Sotto quel faggio, in riva a quel ruscello
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gaetana Passerini
V
Sotto quel faggio, in riva a quel ruscello,
Io questa gabbia di mia man formai,
Che con quel vezzosetto e vago augello
Ieri, amata Licori, a te donai.
5E due per un mio fido Pastorello
A venderne in Città l’altr'ier mandai,
E del valor mi riportò un anello,
Che di bellezza il tuo vince d’assai.
Or vedi quanto più da’ miei lavori,
10Traggo, che dal cantare; eppur vorreste
Che ognor cantassi, o semplice Licori.
Ah che a l’orecchio mio dicono questi,
Ch’intorno miri infruttuosi allori:
Oh quanto tempo invan per noi perdesti!