Se con dolce armonia due istrumenti
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
lix
[«Amor, in quanti modi il cor ripigli!».]
Se con dolce armonia due istrumenti
nella medesma voce alcun concorda,
pulsando l’una, rende l’altra corda
per la conformitá medesmi accenti:
cosí par dentro al mio cor si risenti
l’imago impressa, a’ nostri sospir sorda,
se per similitudin si ricorda
del viso, ch’è sopra l’umane menti.
Amor, in quanti modi il cor ripigli!
Ché fuggendo l’aspetto del bel viso,
d’una vana pittura il cor pascendo,
o che non vegghino altro i nostri cigli,
o che il pittor giá fussi in paradiso,
lei vidi propria: or va d’Amor fuggendo.