Sed io avessi ardir, quant'i' ho voglia
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Raccolta di rime antiche toscane - Volume primo/Brunetto Latini
SONETTO.
Sed io avessi ardir, quant’i’ ho voglia
Di ragionar con voi segretamente,
Come mi strugge Amor per voi sovente;
Non soffrirei crudel tormento, e doglia.
Ma come trema ad ogne vento foglia,
Così trem’io; quando vi son presente:
Et ogne mia virtù subitamente
L’ardente, e dolce ben allor mi spoglia.
Ond’i’ ricorro al mio Signor Amore,
Che vi ragioni da la parte mia
Quella vaghezza, ch’ho di voi nel core.
E voi, Madonna, prego ’n cortesia,
Che l’ascoltiate sanza sdegno al core;
Che vi dirà lo vero, e non bugia:
Ch’i’ quanto vostro son, dir non porria.