Senno e valor vediam da nui diviso
Questo testo è incompleto. |
◄ | Scalza, spernata a modo d'un ribaldo | Oi terra, ch'eri de delicie arca | ► |
Questo testo fa parte della raccolta XX. Messer Niccolò Rosso
LVII
Ancora sullo stesso soggetto.
Senno e valor vediam da nui diviso
e le vertú morali sono scorte;
a cortesia stanno eluse le porte,
4e’l pover vergognoso reman siso;
e dritto conseglio e lial zudiso
e le vicine pazi vanno torte,
possa che piacque a la crudele Morte
8extinguerni il buon conte de Treviso.
Lo qual vivea cum onni vera lode,
ponendo, senza notabel difetto,
11persona e divicie en altrui prode.
Ma credo ben che Dio, per gran deletto,
de lui reintegrasse il cielo, tanto,
14che dé’ esser remedio al nostro pianto.