UN ORDINAMENTO CHE FU

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VII IX

Berlino, settembre 1921

Sono il quadro serio e caricaturale, insieme, il quadro bellissimo e bene indovinato, di un ordinamento che fu, i cinque atti del «Revisore», di Nicola Gogol: e forse si gustano meglio ora, che quel regime è caduto per sempre.

L'azione si svolge in Russia, verso la metà del secolo scorso.

Un giovanotto elegante ed impomatato, ma privo di denari, approfitta dell'ingenuità di alcuni provinciali e di un sottoprefetto, per installarsi in casa di quest'ultimo, ricevere denari, insomma comandare. Il tutto perché... si sapeva che un revisore, un ispettore, doveva arrivare da un momento all'altro.

Le scene più comiche – colme di satira – si succedono. Il presunto revisore si fidanza perfino colla figlia del sottoprefetto. Tutto sembra andare a gonfie vele...

Si fanno piani grandiosi per l'avvenire e, come nella famosa favola del «Vaso di latte» di La Fontaine, tutto va in fumo all'arrivo del vero ispettore...

Come, saputo il prossimo arrivo del funzionario governativo, in quella cittadina di provincia si affrettano a coprire i malanni, e poi corrompono il presunto «babau»...

E ogni categoria di pubblici ufficiali ed impiegati ha avuta la sua in questa commedia. Dagli ufficiali postali che aprono (insomma aprivano settantacinque anni fa – ora poi...) le lettere altrui, perché «vogliono sapere cosa succede nel mondo», fino agl'integerrimi giudici, corrotti e corruttori, tutti sono stati presi in giro dall'illustre scrittore colla più fine ironia.

Il sottoprefetto, poi, è un tipo veramente ben disegnato. E quanta comicità nella tragicità del suo soliloquio dell'ultimo atto, quando si dice eternamente votato al ridicolo... Del revisore poi non c'è da parlarne. Colla facilità più grande e colla naturalezza e la noncuranza di un uomo che sa il fatto suo e ne dice di quelle...

Si fa portare ogni giorno la minestra in bastimento da Parigi a Pietrogrado... ha decine di migliaia di corrieri al suo servizio... e quei buoni provincialoni ascoltano con grande attenzione, e ammirano molto questo gran signore...

Poi tutti sono seri seri, e da questo risalta ancora di più l'ironia e la comicità di questa bella commedia che ci siamo gustati qui a Berlino il 28 agosto u.s.

Ghidibà