Sovrapiagente mia gioia gioiosa
Questo testo è completo, ma ancora da rileggere. |
a cura di Guido Zaccagnini, Amos Parducci
XIII secolo
Questo testo fa parte della raccolta Rimatori siculo-toscani del Dugento
XX
Ogni sua volontá, ogni diletto è in piacere a lei.
Sovrapiagente mia gioia gioiosa
e nova vita senza cui son morto,
passato ho ’l mar di mia vita angosciosa,
e te eletta sola ho per mio porto:
e ho fermato in te tutta mia posa,
et se’ tutto diletto e mio diporto.
Eo partit’ho teco ogne mia cosa:
senza ’l mi’ cor cre’ tu ch’i’ gía nel porto?
Quel che teco ho partito, è la mia vita:
ché dato ho te di mio aver l’essenza
e me tenuto tuo aggio in parere:
unde tanto per me cosa è gradita,
quanto gradisce a te e in te m’agenza,
ch’io altro non ho piú che ’l tuo volere.