Pagina:Senso.djvu/118: differenze tra le versioni
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Pensavo bene io che non fosse il collare d’un suo cane. I cani — e guardava sardonicamente agli spropositati stivaloni del giovinotto — i cani le piacciono poco, mi pare, come alla buon’anima di suo zio. |
Pensavo bene io che non fosse il collare d’un suo cane. I cani — e guardava sardonicamente agli spropositati stivaloni del giovinotto — i cani le piacciono poco, mi pare, come alla buon’anima di suo zio. |
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Mentre l’orefice e orologiaio, ridendo a squassi, borbottava queste ultime parole, passava un monello, che gridava con voce argentina: — L’ |
Mentre l’orefice e orologiaio, ridendo a squassi, borbottava queste ultime parole, passava un monello, che gridava con voce argentina: — L’''Adriatico'', l’''Adriatico'', col gran fatto accaduto.... |
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Gioacchino disse un grazie rapido al vecchio, e corse dietro al monello per comperare il giornale, poi se lo portò su in camera, salendo a tre a tre gli scalini alti delle branche strettissime. Cercò alla fine della terza pagina, e trovò in carattere grosso l’avviso, |
Gioacchino disse un grazie rapido al vecchio, e corse dietro al monello per comperare il giornale, poi se lo portò su in camera, salendo a tre a tre gli scalini alti delle branche strettissime. Cercò alla fine della terza pagina, e trovò in carattere grosso l’avviso, |