AL SIG. FRANCESCO FERRERO.

../XXVIII ../XXX IncludiIntestazione 29 giugno 2023 75% Da definire

AL SIG. FRANCESCO FERRERO.
XXVIII XXX
[p. 201 modifica]

XXIX

AL SIG. FRANCESCO FERRERO.

     Nella trascorsa settimana, allora
Che le gote gonfiava aspro Boote,
Per noi si provvedean contro Rovajo
Accorti schermi; si ponean polite
5Le tavole dappresso a picciol foco,
E si spargean di varj fiori, ed ivi
Di mano in mano si vedea dovizia,
Altra che di sal bianco; in varie guise
Taccio i minuti volatori, e taccio
10Le non minute che fra sterpi ascose
Pernici al bracco fiutator fan scorno,
Ma pure indarno; mille salse e mille
Manicaretti, intingoletti, e tutti
Conditi col saper del nostro Erasto.
15Poteva egli il cappon meglio arrostirsi?
Un color d’oro: ragioniam dell’oglia,
Onde la Spagna è ghiotta; alme vivande,
Vivande per un morbido palato,
E dottrinato in scola d’Epicuro.
20Deggio parlar del vin? vuolsi egli d’oro?
Vuolsi egli di rubin? Tutti eran quivi,
Ciascun soave, e dava morsi e baci,
Almo licor disgombrator di noje,
E fondator della mortal speranza.
25Tal godeasi per noi; quando repente
Da’ sette Colli si spiccò rimbombo
Che tutte folgorò nostre allegrezze:
Ah falce odiosa d’importuna morte,
Chi mai terratti a freno? Anni fioriti
30Di ben robusta età, santi costumi,
Senno assegnato alle stagion canute,
Non ha fatto men ratti i tuoi furori,
Come fiero Austro in un momento abbatte
Mirto splendor della natia sua riva;
35Tal del nostro Gavotti ella divelse
La di virtù sì carca gioventude,
Onde piange Savona in veste negra,
E dovrebbe a ragion rader le chiome.
Dunque s’uom peregrino in questo verno
40Della vita mortal spera, o Ferrero,
Sereno agli occhi suoi non fuggitivo,
Ei ben puossi onorar tra i scimuniti
D’una bella ghirlanda. O folle, o stolto
Nocchier che lascia in terra e scalmi e remi,
45Aver credendo pur mai sempre il vento
Soave in poppa! ei salterà per prora
Imperversando, e chiederà la forza
Ed il sudor delle nervose braccia.
Però godiamo, se ne vien gioconda
50Fortuna in viso, ed apprestiamo il core
A contrastar con lei, s’unqua s’adira.