Se dell'immensa tua somma bontade
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Antonio Maria Tommasi
V1
Se dell’immensa tua somma bontade
Gli occhi a me non volgevi eterno Amore,
Questo sì cieco un tempo errante cuore
Quanta ancor del suo mal farìa pietade.
5Tal ei del Mondo per le dubbie strade,
Lasso!, correa tra dense ombre d’errore,
Qual uom, che colto dal notturno orrore
Cannina, e ad ogni passo inciampa e cade.
Ma da te scese alfin propizio il raggio,
10Raggio d’ardente carità, infinita,
Ond’ei scoperse il fosco suo viaggio.
Quinci tornò Ragion da pria sbandita,
Che a lui doppiando ognor speme e coraggio,
Fida il precorre, e l’alto fin gli addita.
Note
- ↑ A Dio.