Sonetto di anonimo e risposta di Bonagiunta II

Anonimo/Bonagiunta Orbicciani

Guido Zaccagnini/Amos Parducci XIII secolo Indice:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu Duecento Sonetto di anonimo e risposta di Bonagiunta II Intestazione 18 luglio 2020 25% Da definire

Questo testo fa parte della raccolta Rimatori siculo-toscani del Dugento
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XIV

1

Di un anonimo a Bonagiunta
Domanda se debba o no manifestare alla donna il suo amore.

Poi di tutte bontà ben se’ dispari
tu, Bonagiunta, di noia rimondo,
di far piacere a li buon tutti pari,
e sa’ lo fare me’ ch’om si’ a esto mondo.
Di ciausir motti Folchetto tu’ pari
non fu, né Pier Vidal, né ’l buon Dismondo.
Però m’inchino a te, si com’fe’ Pari
a Venus, la duchessa di lor mondo.
E prego che ’l tuo presgio, che le ale
miso ’n alt’ha che là unque volo;
lo ’ntendo da presgiati che ben sallo;
un consiglio mi dà che sia leale
d’una donna ch’amo e gran ben vólo:
si le ’l dirò or no? eh ’anco non sallo.

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2

Risposta di Bonagiunta
Vero amore è quello che è noto tanto all’uomo quanto alla donna.

Lo gran presgio di voi si vola pari,
che fa dispari — ad ogni altro del mondo,
qualunqu’è que’, ch’avanti a voi si pari
è pari — come rame a l’oro mondo.
Però chi vói valere, da voi impari
gli apari — che del mal fan Tom rimondo,
che ’n voi commendan li due, che son pari,
ma più che pari — Folchetto né Smondo.
E ’l vostro prescio è quello, che le ale
miso in alt’ha e hanno fatto gran volo,
si che gran parte de li buoni sallo.
E però dico con detto leale
che dichiate con senno e non con volo,
ch’amor non è s’ambur parti non sallo.