Sei pur tu, pur ti veggio, o gran latina (1900)
Questo testo è completo, ma ancora da rileggere. |
Roma.
Sei pur tu, pur ti veggio, o gran latina
Città, di cui quanto il sol aureo gira,
Nè altéra più nè più onorata mira,
Quantunque involta nella tua ruina!
Queste le mura son, cui trema e inchina
Pur anche il mondo, non che pregia e ammira!
Queste le vie per cui con scorno ed ira
Portâr barbari re la fronte china!
E questi che v’incontro a ciascun passo,
Avanzi son di memorabil opre,
Men dal furor che dall’età securi!
Ma, in tanta strage, or chi m’addita e scopre
In vivo spirto, e non in bronzo o in sasso,
Una reliquia di Fabrizj e Curj?