma che splende solo d’amore e per amore; quel |
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⚫ | Egli sembrava lì lì per cadere in ginocchio tanto pareva smarrito, ma era un’attitudine studiata forse per dar fretta al tempo. La fanciulla si riebbe in buon punto, e gli volse per unica risposta un sorriso. Chi raccolse mai nelle pupille uno di quei sorrisi, e non ne tenne poi conto per tutta la vita? Quel sorriso che domanda compassione, che promette felicità, che dice tutto, che perdona tutto; quel sorriso esprimente un’anima che si dona ad un’altra anima; che non ha in sè riverbero alcuno di immagini mondane, ma che splende solo d’amore e per amore; quel |