Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/107: differenze tra le versioni

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ed egualmente li ritrovammo in documenti italiani ma colla denominazione di ''solidi francisci'', i quali soldi avendo maggior valore di quei romani, contemporaneamente in corso, per intelligenza delle somme, conveniva o dichiarare che quei soldi erano ragionati a 12 denari, come quasi sempre ritroviamo sui documenti italiani di quel periodo, oppure indicarli con quelle speciali denominazioni.
ed egualmente li ritrovammo in docmnenti italiani ma
colla denomina/ione di solidi francisci, i quali soldi avendo
maggior valore di quei romani, contemporaneamente in
corso, per intelligenza delle somme, conveniva o dichiarare
che quei soldi erano ragionati a 12 denari, come quasi
sempre ritroviamo sui documenti italiani di quel periodo,
oppure indicarli con quelle speciali denominazioni.


Allorquando, sul declinare del XI secolo, fu introdotto in Francia il nuovo peso del ''marco'' di 8 once, la libra romana era già da lunghissimo tempo ritornata definitivamente in uso, cosichè il ''marco'' venne a corrispondere a due terze parti della libra di 12 once, ma in un peso rinforzato, detto ''trecense'' o ''poids de marc''.
Allorquando, sul declinare del XI secolo, fu intro-
dotto in Francia il nuovo ])e^o del marco di 8 once, la
libra romana era già da lunghissimo tem})o ritornata
definitivamente in uso, cosichè il marco venne a corri-
spondere a due terze parti della lil)ra di 12 once, ma in
un peso rinforzato, detto irecense o poìds de mare.


Più tardi due di questi marchi formarono definitivamente la nuova libra francese, di 16 once trecensi, ed abbenchè questa libra nessun rapporto abbia coll’antica libra carolina, nè come divisione, nè come peso effettivo, perchè quella fu divisa in 20 soldi e 12 once ''karolisci'', eguali a 16 once romane, mentre la nuova libra francese ebbe invece 26 soldi, ed otto denari trecensi, e la divisione ed il peso di 16 once egualmente trecensi, purnondimeno la nuova libra francese fu la restituzione dell’antica libra carolina, perchè l’elemento della formazione in 16 once fu comune ad entrambi le libre.
Più tardi due di questi marchi formarono definiti-
vamente la nuova libra francese, di IG once trecensi, ed
abbenchè questa libra nessun rapporto abbia coli' antica
libra (carolina, ne come divisione, ne come peso effettivo,
perchè quella fu divisa in 20 soldi e 12 once karoli.sci ^
eguali a 16 once romane, mentre la nuova libra francese
ebbe invece 26 soldi , ed otto denari trecensi, e la divi-
sione ed il peso di 16 once egualmente trecensi, purnon-
dimeno la nuova libra francese fu la restituzione dell'antica
libra carolina , perchè l' elemento della formazione in
16 once fu comune ad entrambi le libre.


Possiamo j)erciò riassumere la teoria da noi proposta,
Possiamo perciò riassumere la teoria da noi proposta, nel seguente tenore.
nel seguente tenore.


Due furono le riforme, per le quali si effettuò la trasformazione del vecchio nel nuovo sistema franco del peso e della moneta. La prima riforma ebbe luogo sotto gli ultimi merovingi; la seconda fu quella di Carlo Magno. Durante queste due riforme e l’intervallo fra l’una e l’altra,
Due furono le riforme, ])er le (}uali si etlettuò la tra-
<ref follow=pagina106> ''{{Pt|«mine|nomine}} Catlouuen, Salinam quae vocatur Salin-Permet, sitam in plebe Uuerran, in villa que vucatur Alli, pro XX. solidis Karolisci''.» Loco cit. p. 90, anno circiter 811, «''quousque redderet illos XX. solidos Karoliscos.''»</ref>
sformazione del vecchio nel nuovo sistema franco del peso
e della moneta. La prima riforma ebbe liioiio sotto <ili ul-
timi merovingi; la seconda fu «piella di Carlo Magno. Du-
rante queste due riforme e l'intervallo fra l'una e l'altra,

a mine Catìouuen, Saìinain quae vocalur Salili- Pennnf, silain in jilebe
« Uuerran , in rilla qup. rucalur Alli, prò XX. salidis Karolisci-:. »
Loco cit. p. 00, anno circiter SU, « qiiou.t'jue rcddciet iUvs XX. soìidos
< Karoliscos. »