Istoria delle guerre vandaliche/Libro primo/Capo XII: differenze tra le versioni
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che tal dei donzelli annunziasse avervi gente con doni all’uscio; il duce allora affacciatosi ad un balcone vide alcuni del volgo col dorso carico di grano<ref>(i) Leggo questo sogno tradotto con qualche discrepanza dal mio testo nel Cousin.</ref> e di frutti : disceso adunque fe loro deporre le offerte nell’androne , e sopra vi si assise colla sua comitiva gustando di quelle frutta sembrate ad ognuno di sapore gratissimo ; in compendio tale fu il sogno.
III. Le altre navi seguirono la capitana e fecero scala tutte di conserva all’ antica Perinto , a noi Eraclea<ref>« Era Perinto posta sul mare in una eminenza della penisola lunga uno stadio. Avea le case ben unite insieme, e tutte cadenti sotto la vista , perché a cagione del pendio del colle le une venivano ad essere sopra le altre , come se poste fossero su tanti scaglioni succedentisi, e così prendeva una certa forma di teatro » ({{AutoreCitato|Diodoro Siculo}}, lib. xvi , trad. del rsiv. Compagnoni). Essa fu da Filippo il grande strettamente cinta d’assedio , e molto travagliata perché favoriva le parti degli Ateniesi. È incerta poi l’ epoca nella quale cominciò a dirsi Eraclea, pretendendo alcuni scrittori che ai tempi di Tolomeo avesse già un tal nome, e portano a conferma della opinione loro un passo di questo autore ove si legge : Pirinthus , sive Heraclea ; ma da altri si risponde che le ultime due parole (sive Heraclea) collocate da principio nel margine ad illustrazione , venissero in processo di tempo sconsigliatamente introdotte nel testo. Una seconda opinione ed anche fornita di maggiore probabilità é quella che ciò accadesse dopo l’imperio di Severo e de’ figli suoi, trovandosi in un nummo Mediceo dato in luce ’dallo Spancmio la leggenda: f.^mr,u.in B. £iiiipsv Tlipn&itir Niwxo/xv,; Adaentus II Severi Perinthiorum Neocoron ; ed in altro di Geta, presso l’Anlnino: Ilifiid-iai H’aiiofui; Perinthiorum Neocoron. È chiamata poi Eraclea da {{AutoreCitato|Zosimo}} in Aureliano, scrivendo: « Nel tempo della sua dimora presso Perinto, che ora, mutato il nome, é detto Eraclea, gli furono tramate insidie » ( lib. i • cap. 6 ) ; da {{AutoreCitato|Flavio Vopisco|Vopisco}} e da Eutropio. Marciano eracleota la dice colonia de’ Samii (Perieg. iu fine ; V. inoltre Procopio , lib. iv, degli Edif. ).</ref>
==[[Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/365]]==
IV. « Se a gente inesperta di guerra o a nuove cerne ora io prendessi a ragionare, dovrei con assai lunga diceria esporre quanto addivenga efficace la osservanza della giustizia al conseguir la vittoria, lasciando agli ignoranti il pensare che tutte la forza di quest’ arte, e tutti i prosperi o contrarj eventi delle armi
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