Sonetti romaneschi (1998)/Le du' sentenze
Questo testo è completo. |
Le du' sentenze
◄ | Li dannati | Er Ziggnor farzàrio | ► |
Er tribbunale der Governo,1 Arbina, 2
aveva data ar genero de Rosa
la condanna de morte ggnominiosa
co la fuscilazzione in de la schina. 3
5
Ma la Sagra Conzurta,4 ppiú ppietosa,
ne la congregazzion de stammatina
j’ha mmutata la pena in quajjottina, 5
morte che ppe l’onore è un’antra6 cosa.
E ttant’è vvero che la grazzia è ffatta,
10ch’io mentre stavo cor lacchè de Francia 7
sott’a la Madonnella de la gatta, 8
ho vvisto er servitore der Ponente 9
entrà ccurrenno10 pe ppijjà la mancia 11
ner porton de la mojje der pazziente.12
29 aprile 1834
Note
- ↑ Così chiamasi il tribunale ordinario criminale, composto di...
- ↑ Albina.
- ↑ Schiena.
- ↑ Tribunal criminale supremo. Vedi il Sonetto...
- ↑ Ghigliottina.
- ↑ Altra.
- ↑ Dell’ambasciador di Francia.
- ↑ Cioè del «vicolo della gatta». Si sa Roma essere gremita d’immagini della Vergine su tutti i muri delle case, o sopra un gran numero.
- ↑ Il «Ponente» è il «giudice relatore» della causa.
- ↑ Correndo.
- ↑ Da tutto si cava in Roma un soggetto di mance.
- ↑ Del paziente.