Se quella fiamma che di vena in vena
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Niccolò Forteguerri
IV
Se quella fiamma che di vena in vena
Mi va serpendo, e in mezzo al cuor si posa,
E lo fa stanza d’alto incendio piena,
Fosse palese altrui, com’è nascosa,
5Si direbbe: niun mai strinse catena
D’Amor sì forte, e diverrìa pietosa
Di tanta mia sì lunga acerba pena
Quella, ch’ancora è del mio amor dubbiosa.
Ma non però tanto l’ascondo e celo,
10Che per gl’occhi non m’escan le faville,
Come suol traspirar luce per velo.
E lo veggiono omai ben mille, e mille:
Ella non già, ch’ancor mi crede un gelo,
Ah che non mira nelle mie pupille!