Sebbene per l'ampio Ciel, ch'ognor cercasti
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Lodovico Antonio Muratori
I1
Sebben per l’ampio Ciel, ch’ognor cercasti,
Quand’eri in Terra, or sciogli i vanni alteri,
E in Dio ti pasci, immers’i tuoi pensieri
In pelago di beni immensi e vasti;
5Pur, buon Lucchesi, al suol che sì sprezzasti
Deh volgi i rai da i lucidi sentieri;
Nè tua umiltà col ripensar qual’eri,
Ai voti nostri il bel volo contrasti:
Ai voti, ch’ora al Quirinal porgiamo,
10Perchè se tanto in sull’eteree sedi
Splendi, quaggiù splender te ancor miriamo.
Chè non per te, che in tanta gloria siedi,
a sol per noi qui l’onor tuo cerchiamo,
E a Dio tu pur deh per suo onor lo chiedi.
Note
- ↑ Trattandosi della beatificazione del Venerabile P. Gian-Domenico Lucchese Carmelitano morto in Viterbo l’anno 1714.