Sorgi, o Sionne, e al prim'onor sovrano
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Girolamo Tagliazucchi
III1
Sorgi, o Sionne, e al prim’onor sovrano
Torna del soglio, e maestà rivesti:
Alfin s’adempie ciò, che i tuoi celesti
Cigni un dì profetar lungo il Giordano:
5Dagli alti regni il divin Figlio in questi
Sceso, s’avvoglie entro un bel velo umano;
E seco Gloria, e seco trae per mano
Pace, e cangia sembianza ai dì molesti.
Già veggo stillar mele i tronchi e i sassi,
10E fuor dei nidi loro oscuri ed adri
Uscir scherzando intorno i pardi e i lupi.
Per fin gli abissi tenebrosi e cupi
Senton, nuova dolcezza: ed oh qual fassi
In volto Abramo, e gli altri antichi Padri!
Note
- ↑ Sopra il precedente soggetto.