Saper vivere/Il grande vincolo/I. Il fidanzamento
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I. Il fidanzamento
La parola è precisa; ma la cosa è tanto multiforme! Specialmente nei paesi meridionali, in cui basta che un giovanotto e una signorina si siano guardati per cinque minuti, uno dalla terrazza, l’altra del balconcino, per credersi legati in vita e in morte, tutti quanti si chiamano fidanzati. Ma, realmente, i fidanzamenti, a questo mondo, sono tre: il primo, il più intimo, forse il più saldo, è quello di due che si vogliono bene, intensamente, profondamente e che hanno giurato di appartenersi, preferendo un celibato eterno e uno struggimento eterno, al non appartenersi: il secondo, è quello, più formale, in cui un giovane innamorato fa chiedere o chiede la mano di una fanciulla ai suoi genitori, è accettato ed è ammesso in casa, a fare la sua corte, stabilendo, in un tempo più o meno vicino, la data del matrimonio: il terzo, è il fidanzamento religioso o promessa di nozze, costume oramai caduto quasi in disuso. Del primo fidanzamento, quello tutto sentimentale, nulla si può dire in queste noterelle del saper vivere: il fidanzamento sentimentale non ha norme costanti, non ha consuetudini secondo i paesi e secondo le condizioni, non ha regole che si possano combattere o difendere: è un affare di cuore, in cui gli estranei non debbono entrare e in cui non deve entrare neanche un povero cronista. Ognuno fa quello che vuole nel fidanzamento sentimentale, come ognuno fa quello che vuole, in generale, nell’amore, malgrado i contrasti e malgrado i consigli: gli innamorati combattuti, diciamo così, sfuggono a ogni influenza, che non sia quella dell’amore. Noi li possiamo indurre a qualche cosa, solo quando essi, vinta la lontananza, vinte le difficoltà, possano formalmente nel grado secondo del fidanzamento, cioè in quello di fidanzati bene accetti e di cui il matrimonio non è lontano. Allora soltanto, il saper vivere può servire per loro. Il fidanzamento ufficiale è una materia così delicata e così complicata, comporta tanti diritti e anche tanti doveri, muta così di forma secondo i paesi, secondo i ceti e secondo le idee della famiglia, che il cronista considera con occhio un po’ sgomento, tutte le cose che egli deve scrivere, su questo soggetto: e avrebbe bisogno di un potente crogiuolo per condensarle. Tanto più che i fidanzamenti moderni, ahimè, non sono più quelli di ima volta! lauto più che i fidanzamenti sono, purtroppo, la prova del fuoco per le fanciulle e per i giovanotti, fuoco in cui, talvolta, il matrimonio si liquefa!