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XIII. Nozze religiose

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XIII. Nozze religiose

L’uso antico! L’uso antico, cioè quello dei nostri avi e dei nostri padri, l’uso che ancora vige in provincia, [p. 28 modifica]l'uso che non è chic, ma che è molto semplice, molto grazioso e molto commovente, l'uso antico, ahi, va scomparendo da tutte le classi, anche le più modeste! Ognuno, pure se non ne ha i mezzi, vuol essere chic. La dote è poca, o non esiste: il giovanotto guadagna appena da vivere, modestissimamente, lui e la sposa: non importa, si fanno dei debiti, purché il matrimo- nio sia chic. L'uso antico, patriarcale, era di organiz zare, al completo, la casa dei novelli sposi: le nozze religiose si celebravano in chiesa e a casa, con un altare improvvisato, quasi sempre di sera; dopo le nozze, gli invitati , aperto il ballo dai due sposi, si davano alle danze, si offrivano sorbetti, dolci, confetti e vini, co piosamente; si ballava di nuovo; a un certo punto gli invitati si raggruppavano e accompagnavano gli sposi alla nuova casa. Talvolta, queste nozze religiose, sempre nell'uso antico, si celebravano di mattina e allora, dopo la cerimonia, si faceva un grande pranzo; pranzo, accompagnamento degli sposi, alla novella casa. L'uso antico, che non era chic, ma che era tenero e dolce, e con cui migliaia di uomini e di donne si maritavano, pur essendo felici, l'uso antico non comportava né matrimonio religioso alle dieci del mattino; né fastosi doni; né lunch o luncheon; né partenza per un lungo viaggio; né viaggio di nozze, quindi; l'uso antico aveva la sua beltà e la sua grazia, con la suocera che aspettava la nuora nella nuova casa, con tutte le leggende di augurio, ma non era chic. Adesso, il più misero impiegato, maritando la figlia, deve dare il luncheon, se no, che figura ci fa? Adesso, il più misero professionista, maritandosi, deve fare il viaggio di nozze; e se no, dove va a nascondersi? E la spesa è sempre molto rilevante, per la famiglia della [p. 29 modifica]sposa, sempre molto preoccupante, per lo sposo, e por queste nozze chic, spesso, nelle famiglie che non sono chic, per questi viaggi di nozze, fatti da chi deve restare, al suo paese, a lavorare, cominciano le prime, acri dispute fra gli sposi: e la luna di miele si avvelena! Chi mai fa più il matrimonio religioso, all’uso antico, oramai? In dieci anni, ho assistito a centinaia di matriimoni col luncheon, spesso, a un quinto piano, in tre stanzette modestissime... basta, non insistiamo, e non lui assistito se non ad un solo matrimonio bello, simpatico, all’uso antico, col bell’uso patriarcale, di sera, col ballo, coi rinfreschi e con l’accompagnamento a casa degli sposi, cioè quando si maritò la prima figliuola di un grande avvocato napoletano. Ebbene, egli che era ricco, che era di una condizione elevata, che maritava la figliuola benissimo, la quale figliuola è stata ed è felicissima, rinunciò al luncheon e a tutte le mode francesi, per rispettare le antiche costumanze!