Solo, se non che meco è il mio dolore
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Antonio Zampieri
XII
Solo, se non che meco è il mio dolore,
Che i tristi giorni miei conduce a sera,
Io della mente entro segreto orrore
Mi chiudo, e intorno ho dè pensier la schiera.
5E in quel silenzio io chiedo loro: il cuore
Avrà mai tregua, se non pace intera?
Temprerà mai l’innato aspro rigore
Quella nostra, e d’Amor Nimica altera?
Vano pensiero, allora, e pien d’inganno,
10Che lusingando or da me parte, or riede,
Dice: Sì ch’avrà fine il duro affanno.
Gli altri ascolto gridar: Folle ch’il crede.
Il veggio anch’io: ma cieco al proprio danno,
Godo ingannarmi, e al rio pensier dò fede.