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il Porto, o vero che la Città lo rimborsasse un tanto l’anno contentandosi per li frutti l’utile del Porto detrattone quel ch’oggi cava la Città dalli suoi datii et gabelle, et mai lo scrissi a Fano., né meno ne parlai con persona vivente.»
< il Porfo. o vero che la Citfà lo rimlior^a-^so un tanto l'anno con-
« tentandosi per li fratti l'utile del Porto detrattone quel ch'oggi
« cava la Città dalli suoi datii et gabelle, et mai lo scrissi a Fano.,
« né meno ne parlai con persona vivente. »


E a tergo di altra lettera del 28 dicembre :
E a tergo di altra lettera del 28 dicembre:


«Il Bargoni non approvava il Porto por il med.<sup>mo</sup> interesse accennato da me nel 2° libro (che manca) et dimostrava moversi per benef.<sup>o</sup> dela Camera, ma li messi al pelo il Maderni che lo chiarì benissimo in tutto due lo sessioni fatte inanzi al al S.<sup>r</sup> Card.<sup>le</sup> Serra che voleva v’intervenissi io sempre: la causa non voglio dire per rispetto di N. S.<sup>re</sup> che me l’ha prohibito.»
« Il Bargoni non approvava il Porto por il med.'"" interesse
« accennato da me nel 2" libro (ohe marna) et dimostrava mo-
« versi per benef." dela Camera, ma li messi al pelo il Jladerni
•■ che lo chiarì benissimo in tutto duo lo sessioni fatte inanzi al
« al S/ Card> Serra che voleva v' intervenissi io sempre : la
<< causa non voglio dire per rispetto di X. S/" che me 1' ha
« prohibito. »


Poi venne qualche dissenso col capitano Pandolfo Carrara mandato Ambasciatore dal Pubblico di Fano a Roma perchè pareva all’Uffreducci che egli tirasse le cose in lungo per aver agio di stare a Roma a spese del a povero pubblico" per sbrigare i negozi suoi particolari. Il fatto sta che l’istromento col quale venne appaltata l’intera costruzione del porto all’architetto Rinaldi fu stipolato li 16 gennaio 1613 e il 25 stesso mese fa stipolato l’altro istromento col quale si contraeva, un debito di 32 luoghi del Monte delle Comunità per la fabbrica stessa<ref>Lettere di Pandolfo Carrara nell’Archivio Comunale di Fano. Carteggio Ambasciatori ed Oratori, busta 15.</ref>.
Poi venne i[ualo]io dissenso col capitano Pandolfo Car-
rara mandato Ambasciatore dal Puljldico di Fano a Roma
perchè pareva all' [Tffreducci che egli tirasse le cose in lungo
per aver agio di stare a Roma a spese del a povero pub-
blico n per sbrigare i negozi suoi partic^olni'i. Il fatto sta
che l'istromento col (|uale venne appaltata l' intera costru-
zione del porto all'architetto Rinaldi fu stipola to li 16 gen-
naio 1G13 e il 25 stesso mese fa stipolato l'altro istroriionto
col quale si contraeva, un ilobito di 32 hioghi del Monte
delle Comunità per la fabbrica stessa ^-<\'.


Subito dopo il Rinaldi si portò a Fano e pose mano
Subito dopo il Rinaldi si portò a Fano e pose mano ai lavori.
ai lavori.


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Ai deputati e al Comune impazienti o snlleciti di veder
compiuto il porto pareva che i lavori andassero assai per
le lunghe e ne fecero sovi'ute lamento a Roma al Cardi-
nale Serra. Ai primi di luglio i lavori erano soltanto od
appena iniziati a detta del Comune e il Rinaldi a sua giu-


(26) Lettere di P.iiidolfo Carrara iiell'Arcliivio Comunale di Fano.
Carteggio Anibusciatori ed Oratori, busta 15.


Ai deputati e al Comune impazienti e solleciti di veder compiuto il porto pareva che i lavori andassero assai per le lunghe e ne fecero sovente lamento a Roma al Cardinale Serra. Ai primi di luglio i lavori erano soltanto od appena iniziati a detta del Comune e il Rinaldi a sua {{Pt|giu-|}}
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