Pagina:I Vicerè.djvu/35: differenze tra le versioni

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Tutt’intorno scrollavano il capo: don Casimiro parlava così per astio, giacchè fin a tre giorni addietro era stato lavapiatti di casa Francalanza, ma fin da quando la principessa era andata in campagna, il principe non l’aveva più ricevuto, credendolo jettatore.
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Del resto, scusate, gli facevano osservare, che bisogno aveva mai il principe d’allontanare Ferdinando?
Tutt’intorno scrollavano il capo: don Casimiro parlava così per astio, giacché fin a tre giorni addietro era stato lavapiatti di casa Francalanza, ma fin da quando la principessa era andata in campagna, il principe non l’aveva più ricevuto, credendolo iettatore.


Sissignori, fa la vita del {{TestoCitato|Avventure di Robinson Crusoe|Robinson Crosuè}} alla Pietra dell’Ovo, non s’occupa d’affari e in famiglia lo chiamano il Babbeo, col soprannome messogli da sua madre. Ma che vuol dire? Babbeo o no, il principe non voleva nessuno dei suoi tra i piedi!... Vi dico che lo so di sicuro!
"Del resto, scusate," gli facevano osservare, "che bisogno aveva mai il principe d’allontanare Ferdinando?"

"Sissignori, fa la vita del Robinson Crusoe alla Pietra dell’Ovo, non s’occupa d’affari e in famiglia lo chiamano il Babbeo, col soprannome messogli da sua madre. Ma che vuol dire? Babbeo o no, il principe non voleva nessuno dei suoi tra i piedi!... Vi dico che lo so di sicuro!"


Un altro osservò:
Un altro osservò:


"Non parlate male di Ferdinando; con le sue manìe non fa male a nessuno; è il migliore di tutta la casata."
Non parlate male di Ferdinando; con le sue manìe non fa male a nessuno; è il migliore di tutta la casata.


"Tanto che non parrebbe dello stesso seme..." rispose don Casimiro.
Tanto che non parrebbe dello stesso seme... rispose don Casimiro.


"Sst, sst! Siamo in chiesa," gl’ingiunsero.
Sst, sst! Siamo in chiesa, gl’ingiunsero.


"Passa don Cono."
Passa don Cono.


Don Cono adesso traversava la chiesa per leggere l’iscrizione posta sulla pila dell’acqua benedetta; come fu giunto vicino al crocchio, lo fermarono:
Don Cono adesso traversava la chiesa per leggere l’iscrizione posta sulla pila dell’acqua benedetta; come fu giunto vicino al crocchio, lo fermarono:


"Don Cono!... Don Cono!... Voi che avete la vista lunga; come dice lassù?"
Don Cono!... Don Cono!... Voi che avete la vista lunga; come dice lassù?


E don Cono compitò:
E don Cono compitò:




{{Centrato|{{smaller|IN QUESTO TEMPIO

IN QUESTO TEMPIO


OVE IL FRALE SI ACCOGLIE
OVE IL FRALE SI ACCOGLIE
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FIENO LE PRECI
FIENO LE PRECI


DALL’INTERCESSORA PARENTE
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"Bellissimo! Bravo!... Bene l’intercessora..." esclamarono in coro; ma un "sst" prolungato passò di repente di bocca in bocca: il maestro Mascione, appolla
Bellissimo! Bravo!... Bene l’''intercessora''... esclamarono in coro; ma un ''sst'' prolungato passò di repente di bocca in bocca: il maestro Mascione, appollaiato in