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pesi proporzionali desunti dai documenti, ecc. 103

ed egualmente li ritrovammo in documenti italiani ma colla denominazione di solidi francisci, i quali soldi avendo maggior valore di quei romani, contemporaneamente in corso, per intelligenza delle somme, conveniva o dichiarare che quei soldi erano ragionati a 12 denari, come quasi sempre ritroviamo sui documenti italiani di quel periodo, oppure indicarli con quelle speciali denominazioni.

Allorquando, sul declinare del XI secolo, fu introdotto in Francia il nuovo peso del marco di 8 once, la libra romana era già da lunghissimo tempo ritornata definitivamente in uso, cosichè il marco venne a corrispondere a due terze parti della libra di 12 once, ma in un peso rinforzato, detto trecense o poids de marc.

Più tardi due di questi marchi formarono definitivamente la nuova libra francese, di 16 once trecensi, ed abbenchè questa libra nessun rapporto abbia coll’antica libra carolina, nè come divisione, nè come peso effettivo, perchè quella fu divisa in 20 soldi e 12 once karolisci, eguali a 16 once romane, mentre la nuova libra francese ebbe invece 26 soldi, ed otto denari trecensi, e la divisione ed il peso di 16 once egualmente trecensi, purnondimeno la nuova libra francese fu la restituzione dell’antica libra carolina, perchè l’elemento della formazione in 16 once fu comune ad entrambi le libre.

Possiamo perciò riassumere la teoria da noi proposta, nel seguente tenore.

Due furono le riforme, per le quali si effettuò la trasformazione del vecchio nel nuovo sistema franco del peso e della moneta. La prima riforma ebbe luogo sotto gli ultimi merovingi; la seconda fu quella di Carlo Magno. Durante queste due riforme e l’intervallo fra l’una e l’altra,

    «mine Catlouuen, Salinam quae vocatur Salin-Permet, sitam in plebe Uuerran, in villa que vucatur Alli, pro XX. solidis Karolisci.» Loco cit. p. 90, anno circiter 811, «quousque redderet illos XX. solidos Karoliscos.»