Ser Mino meo, troppo mi dai in costa
Questo testo è incompleto. |
◄ | A buona se' condotto, ser Chiavello | Oi ser Monaldo, per contraro avento | ► |
Questo testo fa parte della raccolta III. Ser Mino da Colle
II
1 — SER MONALDO DA SOFENA A SER MINO
Apprenderá a sue spese a non molestare altrui.
Ser Mino meo, troppo mi dai in costa,
per c’hai veduto che poco ti costa;
ma fuggi pur per qual vuoi ripa o costa,
4ch’io non ti giunga, se venir dé’ còsta.
E del corpo ti ritrarrò una costa,
e poi dirai a li tuoi amici: — Costa
questa briga, però ch’io veggio co’ sta! —
8Diranno: — Mal per te, ma a noi non costa.
Verrai a tal, che perderai la vita;
se Dio ti scampa, baldamente vita
11di ber giá mai senz’acqua vin di vita.
Deo, ch’or vedess’io pur qual casgion vi t’ha
commosso, a tanto mal fare t’invita!
14Ma or savrai com’è la cosa, a vita.