La Madonna (Aganoor): differenze tra le versioni

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{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Vittoria Aganoor<section end="Nome e cognome dell'autore"/>
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| Titolo =La Madonna
| Iniziale del titolo =M
| Anno di pubblicazione =1912
| Lingua originale del testo =
| Nome e cognome del traduttore =
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Il dottore, appena lo vide abbandonato a quel modo, mi disse tosto: - aiutatemi a portarlo sul letto - e non fiatò più finchè non fummo giunti alla sua povera camera; là si riebbe un poco, si guardò intorno, si capiva che non poteva parlare. Il medico mise mano alla lancetta, e lo punse al braccio, ma non ne uscirono che poche goccie di sangue. Don Mario guardò ancora intorno con certa aria, con terrore crescente, e, raccolte le poche forze che ancora gli rimanevano per quell'estrema preghiera: - la mia Madonna! (bisbigliò ansando) - la mia Madonna!... - Corsi a prenderla e gliela posi innanzi. Ebbe un sorriso beato, un sorriso che divenne poi stanco subito, e il volto ridivenne composto e grave...: poi richiuse gli occhi di nuovo, per sempre... Sulla fronte larga una grande serenità si distese. Cessato ogni palpito umano, spenta ogni passione, l'anima visibilmente saliva, e il corpo, stanco, s'abbandonava pacato nella solenne immensità della morte...
 
Mentre scrivo, ho qui innanzi quella testa di Santa che mi guarda con occhi pieni d'amore, e ne' suoi capelli castani il sole sveglia dei riflessi dorati. Ma dietro a lei mi si affaccia la fronte di quel candido vecchio, gli occhi di quel martire oscuro, cui la ingiustizia degli uomini contese anche il terreno conforto di una immagine che, dopo la Fede, era la sua gioia unica, la sua tenerezza, il suo mondo, la sua ''Madonna''!
 
 
 
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