Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/272: differenze tra le versioni
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Per poter fare questa divisione bisogna cominciare dallo stabilire i limiti di peso delle due sorta, poiché non si sarebbe nel vero se si volesse accettare senz’altro il peso normale di 27,2 grammi sino all’epoca di Severo Alessandro e quello di 22,6 grammi sino all’epoca di Decio. Abbiamo già detto che le riduzioni fissate dagli imperatori non rispondevano o non potevano mantenersi a lungo rispondenti alla realtà. D’altra parte, in vista delle irregolarità che erano inseparabili dalla coniazione antica delle monete in rame, dovremo sempre concedere un certo margine in più o in meno. |
Per poter fare questa divisione bisogna cominciare dallo stabilire i limiti di peso delle due sorta, poiché non si sarebbe nel vero se si volesse accettare senz’altro il peso normale di 27,2 grammi sino all’epoca di Severo Alessandro e quello di 22,6 grammi sino all’epoca di Decio. Abbiamo già detto che le riduzioni fissate dagli imperatori non rispondevano o non potevano mantenersi a lungo rispondenti alla realtà. D’altra parte, in vista delle irregolarità che erano inseparabili dalla coniazione antica delle monete in rame, dovremo sempre concedere un certo margine in più o in meno. |
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