Signor, che scorgi il nostro mal presente

Giovan Battista Catena

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Signor, che scorgi il nostro mal presente Intestazione 21 aprile 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Catena


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V1


Signor, che scorgi il nostro mal presente
     Fa, che men gonfio entro l’angusta sponda,
     Sen vada il Ronco, ma fugata l’onda
     Cerchi, per nostro scampo, altro torrente.
Ecco Ravenna a’ piedi tuoi languente.
     Quella, che fu di tanti Eroi feconda:
     Nel periglio vicin, che la circonda,
     Apri del tuo saver l’alta sorgente.
Così per arricchirci e i campi, e il cuore,
     Se farai declinar quest’onde e quelle,
     Sarai tu sol del secol nostro onore.
E se potrai sovra le rie procelle,
     Che mancherà, Signor, al tuo valore?
     L’Impero sol sovra l’ardenti stelle.

Note

  1. La città di Ravenna all’Eminent. Sig. Card. Cornelio Bentivoglio d’Aragona ivi legato, per la diversione del Ronco.