Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/391: differenze tra le versioni

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<small>{{Pt|«posta|proposta}} di trovare il modo da fare il Porto a Tano già deliberato nella Cong.<sup>ne</sup> de Cam.<sup>li</sup> che si facci con particip.<sup>ne</sup> et consenso di N. S.: fu discorso lungam.<sup>te</sup> et variam.<sup>te</sup> et in fine fu concluso, che la Cam.<sup>ra</sup> Ap.lica non haveva il modo da farlo né conveniva per ciò agravare Io stato. Ma qn.do si lesse poi il Mem.<sup>le</sup> in nome della n.ra Città esibendosi di farlo lei tutta la Cong.<sup>ne</sup> concorse a dare la comodità, et a farci tutte le gratie adimandate nel Mem.<sup>le</sup> che sono la Panetteria, il denaro decorso per gli Utensili de’ Corsi, et quella portione che ci tocca applicata al pagam.<sup>to</sup> de frutti delli 32/m scudi che in altra man.<sup>ra</sup> non potevamo mai liberarci, et in q.sto modo non haveremo che fare con la Provincia della Marca: Havemo doi emolum.<sup>ti</sup> del Archivio et della foglietta et ritornaremo il pub.<sup>co</sup> n.ro P.rone delle tratte ciò è delli 17 bol.<sup>ni</sup> per rubbio. Si computeranno tutti q.sti utili et q.l che mancherà poi per compim.<sup>to</sup> delli 1700 sc. per li frutti delli 32/m sc. haveremo da N. S.<sup>re</sup> tanta tratta delli grani della n.ra Com.tà. Per l’estintione una proroga di 32 anni sopra il dan.<sup>ro</sup> della fabrica. In questo modo la n.ra Città non viene agravata né nel q.no della carne né in cosa nissuna ma reintegrata di quel c’haveva perso. Se da prin.pio havessimo offerto alli Cam.<sup>li</sup> di volere fare noi il Porto, il neg.<sup>to</sup> non caminava cosi, che ci haverebbono dato le leggi a modo loro. Intendo che l’Iustrom. si facci tra il n.ro pub.<sup>co</sup> et il Rainaldi acciò in ogni tempo la Città n.ra possi mostrare il suo D.nio.</small>
{{Pt|« posta|proposta}} di trovare il modo da fare il Porto a Tano già deliberato
nella Cong.<sup>ne</sup> de Cam.<sup>li</sup> che si facci con particip.<sup>ne</sup> et consenso
di N. S. : fu discorso lungam.<sup>te</sup> et variam.<sup>te</sup> et in fine fu con-
cluso, che la Cam.<sup>ra</sup> Ap.lica non haveva il modo da farlo né con-
veniva per ciò agravare Io stato. Ma qn.do si lesse poi il
Mem.<sup>le</sup> in nome della n.ra Città esibendosi di farlo lei tutta la
Cong.<sup>ne</sup> concorse a dare la comodità , et a farci tutte le gratie
adimandate nel Mem.<sup>le</sup> che sono la Panetteria , il denaro de-
corso per gli Utensili de' Corsi, et quella portione che ci tocca
applicata al pagam.<sup>to</sup> de frutti delli 32/m scudi che in altra
man.<sup>ra</sup> non potevamo mai liberarci, et in q.sto modo non have-
remo che fare con la Provincia della Marca: Havemo doi emo-
lum.<sup>ti</sup> del Archivio et della foglietta et ritornaremo il pub.<sup>co</sup> n.ro P.rone delle tratte ciò è delli 17 bol.<sup>ni</sup> per rubbio. Si compu-
teranno tutti q.sti utili et q.l che mancherà poi per compim.<sup>to</sup>
delli 1700 sc. per li frutti delli 32/m sc. haveremo da N. S.<sup>re</sup> tanta tratta delli grani della n.ra Com.tà. Per l' estintione una
proroga di 32 anni sopra il dan.<sup>ro</sup> della fabrica. In questo modo
la n.ra Città non viene agravata né nel q.no della carne né in
cosa nissuna ma reintegrata di quel c'haveva perso. Se da
prin.pio havessimo offerto alli Cam.<sup>li</sup> di volere fare noi il Porto,
il neg." non caminava cosi, che ci haverebbono dato le leggi a
« modo loro. Intendo che l'Iustrom. si facci tra il n.ro pub.*^" et il
« Rainaldi acciò in ogni tempo la Città n.ra possi mostrare il
* suo D.nio.


<small>«Mandarano adunque una facoltà libera in pers.<sup>na</sup> del Signor Amb.,<sup>re</sup> Signor Agente et mia per poter fare tutto q.llo bisognerà: Daranno conto a N. S.<sup>re</sup> dell’allegrezza fatta et lo ringratiarano di così bella gr.a, il med.<sup>mo</sup> faranno con l’Ill.mi B(orghese), e Serra come anco col Sig. Santarelli degno di ogni gran dimostrazione: Il Sig. Amb.<sup>re</sup> si è portato valorosam.<sup>te</sup> con molta diligenza et con grand.<sup>mo</sup> affetto, et il med.<sup>mo</sup> ha fatto il n.ro S.<sup>r</sup> Agente</small><ref>Ambasciatore del Comune era il Capitano ''Pandolfo Carrara'' e Agente ''Gregorio Amiani''.</ref>
« Mandarano adunque una facoltà libera in pers."" del Signor
« Amb.," Signor Agente et mia per poter fare tutto q.Uo biso-
« gnerà : Daranno conto a X. S.'- dell'allegrezza fatta et lo rin-
« gratiarano di cosi bella gr.a, il med.'"" l'aranno con l'Ili. mi B(or-
« ghese) , e Serra come anco col Sig. Santarelli degno di ogni
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« Si come il Porto sarà d'utile et di rip."° al pub.<^° et al pri-
« vaio n.ro, così ciascheduno deverebbe fare allegrezza in casa sua
« con mettere i lumi alle finestre et faro aparire la Città n.ra tutta
« gioconda et risplendente: La Cong.ne dopo liaver aprovato et
« concesso qn.to si è adimandato ha voluto per tanto maggiorra.''=
« favorire la Città n.ra rimettere 1' essecuzioue et ogni altra cosa
« nella persona del S. Card.'" Serra per il carico che tiene di


<small>«Si come il Porto sarà d’utile et di rip.<sup>ne</sup> al pub.<sup>co</sup> et al privato n.ro, così ciascheduno deverebbe fare allegrezza in casa sua con mettere i lumi alle finestre et faro aparire la Città n.ra tutta gioconda et risplendente: La Cong.ne dopo haver aprovato et concesso qn.to si è adimandato ha voluto per tanto maggiorm.<sup>te</sup> favorire la Città n.ra rimettere l’essecuzioue et ogni altra cosa nella persona del S. Card.<sup>le</sup> Serra per il carico che tiene di</small>
<ref>Ambasciatore del Comune ora il Capitano PairJolfo Carrara e
Agente Grefjorio Amiani.</ref>