Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/357: differenze tra le versioni

Luigi62 (discussione | contributi)
Luigi62 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 7: Riga 7:
Me ne partii furibondo; ma con tutto il mio furore, la trovai tornando più fredda e ingrugnata di prima. Non solamente non volle aprirsi meglio, ma schivava ogni discorso che potesse condurre ad una dichiarazione, e di amore poi non voleva sentirne parlare come d’un sacrilegio. Alla terza alla quarta volta si peggiorava sempre; m’incontrai ancora nel suo stanzino da lavoro con Raimondo che giocherellava dimesticamente colla cagnetta. E la cagnetta si mise ad abbajare a me! Per una volta lo sopportai; ma alla seconda uscii affatto dai gangheri; al contegno altero e beffardo di Raimondo m’accorsi a tempo della bestialità, e scappai giù per la scala perseguitato dai latrati di quella sconcia cagnetta. Oh queste bestiole sono pur barbare e sincere! Esse fanno e ritirano, a nome delle padrone, dichiarazioni d’amore che non vi si sbaglia d’un capello. Ma allora io era tanto indemoniato che di cagnetta e padrona avrei fatto un fascio per gettarlo in laguna. Dite ch’io mi vanto d’un’indole mite e rassegnata! Che avrebbe fatto nel mio caso un cervello caldo e impetuoso io non lo so.
Me ne partii furibondo; ma con tutto il mio furore, la trovai tornando più fredda e ingrugnata di prima. Non solamente non volle aprirsi meglio, ma schivava ogni discorso che potesse condurre ad una dichiarazione, e di amore poi non voleva sentirne parlare come d’un sacrilegio. Alla terza alla quarta volta si peggiorava sempre; m’incontrai ancora nel suo stanzino da lavoro con Raimondo che giocherellava dimesticamente colla cagnetta. E la cagnetta si mise ad abbajare a me! Per una volta lo sopportai; ma alla seconda uscii affatto dai gangheri; al contegno altero e beffardo di Raimondo m’accorsi a tempo della bestialità, e scappai giù per la scala perseguitato dai latrati di quella sconcia cagnetta. Oh queste bestiole sono pur barbare e sincere! Esse fanno e ritirano, a nome delle padrone, dichiarazioni d’amore che non vi si sbaglia d’un capello. Ma allora io era tanto indemoniato che di cagnetta e padrona avrei fatto un fascio per gettarlo in laguna. Dite ch’io mi vanto d’un’indole mite e rassegnata! Che avrebbe fatto nel mio caso un cervello caldo e impetuoso io non lo so.


In tutto questo l’unico punto che non appariva oscuro si
In tutto questo l’unico punto che non appariva oscuro