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(Nessuna differenza)

Versione delle 16:52, 17 set 2012


1872-1880 47



crepuscolo


iv



Due volte appari candida e vermiglia
35nel cielo che di te si rinnovella:
(e dal tuo roseo pullula una stella
come una perla della sua conchiglia).

Alba, tu sorgi e attendi il tuo signore
al varco orientai, fin ch’ei si levi;
40e bianca tremi al mattutino gelo:
ma poi ch’e’ surse, un subito timore
di sua beltà ti caccia sì, che in lievi
passi di luce tutto corri il cielo.
Non le gemme cader lascia il tuo velo,
45che par ch’a terra il tintinnìo se n’oda ?
La bella dalle braccia mie si snoda,
e con man vela le ridenti ciglia.

Sera, dell’ombra al termine egli sale
il navicello d’oro, e infine ha posa
50veleggiando a sue piagge erme e lontane:
tu lesta accorsa al balzo occidentale,
tese invano le tue braccia di rosa,
ti getti nelle pallide fiumane.
E tutto dorme; il mar sonnecchia: piane
55gemono l’acque, tremano le foglie.
La bella nelle braccia sue m’accoglie,
e il dolce nido, come suol, pispiglia.